Lo scafo del megayacht Columbus 80m ha navigato 10 giorni dal cantiere Palumbo Group di Napoli per raggiungere Ancona dove si è unito alla sua sovrastruttura.

La scena non è di quelle che passano inosservate: uno scafo di 80 metri su un grande invaso galleggiante che si stacca dai pontili per avviarsi verso il cantiere che ne curerà il completamento del suo allestimento. Così lo scafo del Columbus 80m ha navigato per 10 giorni dai cantieri Palumbo Group di Napoli fino agli altri cantieri Palumbo di Ancona dove si è unito alla sovrastruttura che lo attendeva.

Columbus 80, il megayacht di Palumbo Group

Lo scafo di acciaio, realizzato presso il cantiere di Napoli, era già completo di impianti, tubature, pinne stabilizzatrici, motori, generatori, pompe e bow thruster ed era dotato della zona equipaggio quasi ultimata. È stato quindi accoppiato alla sovrastruttura di alluminio, costruita ad Ancona, nel nuovo capannone del cantiere marchigiano, appena ultimato, in grado di ospitare contemporaneamente due unità fino a 110 metri di lunghezza.

Columbus 80m, primo megayacht di una serie che si svilupperà su maggiori dimensioni, è uno yacht dislocante realizzato con un processo costruttivo inedito per navi di queste dimensioni che ha richiesto una complessa organizzazione. La sua costruzione è stata infatti suddivisa in più siti produttivi e sviluppata in parallelo invece che in serie. Una scelta che punta a rispondere ai medesimi requisiti di qualità, ma con una notevole riduzione del “time-to-delivery” che così è stato abbreviato di circa otto mesi. Una lavorazione resa possibile dall’esperienza che la proprietà ha maturato in oltre 50 anni di attività nell’ambito nella costruzione, conversione, refit e manutenzione di navi e grandi yacht, comprese unità commerciali, passeggeri e da crociera e dal più grande network di cantieri nel Mediterraneo specializzati in questo ambito.

La lunghezza fuori tutto del Columbus 80m è di 79,50 m per una larghezza di 13,00 m e un’immersione di 3,50 m; la motorizzazione sarà affidata a una coppia di MTU 12V 4000 M63L per una potenza di 2x2340 kW a 18100 rpm che dovranno assicurare una velocità di crociera di 12 nodi e una massima di 16,5 nodi, con un’autonomia in crociera di 6 mila miglia. Il progetto tecnico è stato curato dallo staff di Palumbo Group insieme a Hydro Tec di Sergio Cutolo, mentre gli interni sono di Francesco Guida Design e Palumbo.

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Manchette-Articolo-Mercury

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