Dopo il successo del 43’, ecco il nuovo Evo WA che sviluppa ulteriormente il concetto di “opening revolution” reinterpretando il layout walkaround.

La soluzione che ha distinto gli Evo Yachts fin dalla loro prima apparizione, e che ha decretato il successo di Evo 43’, è anche il tratto caratteristico di Evo WA: le murate si abbattono per ampliare l’area del pozzetto e renderla ancora più vivibile e a contatto con il mare. Il progetto è dello Studio Tecnico Rivellini e la costruzione di Blu Emme Yachts che hanno sviluppato lo stesso concept di design che ha contraddistinto Evo Yachts fin dal principio: linee essenziali, pulite e design minimalista.

Evo WA come walkaround

La novità più significativa di questo 13 metri è rappresentata dalla possibilità di muoversi agevolmente tra l’area di poppa e la prua camminando attorno alla consolle di guida. Questa caratteristica, da cui deriva il suo nome, è stata mutuata dal mondo della pesca e integrata nello stile elegante e contemporaneo che distingue la collezione di Evo Yachts. Il tutto completato dalle sponde laterali a poppa “XTension” in grado di trasformare lo spazio poppiero e la spiaggetta in una terrazza a filo mare di oltre 25 mq. Quest’area del Evo WA è configurabile a piacere secondo le esigenze dell’armatore per assecondare i diversi momenti della giornata: la scelta varia da comode chaise longue o cuscini prendisole a una piattaforma rotante che funge da passerella, scala bagno, piattaforma tuffi o tender lift. Ancora, l’armatore potrà scegliere di attrezzare la stessa area con una cucina a scomparsa dotata di piano cottura a induzione, piastra tepanyaki oppure una griglia barbecue.

Tutte le operazioni a bordo saranno facilitate dalla domotica di ultima generazione che permette di governare l’imbarcazione con un iPad gestendo tutti i parametri per la navigazione e le diverse funzioni di base dello yacht. Evo WA è infatti pensata anche per gli armatori meno esperti grazie alla sua facilità di manovra in fase di ormeggio, dove sono determinanti le Volvo IPS. Ma grande attenzione è stata riservata anche alle prestazioni: proprio le Volvo Penta IPS 600 (da 2x435 cv), unite alla carena a V profonda con deadrise di 18°, permettono a Evo WA di toccare la velocità massima di 40 nodi e navigare in crociera a 32 nodi.

Il nuovo Evo WA verrà presentato ufficialmente al prossimo Cannes Yachting Festival a settembre 2017, dove sarà esposto al fianco del resto della gamma Evo Yachts.

Scopri Evo 43, c’è anche il video

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All'apertura dei battenti, dal 21 al 26 settembre, il Salone Nautico compirà 57 anni e si prepara all’edizione 2017 con prospettive confortanti sostenute anche dai dati ufficiali dei leasing stipulati nel 2016.

A poche settimane dall’apertura delle iscrizioni degli espositori, l’Ucina ha registrato una percentuale di adesione dell’82%. Non è chiaro se questa quota si riferisce al totale degli espositori dell’anno scorso o di un più ampio bacino dei potenziali espositori, fatto sta che, sempre secondo quanto annotato dall’Ucina, di questo 82%, la metà (il 51% per l’esattezza) ha dichiarato l’intenzione di ampliare lo spazio espositivo e, nel caso dei cantieri costruttori, il numero di barche esposte.

Manchette-Newsletter-BoatMagE ad essere attratti dallo spirito positivo del Salone Nautico 2017 sono anche diversi brand stranieri che proprio in questa edizione hanno deciso di esordire a Genova confermando la propria presenza. Fra questi ci sono i marchi Wellcraft, Glastron, Four Winns, Scarab Boats (in pratica i brand del gruppo Beneteau), i polacchi di Galeon e gli americani di Regal e Sea Ray.

Nel frattempo, il piano terra del Padiglione B, quello che tradizionalmente ospita barche open, day cruiser, gommoni e motori fuoribordo, è dichiarato già in overbooking.

A un aumentato interesse da parte degli espositori corrisponde anche un'evoluzione del layout del Salone Nautico. Per i dettagli è ancora presto, ma è già emerso che sarà la nuova darsena, quella più esterna affacciata verso il mare aperto, a registrare l’aumento più importante degli espositori e, di conseguenza, delle barche esposte.

Novità previste anche nell’area dei grandi motoryacht e dei superyacht, che prevede un progetto di creazione di una Business Lounge collegata all’ingresso della fiera da una “boulevard” dedicata. In realtà, un progetto simile era stato lanciato anche per l'edizione 2014, in quel caso era il Super Made in Italy (vedi immagine sotto) , ma non arrivò a uno sviluppo completo.


Un'immagine dell'area Super Made in Italy progettata
per l'area superyacht dell'edizione 2014 del Nautico.

Per il resto, il Salone Nautico conferma la propria vocazione a raccogliere tutte le aree merceologiche che ruotano intorno al diporto per offrire un’esposizione globale, quindi ci sarà ampio spazio anche per gli accessori, lo sport, i motori, l’impiantistica, i servizi, la portualità, l’abbigliamento sia tecnico sia fashion e molto altro ancora.

Come da tradizione, ci sarà pure una fervente attività convegnistica su argomenti di vario genere legati anche alle problematiche vissute dai diportisti.

Ma non è solo il riscontro degli espositori ottenuto finora per l’edizione 2017 a suffragare l’aspettativa di successo del Salone Nautico; lo sono anche i dati diffusi da Assilea, l’associazione che riunisce gli istituti di leasing, che ha contato un +26% di contratti stipulati nel 2016 rispetto a quelli del 2015.

In ultima battuta, non mancherà nemmeno il tocco artistico. Al Salone Nautico, infatti, ci sarà la possibilità di immergersi in un’atmosfera più “onirica” del mondo marino, attraverso una visione fatta di mare, sole e vento che Renzo Piano ha donato al Salone Nautico e che sarà interpretata dallo studio OBR dell’architetto Paolo Brescia, il quale pensa a una piazza del mare con un’istallazione che interagisca con i fenomeni naturali del mare stesso (sole, vento, onde), un giardino mediterraneo aromatico e il riutilizzo del Redwall che sarà rielaborato in una prospettiva di opera d’arte pubblica.

Manchette-Articolo-Mercury

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