Azimut S7  rivoluziona il concetto del motoryacht sportivo puntando sulla tecnologia della fibra di carbonio. Ammiriamolo in questa completa gallery fotografica

Con due versioni, coupé e sportfly, un nuovo interior design, una tripla motorizzazione Volvo IPS, e una lunghezza di 21 metri, Azimut S7 si inserisce tra i 55S e 77S, andando ad arricchire l’offerta sportiva del cantiere. Gli esterni, disegnati da Stefano Righini, propongono gli stilemi propri della collezione, ai quali però si affianca un particolare e inedito disegno delle finestrature della tuga a “taglio di diamante”, una soluzione che caratterizza l’imbarcazione e promette originali giochi di luce riflessa.

Azimut S7, carbonio e versatilità

Nel comunicato non viene svelato l'origina della sigla del titolo, ma anzi se ne aggiungono altri a sottolineare come in Azimut siano prolifici, oltre che nello studiare le barche, anche a coniare nuove definizioni. Così Azimut S7 si fregia anche dell’HTS (High Technical Standard declaration) rilasciata dal cantiere e rientra anche nella categoria di certificazione CE A e NMMA per le barche sotto i 24 metri. La propulsione è affidata a tre Volvo IPS 1050 da 800 cv ciascuno, per una velocità che supera i 35 nodi. A livello tecnico, da ricordare le soluzioni adottate nell’ambito del programma ACS (Advanced Cruising Solutions, altra sigla…): active trim control che regola automaticamente l’assetto, joystick, sistema integrato di controllo e monitoraggio di bordo e l’auto balance system che trasferisce il carburante da un serbatoio all’altro per regolare l’assetto trasversale al variare delle condizioni di carico.

 

L’uso della fibra di carbonio, utilizzata sulla sovrastruttura e sulla piattaforma pivotante, ha permesso di sviluppare maggiormente i volumi della barca senza gravare sul peso complessivo (a questo proposito può essere interessante leggere l’articolo di approfondimento dedicato da Boatmag a questo materiale). Inoltre, l’adozione delle Volvo IPS, oltre al miglioramento delle prestazioni e dei consumi, ha garantito un ulteriore beneficio in termini di spazi sottocoperta. Il risultato è una zona vivibile di ben 13 metri lineari e un garage per alloggiare sia un tender di 3,25 metri sia il jetski, soluzione che consente di lasciare libera la poppa a garage chiuso, il tutto completato dalla piattaforma pivotante.

 

Gli interni sono il risultato del lavoro di Francesco Guida che, nella prima collaborazione per il marchio Azimut Yachts, ha rivoluzionato le soluzioni tipicamente adottate su questa tipologia di barche. Il cuore di Azimut S7 è una suite armatoriale di 19 mq che si articola su quattro zone distinte, ciascuna destinata a una sua funzione, separate con giochi di quinte, specchi e materiali opalini. Sempre sottocoperta trovano spazio altre tre cabine, tutte generose negli spazi, mentre la cucina sale sul main deck, posizionata a prua, per garantire fruibilità senza penalizzare la grande zona living che, grazie a una porta a quattro ante, si estende fra esterno e interno senza soluzione di continuità. Le zone lounge sono due, di cui quella interna servita da due tavolini da caffè trasformabili in un grande tavolo per otto persone e mobile TV da 55’’, e quella esterna, fronteggiata da un ampio mobile con mensola bar.

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