Nasce Sea Drive, la "pilot house" del futuro made in Beneteau con Peugeot Design Lab

Categorie: Barche e Yacht
21 Dicembre 2017
Nasce Sea Drive, la "pilot house" del futuro made in Beneteau con Peugeot Design Lab

Un’azienda sempre in espansione, manager (peraltro italiani) di elevato livello professionale nelle più alte cariche dirigenziali e una vastissima gamma di imbarcazioni diffuse in tutto il mondo. Basta per avere successo nella nautica? In teoria sì, nella pratica, invece, Beneteau sta dimostrando che si può fare ancora molto ed ecco lo sviluppo di un nuovo concept, il Sea Drive, votato alla postazione di comando e creato insieme a un altro gigante industriale, che è Peugeot.

Le due case francesi, infatti, hanno messo al centro dell’attenzione la massima ergonomia della postazione di comando, un ambiente che non sempre gode di quella stessa meticolosità progettuale con cui vengono invece disegnati gli altri ambienti delle imbarcazioni.

Da un lato c’è il più grande gruppo mondiale operante nella nautica, dall’altro una delle storiche case automobilistiche; entrambi francesi ed entrambi in continua attività fin dall’ultima decade dell’Ottocento e sempre proiettati al futuro, proprio come il Sea Drive, da cui deriva la creazione di una plancia di comando 4.0 che potrà aprire scenari futuri decisamente molto piacevoli per chi si metterà al timone dei cruiser di Beneteau.

 

Il cantiere ha messo a disposizione tutta la sua tecnologia di recente sviluppo, come lo Ship Control, mentre Peugeot, attraverso la divisione Peugeot Design Lab, ha portato tutto il suo know how in fatto di comfort, sicurezza ed ergonomia dell’abitacolo che da circa quindici anni a questa parte sta mettendo nelle proprie auto.

Il risultato è questa plancia di comando ultratecnologica, di un bell’impatto visivo che potrebbe essere alla stessa stregua quella di una barca o quella di un’auto e che è appena stata presentata alla stampa internazionale al Nautic di Parigi, dove era a disposizione anche dei visitatori proprio per far vivere un’esperienza diretta di ergonomia su una postazione di comando d’avanguardia.


Una plancia nautica con il meglio della contaminazione automobilistica. Da notare, per esempio, il volante (o meglio, la ruota del timone) con i comandi integrati nelle due razze e la compattezza del cruscotto. Il supporto centrale (vuoto al momento della foto fatta in fiera) è per l'alloggiamento del tablet su cui si possono riportare in wi-fi gli stessi dati dello Ship Control di Beneteau che campeggia a sinistra con il suo grande display.

La contaminazione fra automotive e nautica è ormai diventata una consuetudine, più che altro però legata al design (anche delle plance di comando se vogliamo proprio vedere), ma mai si era arrivati a un’interazione in nome dell’ergonomia di tutta la postazione di governo. E a questo punto la domanda sorge spontanea: saranno esattamente così le plance delle barche di Beneteau del prossimo futuro? Al momento non ci è dato saperlo, questa che vedete è “solo” un concept, ma se fosse già proprio questa postazione di comando a entrare nella produzione, significherebbe che presto mettersi al timone di un Beneteau lo si farà con quello stesso gusto e senso di piacere con cui si guida una bella auto d’élite.

Lo studio
dell'ergonomia
ha preso
in considerazione
ogni singolo
elemento
della postazione.
È proprio questo alla
base del concetto
del Sea Drive

Nel simulatore mostrato in fiera a Parigi si uniscono anche i cuori tecnologici già consolidati dei due brand francesi, ovvero la tecnologia Ship Control di Beneteau, già disponibile sul Gran Turismo 50, e l’i-Cockpit di Peugeot già installato su oltre 4 milioni di automobili e giunto proprio ora alla sua terza generazione.

Lo Ship Control (ne abbiamo scritto qui), è di fatto un assistente di bordo che, attraverso un grande display con comandi intuitivi, permette di interfacciarsi facilmente e velocemente con le diverse funzioni della barca, da quelle relative agli impianti e alla navigazione (motori, generatori, climatizzatori, cartografia ecc.) a quelle dedicate agli ambienti abitativi (luci, audio ecc.); fra l’altro le stesse funzionalità sono riproducibili anche su tablet tramite connessione wi-fi.

Peugeot, dal canto suo, ha concentrato i suoi studi intorno a tutto ciò che coinvolge il guidatore, creando l’i-Cockpit, quindi un posto di guida che mette al centro non solo il grande schermo touch-screen con le sue funzionalità gestionali, ma anche tanti dettagli come il volante compatto, la strumentazione numerica head-up (una particolare tecnologia che raggruppa i diversi dati e li proietta su una superficie trasparente, di solito sopra il cruscotto) e che, insieme, offrono un’esperienza di guida al top in termini di comfort, sicurezza e divertimento.

A coordinare il progetto e a presentarlo al Nautic sono stati Luca Brancaleon (a sinistra nella foto), direttore generale di Beneteau, e Jean-Philippe Imparato, direttore generale di Peugeot.


Brancaleon, non nascondendo il proprio entusiasmo, ha affermato: “L’innovazione è parte integrante del Dna di Beneteau. Questo è un dato di fatto, al di là dell’orgoglio che abbiamo provato quando Peugeot ci ha invitato a lavorare su un progetto comune legato alla connettività. È davvero eccitante vedere i nostri due marchi, entrambi pionieri nei loro settori, mettersi al servizio dello yachting”.

Un entusiasmo condiviso da Jean-Philippe Imparato, che dice: “L’i-Cockpit è un sistema che rivoluziona l’interno delle nostre automobili favorendo l’esperienza a bordo. Che orgoglio vederlo evolvere verso altri universi e promuovere una collaborazione con un’azienda prestigiosa come Beneteau, in un settore così diverso dal nostro! Il Sea Drive Concept rappresenta un bel riconoscimento per entrambi”.

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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