Invictus 240CX e Suzuki DF250AP, stile e muscoli per non temere nessun mare

Categorie: I Nostri Test
30 Agosto 2018
Invictus 240CX e Suzuki DF250AP, stile e muscoli per non temere nessun mare

Provati a Tropea, a due passi dal cantiere Aschenez, Invictus 240CX e Suzuki DF250AP. Mare mosso come raramente capita per esaltare un eccellente binomio.

Quando si sale a bordo di un Invictus di solito ci si sofferma sulle soluzioni di coperta e i tanti accorgimenti che le caratterizzano. In questo caso non farei eccezione, ma il mare fuori dal porto di Tropea è davvero arrabbiato e non vedo l’ora di mettere alla prova la carena del 240CX dopo aver già provato il 250CX (leggi qui il test), in pratica il medesimo modello in versione entrobordo, ma nelle tranquille acque del Lago d’Iseo, presso Nautica Bertelli, dealer dei modelli del cantiere Aschenez per il Centro-Nord Italia, Austria e Svizzera. Sono anche curioso di vedere come si comporta il Suzuki DF250AP che in precedenza avevo avuto modo di provare solo in versione bimotore sul Ranieri International Cayman 28 Sport (leggi qui la prova).

Invictus 240CX e Suzuki DF250AP, il test

Detto del mare mosso, nella progressione per verificare le velocità e i consumi, resto sorpreso del fatto che neppure uno spruzzo raggiunge il pozzetto, davvero notevole. Ne consegue che la carena (e tutto il resto) svolge molto bene il suo lavoro e lo dimostra il fatto che, pur con qualche difficoltà, raggiungiamo una velocità di punta di 37 nodi (con mare di poppa) a 6000 giri con il trim al 50%, mentre con mare calmo si erano “presi” 100 giri in più e un nodo di velocità. La migliore conferma che pur con un mare impegnativo ci vuole ben altro per mettere in difficoltà il binomio Invictus 240CX e Suzuki DF250AP. L’elica è una 17” a tre pale d’acciaio mentre, in considerazione delle condizioni del mare, si è usato il trim fin dall’inizio della planata, circa al 20%.

I consumi risentono indubbiamente delle condizioni di navigazione piuttosto complesse, ma restano su buoni livelli: navigare a 24 nodi consumando 36 l/h con mare mosso e quattro persone a bordo è un dato eccellente, al punto da preferirlo al limite di planata che teniamo a 3000 giri, 13 nodi con un consumo di 20 l/h. La planata la si raggiunge in poco meno di 5” e anche al timone Invictus 240CX conferma tutte le buone sensazione avute in precedenza, navigare a 4000/4500 giri con mare mosso non è così improponibile anche se non si è dei lupi di mare.

Merito anche del Suzuki DF250AP che asseconda perfettamente il 240CX. Impossibile fare un confronto con l’entrobordo Volvo Penta del 250CX anche se le potenze sono simili, troppo diverse le condizioni ma, considerando la tipologia della barca, opterei per la soluzione fuoribordo. Si tratta però di un parere assolutamente personale, al futuro armatore quindi la scelta.

Invictus 240CX e Suzuki DF250AP, a bordo

Rimandare alla descrizione nella presentazione qui sotto, ma soprattutto a quanto scritto in occasione del test del gemello 250CX, è la cosa più semplice per evitare di ripetersi. Un commento però lo meritano le plancette ai lati del fuoribordo: dire che non fanno rimpiangere la spiaggetta del 250CX sarebbe eccessivo, ma certo sono dimensionate per svolgere egregiamente il loro compito. Quanto poi al candido Suzuki DF250AP, difficile immaginare un completamento più azzeccato, non solo in termini tecnici ma anche di design.

I numeri del Suzuki DF250AP

  • Tipo ……………………………… V6 55° - 4 tempi
  • Cilindrata ……………………… cc 4.028
  • Alesaggio x corsa ………… mm 98x89
  • Potenza ………………………… cv 250 (kW 184)
  • Regime rotazione ………… 5500-6100 giri/min
  • Distribuzione ………………… doppio albero a camme – 36 valvole
  • Alimentazione ……………… iniezione elettronica Multipoint sequenziale
  • Alternatore …………………… A 54
  • Rapporto piede …………… 2,08:1
  • Capacità olio ………………… l 8
  • Peso ……………………………… kg 274

I numeri di Invictus 240CX

  • Lunghezza ft ………………………… m 7,45
  • Larghezza ……………………………… m 2,50
  • Dislocamento ………………………… kg 1.950
  • Motorizzazione max ……………… cv 250 fb
  • Serbatoio carburante …………… l 270
  • Serbatoio acqua …………………… l 50
  • Portata persone …………………… 8/10
  • Omologazione CE ………………… B/C
  • Design ………………………………… Christian Grande
  • Costruttore ………………………… Cantiere Aschenez

Prestazioni

  • 600 giri ………………… 2,5 nodi ………… 2,1 l/h ……… 59 db
  • 1000 giri ……………… 3,7 nodi ………… 4,0 l/h ……… 63 db
  • 1500 giri ……………… 6,2 nodi ………… 6,0 l/h……… 68 db
  • 2000 giri ……………… 7,0 nodi ………… 10 l/h ……… 72 db
  • 2500 giri ……………… 8,6 nodi ………… 15 l/h ……… 79 db
  • 3000 giri ……………… 13 nodi ………… 21 l/h ……… 81 db
  • 3500 giri ……………… 17 nodi ………… 26 l/h ……… 83 db
  • 4000 giri ……………… 24 nodi ………… 34 l/h ……… 86 db
  • 4500 giri ……………… 26 nodi ………… 41 l/h ……… 86 db
  • 5000 giri ……………… 32 nodi ………… 58 l/h ……… 87 db
  • 5500 giri ……………… 35 nodi ………… 68 l/h ……… 88 db
  • 6000 giri ……………… 37 nodi ………… 85 l/h ……… 90 db

Condizioni della prova

  • Mare mosso, carena pulita, carburante 90 l, acqua 20 l, equipaggio 4 persone

Prezzi

  • Invictus 240CX solo scafo …………………… 39.800 euro (Iva esclusa)
  • Suzuki DF250AP ………………………………… da 24.400 euro (Iva inclusa)

 

Novità 2018: Invictus 240CX, tanto spazio senza trascurare stile e prestazioni

Una barca disegnata, come tutte le altre del cantiere, da Christian Grande che ha puntato su spazi interni più ampi, pur mantenendo un profilo sportivo grazie all’equilibrio tra disegno della carena e tuga. Grande attenzione è stata posta nelle finiture e nei dettagli, non solo per quanto riguarda i materiali, ma anche per tutti gli abbinamenti cromatici. Come la sorella maggiore 280CX (leggi qui la nostra prova), questo modello è concepito per proporre, in rapporto alle sue dimensioni (è lungo 7,45 m e largo 2,50 m), una maggiore abitabilità. In cabina troviamo un open space con angolo toilette dove il wc scompare in un apposito mobile, ad assicurare un ampio spazio di stivaggio è invece un mobile particolarmente capiente, posizionato a sinistra della scaletta. Il tutto in un ambiente che risulta molto luminoso grazie alla presenza di due lunghe vetrate sulla fiancata.

Nel pozzetto di Invictus 240CX, già detto della timoneria, la zona “living” si sviluppa a centro barca, con il sedile di guida “stand up”, che può essere facilmente trasformato per completare la dinette di poppa e non manca la protezione dal sole grazie al tendalino a scomparsa. Il tutto sarà completato dalle conosciute e apprezzate doti marine della carena, sicura anche con mare formato e che può sopportare una potenza massima di 250 cv fuoribordo.

Il nuovo Invictus 240CX farà il suo esordio ufficiale al prossimo Cannes Yachting Festival 2017, un appuntamento che il cantiere italiano si appresta ad affrontare in grande stile. Al salone francese saranno infatti presenti anche l’ammiraglia 370 e la 280 della linea GT, la 280 della gamma CX, la 200HX (pure al suo debutto), la 280TT e, per quanto concerne la gamma FX, le 200, 240 e 270.

Ti piacciono gli Invictus? Provali da Nautica Bertelli, a Paratico sulla sponda Sud del Lago d’Iseo, dealer Invictus per il Centro-Nord Italia, Austria e Svizzera.

 

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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