Come nasce un’elica Italian Propellers

Categorie: Accessori
19 Ottobre 2015
Come nasce un’elica Italian Propellers

Creare un’elica non è solo calcolo e tecnologia, ma anche sensibilità e intuito. È così che Italian Propellers è diventato fornitore dei più importanti brand della cantieristica italiana.

In Italian Propellers hanno capito che non bastano macchine utensili di ultima generazione e complicati sistemi di calcolo, le trasmissioni performanti nascono anche dalla passione e dalla genialità dei loro progettisti. I fratelli Claudio e Marco Belotti (nella foto sotto) questa verità l’hanno appresa anno dopo anno da loro padre Celestino, che alle eliche ha dedicato un’intera vita. Infatti, ancora giovane Celestino Belotti si era avvicinato alla difficile arte di creare questo fondamentale elemento della propulsione alla Radice, storico marchio della nautica italiana, per poi passare a un brand ancora più famoso e celebrato: i cantieri Riva. Il cantiere di Sarnico aveva deciso di realizzare al proprio interno anche eliche e trasmissioni e ingaggiò Celestino Belotti per seguire dall’interno la diretta evoluzione di questi importanti componenti. Furono anni di grandi esperienze, ma anche inevitabilmente empirici per le poche attrezzature e le scarse conoscenze dell’epoca, anni in cui si procedeva per prove e intuizioni che fecero ulteriormente crescere la competenza del bravo e volonteroso artigiano. Così, quando decise di mettersi in proprio, poteva contare su un background (che allora si chiamava in maniera diversa) assoluto e invidiabile.

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Italian Propellers, la cultura dell’elica

Eliche, ma anche organi di trasmissione come assi e timoni, in Italian Propellers tutto quello che sta “dopo” il motore è di casa. A continuare l’attività di Celestino Belotti si sono sostituiti oggi i due figli, Claudio e Marco, che hanno saputo sviluppare le competenze paterne implementandole con tutto quello che la tecnologia ha nel frattempo sviluppato. Un solido diploma di disegnatore meccanico, tanta competenza e una smisurata passione per la meccanica e la metallurgia sono alla base del successo che Italian Propellers sta conoscendo sotto la guida della seconda generazione.

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Chiedere ai fratelli Belotti come nasce un’elica e vederli illuminarsi in viso è un tutt’uno. “Le dime di carta e le fotocopie hanno lasciato il posto ai programmi di videoprogettazione, ma non del tutto - raccontano fieri -. Un’elica nasce da un mix di vecchi sistemi e nuove tecnologie: per esempio, la nostra prima stampante in 3D per la prototipazione rapida l’abbiamo utilizzata tre anni fa e adesso è già un ferrovecchio pronta da rottamare appena ci consegnano quella nuova che abbiamo ordinato. Il suo impiego è fondamentale per dare la “forma” all’elica, dalla quale sarà poi ricavato lo stampo necessario per la fusione in sabbia. La fonderia che collabora con noi è un fornitore esterno e sul manufatto grezzo che ci restituisce c’è ancora tanto lavoro manuale, a cominciare da un accurato primo controllo dimensionale visivo fino a quello digitale. Infatti, da tre anni disponiamo di precisi sistemi digitalizzati che evidenziano con certezza se siamo nelle tolleranze richieste o sono necessarie delle correzioni, tutti elementi che sono alla base delle successive classificazioni. Oggi la classe S è la più richiesta per le barche oltre i 50 piedi, misura sopra la quale si collocano tutte le barche che allestiamo attualmente, e pensare che quando abbiamo lavorato per il nostro primo 18 metri ci sembrava una barca enorme e invece adesso la consideriamo medio-piccola…”

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Italian Propellers e il servizio al cliente

“In generale lavoriamo su ordinazione e non necessariamente su barche nuove - spiegano Claudio e Marco Belotti -, si rivolgono a noi anche armatori di barche importanti con l’intenzione di migliorare le prestazioni, magari nell’ambito di un intervento di refitting. La nostra ambizione è quella di occuparci di tutta la parte terminale della driveline, quindi gli assi elica, i loro supporti e i timoni, oltre ovviamente le eliche. Tendenzialmente lavoriamo su ordinazione e gli stock di magazzino sono ridotti al minimo, quello che serve per intervenire in emergenza se qualche cliente ha dei problemi (per esempio, un urto accidentale, ndr). La qualità del servizio al cliente si vede anche in questo, nella tempestività e nel saper evadere rapidamente e in maniera esaustiva tutte le richieste, garantendo il massimo dell’efficienza”.

I clienti sono il miglior biglietto da visita di Italian Propellers, tutti i più importanti nomi della cantieristica italiana, leader nel mondo nella produzione di yacht di prestigio. Questo spiega perché, pur lavorando prevalentemente con clienti italiani, Italian Propeller è conosciuta a livello mondiale.

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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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