La versione cabinata dello Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA offre una piccola ma accogliente cabina che può far venire la voglia di provare l’ebbrezza di una minicrociera, ai brividi della velocità ci pensa invece l’esuberante Yamaha F300.

Perché con la sigla WA (acronimo di walk around) in Jeanneau abbiano individuato i Cap Camarat cabinati non me lo so spiegare, ma a parte questo trovo che lo Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA sia proprio una bella barca, di quelle che fanno venire la voglia di essere usate non solo per le crociere diurne, ma anche per qualche giorno in più a bordo. Poi il pozzetto sgombro promette di essere apprezzato anche dai pescatori che così possono far contente anche mogli e fidanzate.

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Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA

Cominciamo proprio dal pozzetto che lascia intuire tutto l’impegno dei progettisti per garantire il massimo della versatilità: c’è la sede della piantana per allestire un tavolino, un ampio gavone sotto il divanetto poppiero, ma le due panchette laterali a scomparsa e il passaggio verso la zona poppiera facilitato dalla parte sinistra della spalliera mobile, fanno intuire che anche gli appassionati di pesca potranno trovare nello Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA una barca perfettamente confacente alle loro esigenze.
La plancia lascia tutto lo spazio che si desidera alle strumentazioni elettroniche ed è addossata a dritta così da offrire a sinistra un comodo accesso al prendisole prodiero. Quest’ultimo è di discrete dimensioni e ben protetto da una robusta battagliola, anche in navigazioni piuttosto veloci si potrà stare comodamente sdraiati.
Un ben dimensionato tambuccio introduce alla piccola ma “onesta” cabina: il mobile a dritta ospita un lavello e il frigo, volendo ci potrebbe stare anche un piccolo piano cottura. La dinette si trasforma rapidamente in cuccetta doppia, assicurando un luogo dove stare al coperto in caso di maltempo, ma anche un comodo letto per la notte, il tutto completato da un locale toilette piccolo ma vivibile. Insomma, c’è proprio tutto quello che serve per una minicrociera di qualche giorno.

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Yamaha F300

Il test conferma che l’abbinamento con il fuoribordo Yamaha F300 è un’ottima soluzione per lo Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA. Infatti questo motore V6, leggero e compatto per la sua cilindrata di 4.169 cc propone un avanzato sistema a 24 valvole DOHC ed è dotato di iniezione EFI (Electronic Fuel Injection), nonché di sistema di fasatura variabile VCT (Variable Camshaft Timing) per la massima efficienza nei consumi, prestazioni e facilità di avviamento. Inoltre, è garantito un controllo di guida più uniforme e preciso grazie all'acceleratore e al cambio elettronici Yamaha “drive by wire”.

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Il test

Detto benissimo dello Yamaha F300, c’è da aggiungere però che con un risparmio di qualche migliaio di euro si può scegliere tranquillamente la versione F250 o F225 (il monoblocco è identico) perché come affrontiamo il mare, per la verità piuttosto agitato, di Cannes è subito chiaro che i 300 cv del nostro Yamaha sono esagerati per lo Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA, che per altro replica trasmettendo una decisa sensazione di sicurezza. È vero che a bordo siamo solo in due persone, non c’è molto carburante e abbiamo imbarcato solo le dotazioni di sicurezza, ma volare a 45 nodi su una mare mosso non credo sia nello spirito di molti croceristi, almeno questo è il mio pensiero. Devo però notare (e apprezzare) l’eccellente tenuta della carena in tutte le situazioni, con un morbido impatto sull’onda, anche su quelle piuttosto secche delle scie di altre barche. Apprezzabile anche la reattività allo sterzo, che permette di stringere le virate all’estremo senza che ci sia neppure un segnale di cavitazione, a testimonianza dell’ottimo abbinamento tra lo Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA e lo Yamaha F300. Da registrare che la planata minima è tenuta a 2900 giri a circa 15 nodi con un consumo di 23 l/h, mentre l’accelerazione è discreta: 4 secondi per raggiungere la planata e 19 per toccare le velocità massima. Un’ultima annotazione: le foto della barca blu che corredano questo articolo non sono della nostra prova, ma di repertorio anche se le barche sono identiche (i motori invece no, sulla blu c’è uno Yamaha F225).

Caratteristiche tecniche
Lunghezza ……………… m 7,19
Lunghezza scafo …......… m 6,96
Larghezza ……………… m 2,52
Peso …………………… kg 1480
Immersione …………… m 0,49
Serbatoio carburante ..… l 280
Portata persone ………… 9
Motorizzazione max …… cv 300
Categoria omologazione … C

Prestazioni
600 giri ……………… 2,5 nodi ……………… 2,4 l/h ……………… 55 db
1000 giri ……………… 5,0 nodi ……………… 5,4 l/h ……………… 61 db
1500 giri ……………… 7,0 nodi ……………… 7,5 l/h ……………… 65 db
2000 giri ……………… 8,9 nodi ……………… 14,1 l/h ……………… 67 db
2500 giri ……………… 12,0 nodi ……………… 22,7 l/h ……………… 75 db
3000 giri ……………… 18,0 nodi ……………… 26,0 l/h ……………… 77 db
3500 giri ……………… 25,0 nodi ……………… 34,2 l/h ……………… 78 db
4000 giri ……………… 30,1 nodi ……………… 44,6 l/h ……………… 78 db
4500 giri ……………… 34,2 nodi ……………… 59,0 l/h ……………… 80 db
5000 giri ……………… 37,8 nodi ……………… 69,4 l/h ……………… 81 db
5500 giri ……………… 43,0 nodi ……………… 96,4 l/h ……………… 83 db
5700 giri ……………… 45,6 nodi ……………… 100,5 l/h …………… 83 db

Condizioni della prova
Mare leggermente mosso, temperatura 20°C, carena pulita, carburante 80 l, acqua vuoto, equipaggio 2 persone

Prezzi
Jeanneau Cap Camarat 7.5 WA solo scafo ………… 26.040 euro, Iva esclusa
Yamaha F300 …………....................................…… da 23.530 euro, Iva compresa con promozione Yamaha Satisfaction Sea

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Nella prova di Campionato italiano Aquabike corsa a Eraclea primo podio stagionale per Alberto Monti e Lorenzo Benaglia nelle classi Ski F1 e Runabout F1.

Si è da poco conclusa a Eraclea, in provincia di Venezia, la prima prova del Campionato Italiano Aquabike Circuito, Freestyle ed Endurance. Sole e mare calmo hanno fatto da scenario a questo inizio di Campionato, molto seguito dal numeroso pubblico presente. Nella giornata di sabato purtroppo non era stato possibile disputare le gare delle classi Ski e Runabout F2 ed F3 a causa di condizioni meteo proibitive (pioggia, vento e mare mosso).

Ottimo debutto stagionale per Lorenzo Benaglia nella classe Runabout F1: il pilota ravennate dell’H2O Racing Team, grazie a tre nette vittorie, si è imposto sul siciliano Antonio D’Arma e sul bolognese Giuseppe Greco.
Nella classe Ski F1 è arrivato il primo successo stagionale per Alberto Monti: il ravennate del Jet Revolution ha chiuso infatti la gara sul gradino più alto del podio grazie a due vittorie e un terzo posto nelle manche di gara. Alle sue spalle, con soli 5 punti di distacco, è arrivato il pilota croato Tomaz Kete, mentre sul terzo gradino del podio è salito il torinese Ugo Guidi.
Da notare che da quest’anno per regolamento le manche di gara delle classi F1 Circuito (Ski e Runabout) saranno tre e non più due come lo scorso anno.
Per quanto riguarda il Campionato Italiano Freestyle, nella classe Pro a vincere è stato il romano del Jet Revolution Roberto Mariani; nella classe 800 si è imposto invece il pescarese Gianluca Delli Rocioli (Jet Revolution).

Gare molto combattute anche nella prova di apertura del Campionato Italiano Aquabike Endurance. La F1E ha visto il successo di Michele Cadei: il bergamasco del Jet-Fly Aquabike si è imposto su Stefano Ciani e Angelo Remondi, finiti rispettivamente sul secondo e terzo gradino del podio. Angelo Remondi (Mot. Boretto Po) ha invece conquistato la prima prova del TVE, il Trofeo Veterani Aquabike Endurance.
Nella F2E, vittoria per Alfio Galiano, portacolori del Pro-jet Race che ha preceduto Fabio Guarda e Alessandro Zamarian; mentre nella classe F3E ha primeggiato il veneto Josef Bullo (Kanarin Crazy Gang).
La prossima gara del Campionato Italiano Aquabike 2015 si svolgerà a Golfo Aranci, in Sardegna, il 6 e 7 giugno; mentre a Castro, in provincia di Lecce, dal 22 al 24 maggio prossimo, si disputerà una tappa del Mondiale UIM Aquabike.

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