In meno di sette metri il Karnic SL602 sa offrire tutto quello che si chiede a una piccolo cruiser: abitabilità, maneggevolezza, prezzo, e c’è pure la cabina.
Si vagheggia spesso di quello che una barca per la crociera diurna dovrebbe offrire. I pareri variano secondo le esigenze, dagli amanti dell’essenziale che guardano soprattutto al prezzo, a coloro che vogliono un oggetto esclusivo. Importando le barche della Karnic, Selva Marine ha certamente cercato di mettere d’accordo le due categorie e, a giudicare dall’eccellente accoglienza che hanno avuto nel primo anno di commercializzazione in Italia, c’è anche riuscito.
Così, dopo aver provato l’SL702 l’anno scorso, eccomi al timone del nuovo Karnic SL602, circa un metro in meno ma la stessa capacità di accontentare molteplici esigenze. L’opportunità è offerta da Global Nautic di Predore, sulla costa bergamasca del Lago d’Iseo, mentre per la particolare e raffinata tecnologia costruttiva del cantiere cipriota rinviamo alla prova del Karnic 1851 che era preceduta da una lunga descrizione di cosa succede nei tecnologici capannoni della casa madre.
Come già detto, mi trovo alla Global Nautic di Predore, dealer Selva e il Karnic che mi appresto a provare fa parte della flotta di noleggio del service bergamasco. La dotazione prevede un motore Selva Swordfish 115 XSR (vedi la sua prova su BoatMag con un gommone Selva 600 Endeavour) con l’elica di serie da 17” a tre pale di alluminio, una potenza ideale per il noleggio, ma lontana dalla massima installabile che è di 175 cv. Vediamo come se la cava il Karnic SL602 che ha il pieno di carburante, ma due sole persone a bordo.
Il lago è abbastanza calmo, increspato solo da una brezza pomeridiana e quindi le prestazioni velocistiche sono quelle che si esaltano maggiormente. Tocco agevolmente i 30 nodi e più non è proprio necessario andare, anche se a tutta manetta la barca continua a trasmettere una sensazione di grande controllo, il parabrezza è protettivo pure timonando in piedi e i consumi si mantengono decisamente bassi. Al punto che non è neppure il caso di navigare al limite della planata che è piuttosto alto: 3600 giri, 16 nodi e circa 16 l/h, tanto vale arrivare a mille giri in più per una crociera a 22 nodi e 21 l/h. Il tempo necessario per superare i 20 nodi è di 10 secondi, dopo che in planata siamo entrati in 5,5 secondi, buone prestazioni per una barca che, non dimentichiamolo, è stata allestita per il noleggio.
Il Karnic SL602 continua
a trasmettere una sensazione
di grande controllo
Resta solo da provare a verificare come cambierebbe la situazione se il moto ondoso fosse un po’ più pronunciato. Cerco allora di attraversare la mia scia (per altro neppure troppo pronunciata a testimonianza di un eccellente assetto), le onde secche non mettono minimamente in difficoltà la carena anche affrontandole in virata, piegati sul fianco. Una bella garanzia per chi la noleggerà, ma soprattutto un ottimo giudizio per questa Karnic SL602 che con il suo motore Selva Swordfish 115 XSR costituisce proprio un ottimo (ed economo) binomio.