È stato rilasciato dal RINA che così ha demandato a Italian Propellers la certificazione dei loro prodotti montati sugli yacht: assi, eliche e timoni.

Cosa produca Italian Propellers lo abbiamo spiegato più volte, per chi ancora non lo sapesse rinviamo agli articoli pubblicati su BoatMag, nei quali abbiamo illustrato come nasce un’elica e prima ancora abbiamo raccontato la storia della famiglia Belotti. Leggendoli si potrà già entrare nel mondo Italian Propellers e comprendere la passione che anima i fratelli Claudio e Marco Belotti e il loro padre Celestino. Qui ci limitiamo a ricordare che la produzione dell’azienda bergamasca non si ferma alle sole eliche, ma spazia su tutto quello cha “sta sotto” all’opera viva di uno yacht: quindi anche timoni, assi elica, flange di accoppiamento supporti, losche e leve timone, barre di collegamento, astucci passa scafo, il tutto per i più importanti cantieri italiani e con significative aperture anche verso l’estero. Tutti particolari che per gli yacht e le barche da lavoro superiori ai 100 piedi devono essere sottoposti a collaudo e approvazione da parte del RINA, il Registro Italiano Navale.

Italian Propellers non solo eliche

Sta proprio nell'esecuzione di questi collaudi l’importante traguardo raggiunto da Italian Propollers alle fine dello scorso anno. Grazie al “Certificato di Collaudo Alternativo Totale”, Statement n. 2016/MI/01/1101, Italian Propellers può certificare che i pezzi di sua produzione rispondono, per materiali e lavorazioni, alle specifiche del disegno approvato in precedenza ancora dal RINA. Un attestato che sottolinea il livello qualitativo e professionale raggiunto dall’azienda bergamasca, ma anche la garanzia di poter approntare i pezzi indispensabili per l’avanzamento dei lavori di allestimento delle barche in tempi certi. Nella foto, oltre al Certificato, anche il punzone con il quale tutti i particolari meccanici devono essere “marchiati”.

 

Infatti, in precedenza, quando veniva affidata ad Italian Propellers la realizzazione di un particolare di quelli citati prima, o come succede più spesso dell’assieme completo, per uno yacht o una barca da lavoro (in genere da 25 a oltre 50 metri che è il range operativo dell’azienda, ndr), i fratelli Belotti sviluppavano il progetto. Una volta eseguiti, tutti i disegni costruttivi venivano controllati e approvati da un ingegnere del RINA e quindi messi in produzione. Ultimata la costruzione meccanica, prima di raggiungere la barca a cui erano destinati, si doveva aspettare un’altra visita di un incaricato del RINA che controllasse i manufatti per verificare che rispondessero ai disegni precedentemente approvati e, ovviamente, fossero stati realizzati nei materiali indicati. È intuitivo che tutti questi controlli, richiedendo altrettante “uscite” di un incaricato, potevano creare dei ritardi nell’approvvigionamento dei pezzi al cantiere, con possibili pesanti conseguenze sui tempi di consegna della barca.

 

Ora tutto questo è superato perché, una volta che il progetto e i relativi disegni sono stati approvati dal RINA, tutte le altre certificazioni possono essere emesse direttamente da Italian Propellers che, dopo tanti anni di professionale attività nel pieno rispetto delle regole, ha conseguito questo importante traguardo che equivale anche a un significativo attestato di fiducia da parte del RINA. Un altro importante riconoscimento raggiunto dai fratelli Claudio e Marco Belotti e un’ulteriore garanzia per i loro clienti.

 

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