Si rema per la salvaguardia del pianeta. Questo il significato di “Dot Challange”, sfida estrema in barca a remi da Cape Town a Rio de Janeiro.

Nella sigla “Dot Challange”, “Dot” è l’acronimo di “Do One Thing” (letteralmente “fare una cosa”) è da il nome a questa traversata Atlantica affrontata con la sola forza delle braccia, un’impresa mai stata tentata prima d’ora.

I due avventurieri Braam Malherbe e Wayne Robertson, non nuovi a gesta di questo genere, sfideranno l’Oceano Atlantico cercando di coprire una distanza di 6.700 km senza alcuna assistenza esterna. Ambientalisti ed ecologisti convinti, nonché personaggi di spicco nell’ambito degli sport estremi, i due sono partiti da Città del Capo in Sud Africa il 7 febbraio preparando la traversata nei minimi dettagli, fino a prevedere una permanenza in mare da due a tre mesi (a seconda delle condizioni meteo) e 2.400.000 colpi di remi teoricamente necessari per raggiungere Rio de Janeiro e portare a termine l’impresa. Il programma del “Dot Challange” prevede turni di due ore ciascuno ai remi, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Ciò per essere sempre vigili anche durante la notte ed evitare pericoli quali navi in transito, balene e tempeste.

“Dot Challange”, all’acqua ci pensa Schenker

A bordo della barca di 6,8 metri di lunghezza ci sono solo gli strumenti strettamente necessari per la sopravvivenza in mare, ovvero cibo, kit medici, utensili per la manutenzione dell’imbarcazione e un dissalatore Schenker alimentato da pannelli solari. Il prodotto, realizzato ad hoc ed opportunamente alleggerito, garantisce la fornitura di acqua potabile indispensabile per la reidratazione dei cibi liofilizzati imbarcati a bordo. I dispositivi elettrici utilizzati per la navigazione e la comunicazione sono alimentati da due batterie a energia solare.

“Dot Challange” punta sul ritorno di immagine e sulla visibilità che, in caso di successo dell’avventura, saranno in grado di sensibilizzare la gente e focalizzare l’interesse su temi come il rispetto e la salvaguardia del nostro pianeta.
“Se ognuno di noi, ogni giorno, facesse solo un semplice gesto per diminuire l’impatto ambientale delle nostre azioni, tutti insieme potremmo conquistare grandi risultati per risparmiare le risorse della Terra, che non sono infinite - spiegano Braam Malherbe e Wayne Robertson -. Senza attenzione, il futuro dei nostri figli sarà seriamente compromesso. Il successo di una spedizione estrema è determinato per l’80% dalla mente e quando l’ego ha un obiettivo da raggiungere, nulla è impossibile”.

È possibile seguire “Dot Challange” in diretta collegandosi al portale www.dotchallenge.org

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