Motonautica Circuito a Cremona: Claudio Fanzini vince il titolo Europeo della F/350; medaglia di bronzo azzurra per Robert Hencz nel Mondiale F/500. Titolo Italiano della O/125 ad Alex Zilioli.

Si è conclusa a Cremona la "43a Giornata Motonautica Città di Cremona", manifestazione valida quale quarta e ultima tappa del Campionato Mondiale della F/500, seconda e ultima tappa del Campionato Europeo della classe F/350 e Campionato Italiano in prova unica della classe O/125.

Vittoria continentale

Nell'Europeo della F/350, grandissima soddisfazione per Claudio Fanzini (nella foto sopra), il piacentino di Monticelli d’Ongina, residente a Caorso e portacolori della Effeci Racing Team. Fanzini ha infatti chiuso la gara al secondo posto, mentre la vittoria è andata al ceco David Loukotka. In virtù di questo risultato, il pilota di Caorso ha potuto così festeggiare la conquista del titolo Europeo, con 37 punti all’attivo. Per Fanzini, classe 1979, si tratta del primo titolo continetale della sua carriera in questa classe, anche se lo scorso anno si era laureato Campione mondiale sempre della F/350.
A Cremona, la medaglia d'argento è andata a Loukotka, mentre il bronzo se lo è aggiudicato il tedesco Sven Fromm.

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Medaglia di bronzo nel Mondiale F/500

Ottimi risultati per i colori azzurri anche nel Mondiale F/500: sui 18 piloti iscritti al Mondiale, Robert Hencz (nella foto sopra), il campione ungherese che quest'anno corre con licenza italiana per il Circolo Nautico Chiavenna, ha chiuso la gara al terzo posto della classifica  conquistando la medaglia di bronzo. Sul gradino più alto del podio è salito lo slovacco Marion Jung; con la vittoria della gara cremonese e 72 punti finali ha conquistato il suo quarto titolo iridato nella F/500.
Secondo posto di giornata e medaglia d’argento per Attila Havas, il campione ungherese che corre con licenza austriaca e quarto posto finale per Giuseppe Rossi, il piacentino del Circ. Nautico Chiavenna.

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Alex Zilioli tricolore

Il titolo Italiano 2015 della classe O/125 è andato ad Alex Zilioli (nella foto sopra), portacolori della Mot. Boretto Po. Il campione borettese (classe 1984), lo scorso anno campione mondiale di categoria, ha dominato la gara cremonese, vincendo tre della quattro manche in programma e ottenendo il secondo titolo in carriera. Argento a Daniele Frontoni (MGF Racing) e bronzo a Michele Gardini (Mot. Boretto Po).

Tanto spavento, ma nessun ferito fra i 12 passeggeri, equipaggio compreso, che erano a bordo del 32 metri, interamente costruito in legno, di proprietà del presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis.

Unica “vittima”, la barca, che ieri, intorno alle 18, è andata interamente distrutta nell’incendio divampato al largo di Posillipo, nel golfo di Napoli, al rientro da un’escursione a Ischia che la famiglia De Laurentiis aveva effettuato.

Ancora ignote le cause dell’incendio, si pensa a un corto circuito partito da un impianto, quando “Angra” (questo il nome della barca) si trovava più o meno all’altezza di Villa Rosebery, la residenza partenopea del Presidente della Repubblica.

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A bordo, oltre ai quattro membri dell’equipaggio e Aurelio De Laurentiis (nella foto) con la moglie, c’erano altri quattro componenti della famiglia dell’armatore più un paio di amici, tutti salvati dal tender, su cui sono immediatamente trasbordati al primo accenno delle fiamme, che si sono poi sviluppate molto velocemente al punto da non poter nemmeno aver avuto modo di intervenire per cercare di spegnerle.

Altrettanto veloci sono stati i soccorsi giunti sul luogo, che hanno recuperato i superstiti e hanno domato le fiamme poco dopo.

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Sembra che anche l’ex capitano del Napoli e campione del mondo Fabio Cannavaro stesse navigando nei pressi di Posillipo e abbia fatto un video dell’incendio, postandolo sul suo profilo Instagram, senza però sapere che si trattasse dello yacht di De Laurentiis.

Due video della barca in fiamme, invece sono stati pubblicati sul sito youreporter.it  Video 1 - Video 2

Angra era stato acquistato a marzo da De Laurentiis ed è stato costruito nei cantieri del Tigullio Castagnola Giovanni, usando legno esotico di iroko a lavorazione lamellare per la chiglia, mogano massello per i longheroni e frassino europeo per le ordinate.

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Tanto legno ovviamente anche negli ambienti a bordo, dove oltre a un immenso salone, a cui è annessa la sala da pranzo, sottocoperta dispone di quattro cabine più l’alloggio dell’equipaggio.

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La barca è planante e con due motori da 2370 cv può raggiungere una velocità massima di 30 nodi.

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