Rio Colorado 54, loft sul mare

Categorie: Barche e Yacht, I Nostri Test
17 Febbraio 2014
Rio Colorado 54, loft sul mare

L’ammiraglia di Rio Yachts propone soluzioni innovative nello sfruttamento dei layout interni, utilizzando un concetto particolare che unisce i vari ambienti, ma al tempo stesso li tiene ben separati. Tanta luminosità e spazi aperti completano il profilo di una barca d’appeal come il Colorado 54

La linea è moderna, sportiva, con un accorto bilanciamento dei volumi che saprà conquistare anche i più tradizionalisti. L’opera morta è importante, ma quasi non lo si percepisce tanto è ben dissimulata dalla vetratura centrale e dalla doppia colorazione. Così l’hardtop con i tre elementi, anche qui scanditi dal colore, che si intersecano e ne alleggeriscono l’impatto. Quanto alla carena si è puntato sulla sua marinità con una V poppiera di poco superiore agli 11 gradi.

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A poppa, la plancia è di generose dimensioni, con la possibilità di immergersi così da fungere anche da alaggio per il pram che trova posto nel gavone poppiero. Saliti in pozzetto si resta affascinati dalla grande dinette che troneggia al centro del pozzetto: il piano del tavolo è regolabile in altezza, così da poterlo trasformare in un solarium di almeno tre piazze. A pruavia, sulla murata di sinistra, si apre la zona pranzo ben protetta dall’hartop; se invece si preferisce immergersi nella luce basta far scorrere la parte superiore e l’apertura è davvero grande, anche in considerazione del fatto che l’elemento scorrevole è rigido. Una struttura ribaltabile di plexiglass, incernierata all’hardtop, consente di chiudere questa zona, così l’uso è garantito anche in condizioni meteo avverse.

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A prua si apprezzano i comodi passavanti che la collegano al pozzetto e il bellissimo solarium.
All’interno, della plancia colpisce il suo supporto tubolare che lascia ampia aria e luce al ponte inferiore, tanto da essere quasi portati a considerarlo una prosecuzione del pozzetto. Scendendo le scale si ha di fronte la cucina tutta inox e led. La cabina dell’armatore si trova a centro barca, la soluzione a tutto baglio è la più gettonata e Rio riesce per l’ennesima volta a darne un’interpretazione originale: il letto ha la testata addossata alla murata di dritta, mentre su quella di sinistra corre un originale mobile giocato su un ampio uso di cristallo, ripreso anche per l’arredo del bagno che è diviso in due ambienti con wc e bidè nel box doccia e il lavello solitario nel primo accesso.

Originale anche la cabina vip di prua con due cuccette ruotanti che si trasformano così da letto matrimoniale a giacigli singoli a V, mentre la terza cabina offre due cuccette separate ma posizionate a L, evitando quindi di averle sovrapposte. Giusta la scelta di dare a queste due cabine un solo bagno, ma di generose dimensioni, sempre con wc e bidè insieme alla doccia.

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Il Rio Colorado 54 messo alla prova

Uscendo dal porto, abbastanza angusto, abbiamo modo di apprezzare la maneggevolezza delle trasmissioni Zeuss e del loro joystick. Quindi si scatenano i cavalli dei due Cummins: la planata è veloce, solo 8 secondi, anche grazie ai flap automatici. I cambi di direzione sono rapidi e la barca non sembra mai in difficoltà, anche se il mare non è proprio calmo, così offre l’opportunità di mettere alla prova la carena del Colorado che si difende bene, evidenziando un buon passaggio sull’onda senza troppi contraccolpi. La planata minima è tenuta agevolmente a 1400 giri con una velocità di 11,5 nodi e un consumo conseguente di 55 l/h che garantisce anche una buona autonomia.

 

I numeri del Rio Colorado 54

  • Lunghezza ft m 16,45;
  • Larghezza m 4,65;
  • Pescaggio m 0,76;
  • Dislocamento a secco kg 18000;
  • Motorizzazione cv 2x600;
  • Serbatoi carburante l 2000;
  • Serbatoi acqua l 450
  • Posti letto 6+1;
  • Portata persone 16;
  • Categoria di omologazione A.

www.rioyachts.com

 

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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