Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, sportivo ma pratico

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Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, sportivo ma pratico

Un motoscafo elegante e spazioso questo Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, con una carena fatta per la navigazione sportiva. Che però con questa motorizzazione si è rivelata fin troppo esuberante.

La gamma Cap Camarat del cantiere francese è ben nota e conta un'ottima diffusione grazie alle indubbie qualità. Il nuovo Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA quindi debutta con molte aspettative ed è stato affinato in tanti aspetti per renderlo ancora più appetibile.

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Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, crociere per quattro

La linea ha un indubbio pregio: è equilibrata e ben riuscita da ogni angolazione, grazie alle proporzioni azzeccate e a tanti particolari che ne accentuano il dinamismo. Le vetrate laterali scure, unite all'andamento discendente verso poppa della falchetta (o meglio, del bottazzo) fanno contrasto con il motivo grafico che attraversa la linea di galleggiamento, formando un cuneo rovesciato che si chiude nella plancetta. Ed è bello anche fuori dall'acqua, questo Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, perché la carena presenta un doppio step che significa una sola cosa: performance.

L'organizzazione del ponte è piuttosto tradizionale, con una spiaggetta lunga (anche se divisa in due parti dai fuoribordo) che dà accesso al pozzetto dal lato sinistro. Qui un divano a C forma una dinette grazie al tavolo di legno a scomparsa. A richiesta il tavolo può abbassarsi al livello delle sedute per formare un prendisole. A proposito di abbronzatura, gli ospiti trovano il loro luogo ideale nel ponte di prua, dove il grande cuscino è dotato di schienali reclinabili per trovare la posizione più comoda. La parte centrale del cuscino è amovibile per dare luce al passo d'uomo e agli interni, mentre verso il parabrezza si trova un quadruplo portabicchieri.

Il centro nevralgico del Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA è però nel mobile che domina il pozzetto: da una parte è attrezzato a cucina, con lavello standard e a richiesta grill, frigorifero e addirittura vasca del vivo per i pescatori, il tutto coperto da un robusto sportello in doppia stampata con maniglia tientibene di acciaio inox. Dal lato opposto, sono ben tre i sedili che si affacciano sulla plancia di comando. Pur essendo spostata sul lato di dritta, la stessa plancia offre una guida quasi centrale grazie alla posizione disassata del timone. Date le prestazioni di cui è capace il Cap Camarat, soprattutto con 700 CV come nel nostro caso, è una buona cosa che il pilota sia quasi equidistante dalle due murate.

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Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, gli interni

Trovarsi a bordo di un 10 metri sportivo non significa che non esista un vero “mondo di sotto”. Scendendo dal tambuccio in materiale fumé, si incontra la cucina, a sinistra, dotata di doppio fornello (a gas), lavabo e frigorifero. Di fronte il bagno presenta il box doccia separato ma contenente il WC, che quando chiuso fa da sedile per la doccia stessa. Sotto al pozzetto, verso poppa, il letto matrimoniale molto ampio si trasforma in due singoli togliendo il cuscino centrale. L'altezza è ridotta, per forza di cose, ma non dà sensazione di claustrofobia anche grazie alla buona luce che entra dagli oblò laterali.

A prua, la dinette a V è decisamente luminosa, merito delle nuove finestrature mascherate all'esterno dagli inserti scuri sullo scafo. Non mancano diversi mobili e stipetti, mentre abbassando il tavolo e chiudendo l'ambiente con un separé si ottiene una seconda cabina. Il giudizio complessivo è molto positivo per l'ottimo sfruttamento degli spazi, le soluzioni pratiche e l'ariosità degli ambienti. Unica nota stonata, ci sono troppe parti con vetroresina a vista, seppure perfettamente liscia e omogenea al tatto.

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Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA, il test

Diciamolo subito a scanso di equivoci: il Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA è una barca ben progettata, fatta sì per il piccolo cabotaggio e qualche weekend in rada, ma anche e soprattutto per divertirsi in velocità. Non a caso la carena presenta un doppio step ed è disegnata dal “guru” Michael Peters. La posizione di guida è ottima e la visibilità perfetta in piedi, mentre seduti si sta comodi e non manca l'ergonomia, ma viene un po' di ansia perché non si ha sempre sotto controllo la linea dell'orizzonte. Anche il parabrezza è piuttosto avvolgente sui lati e quindi protegge a sufficienza.

Il volante è un piacere da impugnare, ma ancora di più lo sono le manette: sotto alla mano destra ci sono due 8 cilindri Yamaha da 350 cavalli l'uno, due mostri da 5300 cc prontissimi nella risposta e quasi rabbiosi, dotati di eliche Yamaha Saltwater a tre pale da 19”. Ma forse sta proprio qui il limite: 700 cavalli su una barca che al galleggiamento misura circa otto metri per due e mezzo sono probabilmente troppi. Aggiungiamo un altro fattore, ovvero le condizioni della nostra prova: non tanto il metro e mezzo di onda morta, perché questa carena (seppure con qualche impatto secco) le onde se le mangia senza problemi, quanto il fatto che eravamo in sette, tutti in pozzetto a poppa, e abbiamo chiesto comunque la massima prestazione. Da qui la sensazione di una carena che galleggiava un po' troppo in superficie, rendendo il comando del timone meno sensibile del voluto, con una direzionalità discreta ma non impeccabile.

Non è in discussione il progetto di una carena eccellente, già testata altre volte (io stesso ho provato diversi Cap Camarat prima di questo, scendendone sempre entusiasta), quanto il fatto che non bisogna mettersi in condizioni estreme sotto tanti aspetti nello stesso momento. È evidente che in crociera con nove amici non si vorrà cercare la massima prestazione su mare mosso, così come se si vuole eccedere con la velocità si punterà a distribuire i pesi a bordo nel modo più sicuro e si lasceranno a casa i passeggeri che non amano l'adrenalina. Anche perché all'andatura di punta la benzina finisce in circa tre ore...

In conclusione, il Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA si apprezza per diversi fattori anche antitetici: la possibilità di dare comfort e spazio fino a 10 passeggeri per gite giornaliere con spostamenti rapidi, offrendo poi spazio a quattro ospiti per la notte anche per un weekend lungo, infine consentendo di fare pazzie in totale sicurezza quando si vogliono sfruttare tutti i cavalli e il progetto complessivo votato alla performance. A mio avviso, la scelta di due motori da 300 cavalli (peraltro con un risparmio di quasi 200 Kg totali, tutti a poppa) è la più adatta per non snaturare questo equilibrio.

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Leggi anche la prova del Cap Camarat 7.5 WA

I numeri del Jeanneau Cap Camarat 10.5 WA

  • Lunghezza fuori tutto …… m 10,57
  • Lunghezza scafo ………… m 9,34
  • Larghezza ……………… m 3,21
  • Dislocamento …………… kg 4250
  • Pescaggio     …………… m 0,86
  • Motorizzazione ………… Yamaha F350 5.3 V8 2x350CV
  • Cabine ………………… 1 + 1
  • Letti …………………… 2 + 2
  • Serbatoio carburante …… l 2x400
  • Serbatoio acqua  ………… l 160
  • Certificazione CE ………… B-8/C-10
  • Designer ………………… Sarrazin Design - Michael Peters Design - Jeanneau Design

Prestazioni

  • 600 giri ……… 3,5 nodi ………… 6,0 l/h ………… 0,58 nm/l ………… 49 db
  • 1000 giri …… 5,3 nodi ………… 11,7 l/h ……… 0,45 nm/l ………… 59 db
  • 1500 giri …… 6,9 nodi ………… 22,0 l/h ……… 0,31 nm/l ………… 66 db
  • 2000 giri …… 8,4 nodi ………… 38,2 l/h ……… 0,22 nm/l ………… 68 db
  • 2500 giri …… 9,3 nodi ………… 56,8 l/h ……… 0,16 nm/l ………… 69 db
  • 3000 giri …… 11,3 nodi ……… 83,0 l/h ……… 0,14 nm/l ………… 74 db
  • 3500 giri …… 16,2 nodi ……… 97,6 l/h ……… 0,17 nm/l ………… 77 db
  • 4000 giri …… 24,0 nodi ……… 105 l/h ……… 0,23 nm/l ………… 80 db
  • 4500 giri …… 32,5 nodi ……… 133 l/h ……… 0,24 nm/l ………… 82 db
  • 5000 giri …… 38,8 nodi ……… 176 l/h ………… 0,22 nm/l ………… 82 db
  • 5500 giri …… 42,9 nodi ……… 224 l/h ………… 0,19 nm/l ………… 84 db
  • 6100 giri …… 47,0 nodi ……… 260 l/h ………… 0,18 nm/l ………… 87 db

Condizioni del test

Mare leggermente mosso, temperatura 18° C, carena pulita, benzina 550 l, acqua 100 l, 9 passeggeri.

Prezzo indicativo (Iva esclusa)

  • Jeanneau Cap Cammarat 10.5 WA senza motori ……… euro 70.000

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Emanuele Ferraris di Celle

Entusiasta per i motori e la velocità, trasferisce presto la sua passione dalle auto alla nautica, campo in cui ha lavorato ormai per oltre 15 anni, provando centinaia di barche, dai 4 ai 40 metri, da 10 a 10.000 CV, da 1 a 100 nodi. Lavora anche per un Campionato Mondiale di motonautica offshore.
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