Prestige 420, ciò che si vede è

Categorie: I Nostri Test
9 Giugno 2015
Prestige 420, ciò che si vede è

Il Prestige 420 è una barca sincera e bella, senza fronzoli o esagerazioni. Un 12 metri completo, ben costruito e altrettanto ben rifinito: tutto quello che si chiede a un fly.

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Quando ci si avvicina a un cruiser con flybridge di queste dimensioni il rischio di scadere nel banale è elevatissimo. Invece, il Prestige 420 non si può certo accusarlo di scarsa personalità: la penna del designer Camillo Garroni e il “family feeling” della gamma sono già in partenza una garanzia. L’ultima nata della gamma di “lusso” Jeanneau riesce a essere innovativa e accattivante senza rincorrere soluzioni che sacrificano sull’altare dell’originalità a tutti i costi la praticità d’uso che, in ultima analisi, è certamente uno degli aspetti più importanti su cui soffermarsi.

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La coperta

Il “family feeling” non lascia scampo, e per fortuna verrebbe da dire. Il Prestige 420 è il più piccolo della gamma e riprende già nel profilo esterno tutte le scelte di design che avevano caratterizzato i modelli maggiori, dal Prestige 450 al Prestige 550. Un’operazione che su misure più contenute può presentare dei rischi e che invece qui è perfettamente riuscita. Così l’opera morta è sempre alleggerita e slanciata dalla grande finestra rettangolare centrale e dalla fuga degli oblò verso prua raccolti in un unico elemento più scuro. Buono slancio prodiero e tuga altrettanto rastremata, con finestratura monocromatica a tutta lunghezza a dare spazio al fly, manco a dirlo perfettamente inserito nel profilo della barca. Prendisole prodiero, pozzetto e plancetta poppiera rispettano i canoni della tradizione ed è giusto così: trovate una soluzione più pratica! Da notare semmai che la cucina baricentrica tra pozzetto e quadrato e l’ampia apertura della porta di divisione creano un unico ambiente sempre apprezzato e funzionale, ma anche questa non è una novità.

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Ben altra attenzione è da riservare al fly che, a parte la scala di salita un po’ sacrificata (ma non poteva essere altrimenti, siamo su un 12 metri!), riesce a proporre tutte le dotazioni di una barca di dimensioni ben maggiori. Quindi, dinette a poppa che non è neppure il caso di verificare se si può trasformare in solarium, perché per questa funzione ci sono i materassini di fianco alla plancia di comando, singola ma completa. Il mobile service centrale garantisce spazio per grill, lavello e frigorifero e, a questo punto, cosa altro pretendere?

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Gli interni

Il quadrato, come già detto, ha la cucina a poppa quindi baricentrica con il pozzetto, una soluzione pratica sia per l’evacuazione dei fumi (e odori) ma soprattutto perché serve rapidamente sia la dinette coperta sia quella in pozzetto. Ma la cosa davvero straordinaria di questa barca è l’accesso separato alle due cabine, soluzione originale e apprezzata sui Prestige maggiori e che qui il designer Camillo Garroni ha saputo riproporre con altrettanta praticità nonostante le misure minori. Le due cabine sono simili come volumetria e quindi al futuro armatore la scelta: infatti entrambe vantano un locale toilette di buone dimensioni con box doccia separato che ingloba anche il wc. Da aggiungere che il letto di quella centrale offre la possibilità di allestire due cuccette separate.

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Molto razionale anche il quadrato: la plancia a dritta è ben accessoriata e ha a poppavia la cucina di cui abbiamo già detto, con un mobile allungato sulla murata per lasciare ampio spazio al passaggio; dinette a sinistra in grado di accogliere comodamente almeno sei persone e all’occorrenza con il piano abbassabile per trasformarsi un un’altra cuccetta doppia. Una nota di merito al design dei mobili e arredi giocato su toni chiari ed eccellenti materiali ben lavorati, una precisazione quasi inutile su un Prestige.

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La motorizzazione è affidata a una coppia di Volvo Penta IPS a scelta tra le IPS 400 o IPS 500, quindi tra 2?300 cv e 2?370 cv. In prova abbiamo la versione più potente che, in considerazione della limitata differenza di prezzo, diventa la più consigliabile. Ma se le prestazioni velocistiche e i rapidi spostamenti non sono un’esigenza primaria, si può propendere anche per le meno performanti, le IPS restano comunque una garanzia.

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Il test

Come si esce dal porto di Cannes una leggera esitazione alle manette lascia il Prestige 420 al limite della planata denunciando una cabrata un po’ eccessiva, ma basta dare gas perché tutto torni alla normalità. Rifaccio la prova dando gas deciso e tutto si svolge nella norma, senza mai perdere di vista l’orizzonte, sempre importante quando si deve prendere velocità fuori da un porto, in particolare se trafficato come quello di Cannes. Detto dell’unico (e molto veniale) difetto che trovo a questa barca, la navigazione prosegue nel massimo comfort; in posizione seduta ho qualche difficoltà nelle virate più strette a sinistra con la barca coricata sul fianco a visionare completamente il mare a lato, ma questo è abbastanza nella norma, l’importante è non farsi prendere dalla pigrizia ma abbassarsi a controllare sempre.

Le prestazioni velocistiche non sono certo prioritarie per un comodo motoryacht con fly, quindi i 30 nodi che raggiungo con l’intervento dei flap li posso considerare una discreta prestazione, a proposito dei regolatori d’assetto il loro uso è abbastanza ininfluente e quindi pensiamo serviranno di più per bilanciare eventuali squilibri nel carico che per ottimizzare l’assetto. La planata minima è tenuta a 2300 giri a quasi 13 nodi e un consumo di 65 l/h, quasi la metà rispetto a quello di 110 l/h registrato a 3000 giri e 23 nodi, indicata come andatura di crociera. Le IPS, oltre ai noti benefici in manovra, garantiscono anche un’estrema maneggevolezza in navigazione con virate dal raggio molto contenuto, non sappiamo quanto necessarie in una normale crociera, ma utili nel test per creare un po’ di onda e verificare la carena in un impatto un po’ più brusco di quello che ci riserva il mare di Cannes, in entrambi i casi l’esame è però passato a pieni voti.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza …………………………… m 12,64
Lunghezza scafo ……………………… m 11,32
Larghezza ……………………………… m 3,97
Dislocamento a vuoto ………………… kg 9516
Dislocamento a pieno carico ……......… kg 13592
Immersione …………………………… m 0,79
Motorizzazione ……………………… cv 2x300/2x370
Serbatoio carburante ………………… l 800
Serbatoio acqua ……………………… l 400
Cabine ………………………………… 2
Cuccette ……………………………… 6
Portata persone ………………..…… 9-11
Categoria omologazione …………… B-C

Prestazioni
1000 giri ……………… 5,9 nodi ……………… 6,7 l/h ……………… 62 db
1500 giri ……………… 8,6 nodi ……………… 18,0 l/h ……………… 65 db
2000 giri ……………… 10,2 nodi …………… 45,0 l/h ……………… 70 db
2500 giri ……………… 14,7 nodi …………… 74,0 l/h ……………… 72 db
3000 giri ……………… 23,5 nodi …………… 110,0 l/h ……………… 74 db
3500 giri ……………… 30,3 nodi …………… 140,0 l/h ……………… 78 db

Condizioni della prova
Mare leggermente mosso, temperatura 22°C, carena pulita, carburante 600 l, acqua 380 l, equipaggio 5 persone

Prezzo
Volvo IPS 400 2x300 cv …………………… da 330.600 euro, Iva esclusa
Volvo IPS 500 2x370 cv …………………… da 356.800 euro, Iva esclusa

Visita il sito Prestige Yachts

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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