Selva 600 Endeavour, te la dò io la Brexit

Categorie: I Nostri Test
10 Luglio 2016
Selva 600 Endeavour, te la dò io la Brexit

Il Selva 600 Endeavour è espressamente pensato per un uso professionale, ma soprattutto per mari tosti: e il pensiero corre alla Manica.

A vederlo così, grigio scuro e con la coppia di jockey-seat, il Selva 600 Endeavour fa subito pensare a un gommone nato per affrontare ben altri scenari che non il lago di Como. Invece, complice una giornata con un meteo un po’ “ballerino”, anche il lago lombardo gli si addice abbastanza. Doppio debutto perché anche il fuoribordo Selva 115 XSR Swordfish è alla sua prima prova.

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Selva 600 Endeavour all’inglese

Sarà la presenza di un collega inglese, ma pare proprio che questo gommone sia stato pensato per quei mercati, dove prendisole e dinette lasciano il posto a solide sedute e altrettanto robusti appigli. Infatti i già citati jockey-seat caratterizzano la coperta, insieme alla consolle disassata per lasciare un passaggio più ampio a sinistra e alla quasi totale mancanza di tutte quegli accessori che caratterizzano i gommoni pensati per il Mediterraneo o comunque con obiettivi più croceristici.

Sul modello in prova del Selva 600 Endeavour mancano pure le due plancette ai lati del fuoribordo, che per la verità sono previste di serie ed è solo un problema di allestimento. Ciò non toglie che le dotazioni per la crociera sono ridotte all’essenziale (almeno per i nostri canoni) ma, con il lago agitato, le solide sedute e gli altrettanto robusti tientibene si fanno più che apprezzare.
Piace anche la colorazione grigio-nera che, senza essere eccessivamente “work”, dona all’assieme una precisa personalità che potrà essere apprezzata non solo dai professionisti.

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Quello che certamente i diportisti non apprezzeranno del Selva 600 Endeavour è il risicato ma robusto divanetto poppiero e la seduta prodiera che proprio prendisole non si può definire. Ne consegue che anche il sottostante gavone è piuttosto limitato come volumetria, anche se ce n’è un secondo sotto la seduta frontemarcia ricavata a pruavia della consolle, non è molto ma ci si può accontentare.
Quanto alla consolle, ha proprio nella semplicità la sua caratterizzazione principale, anche se nulla è stato trascurato: quindi c’è spazio per la strumentazione, anche se qui i due strumenti digitali sembrano un po’ isolati, il parabrezza promette di essere ben protettivo e il tientibene che lo circonda non offre dubbi sulla sua robustezza. Infine, i due jockey-seat per quattro posti totali offrono ulteriori appigli per le navigazioni più movimentate e un minimo si supporto anche per la schiena.

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Il Selva 600 Endeavour incontra il Selva 115 XSR Swordfish

Nuovo gommone e nuovo motore. Il Selva 115 XSR Swordfish è un 4 cilindri in linea con doppio albero a camme in testa (DOHC), 4 tempi, 16 valvole e 1.832 cc di cilindrata con un alesaggio x corsa di 81,0 mm e 88,9 mm. Da record il peso fissato a soli 174 kg per un rapporto peso/potenza al top della categoria, mentre la tecnologia EFI garantisce un basso impatto ambientale, prestazioni efficienti e affidabilità. Bella la calandra, snella e compatta, che caratterizza tutta l’estetica e interessanti anche altre caratteristiche tecniche, come l’alternatore da 35 A per una potenza di avviamento supplementare, PTT ad albero singolo e limitatore ad ampia escursione opzionale, senza dimenticare la disponibilità di un modello con elica controrotante.

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Selva 600 Endeavour, il test

Come già detto il lago di Como fuori dalla marina di Domaso, non è dei più tranquilli, niente di meglio per sfruttare le caratteristiche del Selva 600 Endeavour; peccato che manchi il software dei consumi e quindi il test ne risulti limitato per una sua componente importante.
Fin dai primi metri, gommone e motore mantengono le attese: accelerazione potente (l’elica è una tre pale di alluminio da 21”) progressione decisa anche se un po’ limitata dalle onde, piuttosto pronunciate e corte, come succede di solito sul lago. In circa quattro secondi siamo in planata e tocchiamo la punta massima a 5800 giri e 39,6 nodi; in condizioni di lago più calmo e con due sole persone a bordo i tecnici del cantiere hanno raggiunto i 6100 giri passando i 42 nodi. La planata minima è tenuta a 2400 giri e 13 nodi, mentre un occhio al fonometro denuncia eccellenti dati a premiare il nuovo motore.

La posizione di guida è abbastanza comoda (anche se i jockey-seat ho la sensazione siano stati dimensionati per persone più alte di me) e permette di essere ben “piantati” potendosi dedicare alla conduzione della barca. Il parabrezza è protettivo come mi aspettavo e la manetta meccanica un po’ troppo dura (ma anche questa non è una novità) per permettere una precisa regolazione. In compenso il volante è preciso e pastoso il giusto per permettere le solite evoluzione che confermano la bontà della carena e di tutto l’assieme. Per concludere, gli inglesi (e non solo loro) faranno bene a mettere da parte un po’ del loro sciovinismo e guardare a questo gommone con grande attenzione.

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I numeri del Selva 600 Endeavour

  • Lunghezza ft …………………… m 5,99
  • Larghezza ……………………… m 2,63
  • Lunghezza interna ……………… m 5,50
  • Larghezza interna ……………… m 1,43
  • N. compartimenti ……………… 5
  • Diametro tubolari ……………… cm 50/60
  • Peso /senza motore) …………… kg 480
  • Motorizzazione max …………… cv 170
  • Motorizzazione ………………… Selva XSR Swordfish 115 cv
  • Serbatoio carburante …………… l 150
  • Portata persone ………………… 14
  • Omologazione CE ……………… C

Prestazioni

  • 1000 giri ……………… 3,7 nodi ………… 64 db
  • 1500 giri ……………… 5,1 nodi ………… 67 db
  • 2000 giri ……………… 6,3 nodi ………… 68 db
  • 2500 giri ……………… 7,6 nodi ………… 70 db
  • 3000 giri ……………… 13 nodi ………… 78 db
  • 3500 giri ……………… 20 nodi ………… 80 db
  • 4000 giri ……………… 23 nodi ………… 83 db
  • 4500 giri ……………… 27 nodi ………… 86 db
  • 5000 giri ……………… 31 nodi ………… 86 db
  • 5500 giri ……………… 35 nodi ………… 88 db
  • 5800 giri ……………… 39 nodi ………… 88 db

Condizioni della prova

Lago mosso, temperatura 21°C, carena pulita, carburante 100 l, equipaggio 4 persone

Prezzi package (Iva inclusa)

  • Selva Murena XSR 40 cv ……………… 24.890 euro
  • Selva Marlin XSR 100 cv ……………… 27.380 euro
  • Selva Tarpon XSR 115 cv ……………… 28.920 euro
  • Selva Killer Whale XSR 150 cv ……… 32.180 euro

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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