Il Salpa Gran Soleil 23, primo gommone del cantiere campano, convince fin dal suo debutto: ottima costruzione, bel progetto e una tenuta in mare eccellente.

La nascita del Salpa Gran Soleil 23 BoatMag l’aveva seguita passo dopo passo pubblicando i primi rendering già alcuni mesi fa. Poi l’attivissimo cantiere campano ha fatto debuttare a Cannes il nuovo Salpa Laver 52x, a cui abbiamo già dedicato un test in anteprima, ed è poi stata la volta del gommone, prima assoluta in questo settore, con il lancio a Genova. E ancora una volta non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di essere i primi a provarlo.

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Salpa Gran Soleil 23, la coperta

“Conoscendo la tradizione di Salpa c’è da scommettere sull’altissima qualità costruttiva che deriva da tutta l’esperienza di un cantiere che produce barche da oltre trent’anni” così avevamo scritto nella presentazione e non ci vuole molto a capire che avevamo visto bene. Nonostante il progetto del tutto inedito, lo staff tecnico che lo ha sviluppato non ha esitato a scegliere di battere strade innovative invece di riproporre soluzioni consolidate. Così, il layout della coperta del Salpa Gran Soleil 23 è nel solco della tradizione come distribuzione dei volumi, ma quello che colpisce è la capacità di allestire su un gommone di sette metri volumetrie così generose con relative dotazioni. A cominciare dal mobile cucina, una soluzione inusuale su queste misure, per proseguire con il prendisole di poppa dove una persona adulta può sdraiarsi tranquillamente di traverso.

La descrizione parte quindi dalla poppa, dove il già citato prendisole si ricava con il semplice abbattimento della spalliera della seduta, pratica anche per raggiungere le due plancette ai lati del fuoribordo; anche se un passaggio aperto è previsto a sinistra, dove la plancetta è dotata di scaletta a scomparsa per la risalita dall’acqua. Il divanetto si allunga anche ai lati: qui un doppio elemento di vetroresina sui tubolari assicura un ulteriore passaggio da poppa e costituisce pure da spalliera laterale per la dinette. Quest’ultima è dotata di un tavolino rettangolare che si smonta rapidamente e trova posto nel grande gavone sotto alla seduta principale. Arriviamo così alla postazione del driver che incorpora anche il mobile grill dotato dello spazio per griglia e lavello, con il frigo incassato nella parte inferiore. Per accedervi basta ribaltare la seduta, ben dimensionata, che dispone pure di un elemento per scegliere come condurre il Salpa Gran Soleil 23, seduti o in piedi. Di sicuro, di ausilio alla guida c’è la compatta consolle, ben protetta da un alto parabrezza e completa nella dotazione, con spazio per la strumentazione e un pratico portaoggetti laterale.

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Il prendisole di prua ha all’estremità un pannello incernierato che si chiude a libro, così l’estensione della superficie si può eseguire semplicemente ribaltandolo per raccordarlo col divanetto frontemarcia ricavato nella consolle, senza elementi separati che poi ingombrano nei gavoni. Anche qui ampie le superfici a disposizione degli amanti della tintarella e, in generale, grande cura in ogni dettaglio e materiali di prima qualità (i tubolari sono in Hypalon 1670 Orca), ma trattandosi di un Salpa non c’erano dubbi a proposito.
Un po’ di attenzione la merita però anche la carena, dotata di uno step che denota la volontà di creare un gommone che al comfort sappia unire anche buone prestazioni. Per la motorizzazione è consigliato un fuoribordo da 130 a 250 cv e la scelta per il nostro test è caduta su un Mercury da 150 cv, che è anche la potenza consigliata, completato da un’elica Enertia da 17”.

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Salpa Gran Soleil 23, il test

Tra la buriana dei giorni precedenti, il vento e le scie delle altre barche in prova, il mare fuori dal porto di Genova è di quelli che sanno mettere alla prova anche le carene più performanti. Con un gommone di sette metri mi aspetto quindi spruzzi e botte a volontà e invece sbaglio di grosso. Il Salpa Gran Soleil 23 affronta il mare incrociato e agitato come se fosse il suo habitat naturale, non c’è verso di metterlo in crisi, né con manovre brusche, né dando tutta manetta e raggiungendo la notevole velocità (date le condizioni) di 36 nodi. La progressione è altrettanto bruciante, ma è soprattutto il passaggio sull’onda a lasciare sorpresi, oltre al fatto che rientriamo in porto assolutamente asciutti, nonostante vento e mare. L’ultima conferma che cercavo è puntualmente arrivata, il nuovo gommone Salpa entra di diritto tra i migliori sette metri del mercato.

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I numeri del Salpa Gran Soleil 23

  • Lunghezza ft ……………........... m 7,15
  • Larghezza ft …………................ m 2,79
  • Tubolari ………………............... m 0,60
  • Dislocamento senza motore …… kg 1.050
  • Motorizzazione max …………… 250 cv
  • Serbatoio carburante…………… l 205
  • Serbatoio acqua ……………....... l 70 (optional)
  • Portata persone ……………….... 12
  • Certificazione CE ……………..... B

Prestazioni

  • 1000 giri ………… 4,0     nodi ………… 3,5 l/h ………… 63 db
  • 1500 giri ………… 5,8     nodi ………… 5,8 l/h ………… 69 db
  • 2000 giri ………… 7,8 nodi ………… 9,2 l/h ………… 71 db
  • 2500 giri ………… 13 nodi ………… 14 l/h ………… 76 db
  • 3000 giri ………… 17 nodi ………… 18 l/h ………… 77 db
  • 3500 giri ………… 21 nodi ………… 22 l/h ………… 79 db
  • 4000 giri ………… 26 nodi ………… 31 l/h ………… 79 db
  • 4500 giri ………… 30 nodi ………… 40 l/h ………… 80 db
  • 5000 giri ………… 33 nodi ………… 45 l/h ………… 81 db
  • 5100 giri ………… 36 nodi ………… 52 l/h ………… 84 db

Condizioni del test

  • Mare leggermente mosso, carena pulita, carburante l 140, acqua l 50, temperatura 24°C, equipaggio 2 persone.

Prezzi (Iva esclusa)

  • Solo scafo ……………… euro 26.500

 

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