È di questi istanti la notizia che Ucina Confindustria Nautica ha diramato attraverso un comunicato stampa, in cui dichiara che la tassa di possesso è stata abolita.

A chi è estraneo alla nautica potrebbe venire subito da pensare, ma perché chi ha un’auto, una moto o un camper debba pagare una tassa (il famoso bollo) e chi ha la barca invece no?

La risposta si può sintetizzare in questo modo: la tassa di possesso fu introdotta dal Governo Monti nel 2011 (con effetto 2012) nel decreto “Salva Italia” e fu subito male accolta, più che altro perché inizialmente teneva conto solo della lunghezza della barca (da 10 metri in su) e non della sua anzianità, un dettaglio apparentemente banale, ma che in realtà, viste le elevate cifre in ballo, faceva in modo che un armatore, per esempio di un 16 metri di 15 anni quindi con un rapporto fra potenzialità di reddito ed entità della tassa più svantaggioso rispetto a un armatore di un 16 metri nuovo, pagasse la stessa cifra e quindi fosse messo sullo stesso piano di chi ha un potenziale di spesa maggiore che può fargli comprare la barca nuova.

Mario Monti 2

Una tassa dunque iniqua a cui comunque seguirono varie modifiche che introdussero uno sconto percentuale sull’anzianità (-15% per una barca di 5 anni, -30% per una di 10 e -45% per quelle di oltre 15 anni). Inoltre, nel 2013, furono introdotti parametri più congruenti con il valore delle barche e, per evitare l’elevata incidenza che la tassa potesse avere sul reale valore di mercato delle barche di piccole dimensioni, il tributo fu abolito per tutte le unità sotto i 14 metri e fu ridotto del 50% per le barche da 14 a 20 metri.

Da qui a dire che la tassa ha fatto crollare il mercato interno e fatto fuggire tutti all’estero, come riportato nel comunicato Ucina, francamente mi pare esagerato, anche perché in altri Paesi la tassa si paga e poi gli altri beni di lusso, le supercar per prime, in Italia si sono continuate a vendere nonostante il superbollo. Ma se lo dicono loro…

Certo è che, per quanto possa essere da un certo punto di vista imbarazzante pensare che chi ha un'auto debba pagare il bollo mentre chi ha una barca no, l’abolizione della tassa in Italia aiuterà senz’altro a dare una spinta a un mercato, quello italiano, tutt’altro che povero ma che semplicemente giace in un letargo dovuto a varie problematiche burocratiche e, opinione del tutto mia, forse poco stimolato sul fronte degli incentivi agli acquisti, come invece sta facendo molto bene e con risultati di crescita tangibile il mondo dell’auto, anch’esso del resto passato attraverso una crisi senza precedenti.

Non è la prima tassa a sparire

È la seconda volta che viene abolita la tassa sulla barca. Prima di questa c’era la tassa di stazionamento, che poi fu abolita nel 2003 dalla legge di riforma della nautica (la n. 172 dell’8 luglio 2003 Disposizioni per il riordino e il rilancio della nautica da diporto e del turismo nautico)

Carla Demaria

“Quanto successo oggi è l’ulteriore riprova del confronto costruttivo dell’Associazione con le forze politiche e il Governo – ha dichiarato Carla Demaria Presidente di Ucina (foto sopra) – che arriva in un momento importante. Servirà a ridare fiducia al mercato. Ringrazio i Sottosegretari del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Baretta e De Micheli, il presidente PD alla Camera,  on. Rosato, e l’on. Arlotti, e l’on. Garofalo (AP) per aver combattuto questa battaglia”.

Quindi, cari amici diportisti, il 31 maggio prossimo anziché pagare la tassa, fate un bel brindisi.

Non servono megayacht per divertirsi in mare: il Quicksilver Activ 505 Cabin sembra avere tutto quanto serve. In questo test le prestazioni con due diverse motorizzazioni.

Cosa offre il Quicksilver Activ 505 Cabin? Una comoda dinette trasformabile in un raccolto solarium, una cabina sufficiente per due persone e alle prestazioni provvede un’ampia gamma di motorizzazioni che la consociata Mercury fornisce con tutta la vastità della sua offerta con tanti package belli e pronti. Ed è proprio con varie motorizzazioni che è stato provato dai tecnici della casa il Quicksilver Activ 505 Cabin con i risultati che pubblichiamo e commentiamo concentrandoci su due: la massima di 100 cv e quella del 60 cv che si sviluppa sullo stesso monoblocco del 40 cv “senzapatente”.

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Quicksilver Activ 505 Cabin, tutto in cinque metri

Quicksilver Activ 505 Cabin, cinque metri e poco più di 17 mila euro sarebbe da precisare. Infatti questo è il prezzo Iva inclusa della versione con motore Mercury F40 EFI Pro, il quattro tempi “senzapatente” che costituisce il modello di accesso per poi salire fino ai 100 cv indicata come potenza massima e anche il top dell’offerta.

In attesa di commentare i risultati dei test, mi soffermo sul Quicksilver Activ 505 Cabin che è davvero tutto da scoprire. La linea è sportiva, con la congiunzione tra le due stampate a disegnare un profilo sinuoso che riesce a dissimulare bene l’inevitabile altezza dell’opera morta, indispensabile per dare volume alla cabina. La pontatura prodiera non è granché utilizzabile come prendisole, almeno in navigazione, mentre il pozzetto è ben protetto e accogliente, con il divanetto poppiero a tutta larghezza molto ben articolato. La parte centrale della spalliera è ribaltabile per favorire l’accesso al bagno, coadiuvato da una comoda scaletta, ma è utile anche per sollevare il fuoribordo quando ci si avvicina a riva; sotto le due sedute laterali si aprono invece altrettanti profondi gavoni che fanno immaginare vari utilizzi. Completano la dotazione di sedute le due poltroncine avvolgenti che ruotando verso poppa permettono di creare una comoda dinette.

Un tambuccio di generose dimensioni permette di accedere a una cabinetta, sufficientemente comoda considerando le dimensioni della barca e con la possibilità di ospitare un wc chimico sotto l’elemento centrale, che trasforma le due cuccette singole in un unico letto doppio. Resta solo da notare la buona qualità dei materiali e della loro lavorazione, ma trattandosi di un Quicksilver non è una novità.

Quicksilver- Cannes-2015

Il test

Per il Quicksilver Activ 505 Cabin mi concentro su due motorizzazioni delle cinque provate dai tecnici: scelgo i 100 cv del Mercury F100 EFI con un’elica Spitfire da 15” e i 60 cv del Mercury F60 EFI con un’elica Spitfire da 13”, che condivide il monoblocco e la struttura con il “senzapatente” F40 EFI Pro che è l’offerta di ingresso in package per il mercato italiano e penso sia anche la soluzione ideale per chi si vuole avvicinarsi con questa barca al diporto nautico. Vediamo se è vero.

Noto subito che la differenza di prezzo tra i package delle due motorizzazioni non è indifferente, mentre in termini di prestazioni assolute “ballano” meno di 5 nodi. È una prima osservazione sommaria perché se si naviga a pieno carico l’esigenza di qualche cavallo in più è sentita: osservo che nei due test il Quicksilver Activ 505 Cabin pesava in totale rispettivamente 1.041 kg e 1093 kg, quindi aveva imbarcato (oltre al peso del motore) un po’ meno di 300 kg tra equipaggio e dotazioni.

Analizzando i consumi la differenza a favore del 60 cv si fa ancora più marcata: oltre 10 l/h alla massima velocità, che però diventano sostanzialmente identici se andiamo a confrontarli a 28 nodi (massima velocità per il 60 cv) oppure a circa 20 nodi che può essere individuata come la velocità di crociera.

Tutte considerazioni che mi portano a concludere che, in considerazione della natura della barca e alla sua destinazione, non avrei dubbi a individuare nel “senzapatente” Mercury F40 EFI Pro la soluzione ideale.

Quicksilver-Activ-505-Cabin_5

I numeri del Quicksilver Activ 505 Cabin

  • Lunghezza ft ……………………… m 5,02
  • Larghezza ………………………… m 2,12
  • Dislocamento ……………………… kg 613
  • Motorizzazione max ……………… cv 100
  • Serbatoio carburante ……………… l 50
  • Portata persone …………………… 5
  • Categoria CE ……………………… C

Prestazioni con Mercury F60 Four Stroke

  • 1000 giri ……………… 2,8 nodi …………… 1,1 l/h
  • 1500 giri ……………… 4,0 nodi …………… 1,5 l/h
  • 2000 giri ……………… 5,3 nodi …………… 2,3 l/h
  • 2500 giri ……………… 6,1 nodi …………… 3,8 l/h
  • 3000 giri ……………… 6,4 nodi …………… 5,7 l/h
  • 3500 giri ……………… 7,9 nodi …………… 7,9 l/h
  • 4000 giri ……………… 13,3 nodi …………… 9,5 l/h
  • 4500 giri ……………… 18,9 nodi …………… 10,6 l/h
  • 5000 giri ……………… 22,1 nodi …………… 13,2 l/h
  • 5500 giri ……………… 25,2 nodi …………… 15,5 l/h
  • 6130 giri ……………… 28,5 nodi …………… 20,4 l/h

Prestazioni con Mercury F100 Four Stroke

  • 1000 giri ……………… 3,6 nodi …………… 1,9 159
  • 1500 giri ……………… 5,0 nodi …………… 3,8 110
  • 2000 giri ……………… 6,0 nodi …………… 5,7 l/h
  • 2500 giri ……………… 7,0 nodi …………… 7,9 l/h
  • 3000 giri ……………… 10,7 nodi …………… 11,0 l/h
  • 3500 giri ……………… 17,9 nodi …………… 11,4 l/h
  • 4000 giri ……………… 21,8 nodi …………… 14,4 l/h
  • 4500 giri ……………… 25,3 nodi …………… 19,3 l/h
  • 5000 giri ……………… 27,9 nodi …………… 22,3 l/h
  • 5500 giri ……………… 31,4 nodi …………… 28,0 l/h
  • 6060 giri ……………… 33,2 nodi …………… 31,8 l/h

Prezzi (Iva inclusa)

  • Mercury F40 ELPT EFI Orion ……………… 16.790 euro
  • Mercury F40 ELPT EFI PRO ……………… 17.310 euro
  • Mercury F60 ELPT EFI CT ……………… 17.660 euro
  • Mercury F80 ELPT EFI …………………… 18.990 euro
  • Mercury F100 ELPT EFI ………………… 19.960 euro
  • Mercury F100 ELPT EFI CT ……………… 20.160 euro
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