Una gara perfetta porta Al Wasl alla vittoria nel XCAT Dubai Grand Prix. Team Australia capotta e ora la strada per il mondiale si fa difficile.

Un mese dopo la vittoria in Cina, a Xiamen, Arif al Zaffein e Nadir bin Hendi su Al Wasl tornano sul gradino più alto del podio nel XCAT Dubai, quarto appuntamento e sesta gara del mondiale UIM XCAT World Championship 2017. Una gara perfetta porta i campioni 2016 prima a inseguire Gary Ballough e Ahmed al Hameli su Victory 33, poi a superarli con la strategia dei long lap per chiudere i 15 giri totali con un vantaggio di sette secondi. Dietro di loro i riflettori erano puntati su Victory 3 di Salem al Adidi ed Eisa al Ali, secondi nel mondiale e comodi terzi in gara fino all’ultima curva. Cioè, fino a quando gli svedesi Erik Stark e Mikael Bengtsson di Swecat non li hanno sorpresi e passati a pochi metri dal traguardo, relegandoli al quarto posto.

 

Nelle posizioni di rincalzo, nonostante il mare quasi piatto, la gara ha visto diversi avvicendamenti, errori e penalità, con Serafino Barlesi e Alessandro Barone su Fujairah Team a chiudere quinti e primi fra gli italiani. Il sesto posto di Abu Dhabi invece significa fine dei sogni di gloria per il team, condannato dalla matematica a dimenticarsi ogni ambizione per il titolo mondiale.

XCAT Dubai, la sorpresa nella pole position

Ma la notizia più importante viene dalla pole position disputata al mattino, e cade come una scure su Team Australia leader del campionato. Brett Luhrmann e Pal Virik Nilsen, al momento di effettuare una virata sulla boa Charlie, improvvisamente si capottano per la rottura di un supporto motore che manda la barca fuori controllo. Nessuna conseguenza per i due piloti, ma pesanti ripercussioni per il mondiale 2017. Con la gara poche ore dopo e l’impossibilità di riparare il danno, gli australiani sono stati abili a sfruttare la possibilità concessa dal regolamento di effettuare un cambio barca una volta nella stagione. Trovato un accordo con Lady Spain, hanno quindi potuto salire sulla barca di quest’ultimo team: con appena il tempo di attaccare gli adesivi del loro numero di gara, anche se questo ha significato partire in ultima posizione e, soprattutto, trovarsi a pilotare un mezzo con un bilanciamento e un comportamento diversi e sconosciuti. Alla fine della giornata l’ottavo posto finale conquistato da Team Australia non è da buttare e anzi dà loro dieci punti importanti in campionato, ma significa perdere la leadership (di una lunghezza) e trovarsi a inseguire Victory 3 domani, per la gara finale e decisiva della stagione.

Arif al Zaffein è contento come poche volte per questa vittoria: “Abbiamo fatto una buona partenza, ma soprattutto abbiamo spinto al limite in ogni momento. La scelta dei long lap, insieme al nostro team manager via radio, ha fatto il resto. Ma niente sarebbe possibile senza mio “fratello” (Nadir bin Hendi). Non puoi dire Arif senza Nadir, e non puoi dire Nadir senza Arif”.
Adesso tutta l’attenzione sarà su Brett Luhrmann e Pal Virik Nilsen e Salem al Adidi e Eisa al Ali, con gli australiani dietro di un punto sugli emiratini, ma costretti a partire dall’ottavo posto e su una barca con cui non hanno confidenza. La battaglia per il titolo mondiale UIM XCAT 2017 è ancora aperta, fino all’ultima bandiera a scacchi.

Scopri cosa è successo nei tre appuntamenti in Cina: Round 1Round 2Round 3

Sono passati appena due anni da quando gli è stato affidato lo sviluppo dei mercati di Spagna e Portogallo in aggiunta a quello italiano, dove dal 2009 è Marine Manager di Volvo Penta, che Nicola Pomi, 45enne laureato in economia e management aziendale, è già in pista per varcare i confini di tutta Europa nel suo nuovo ruolo di Vice President Marine Engine Sales for Europe, che assumerà dal 1 gennaio 2018.

Che cosa farà? Praticamente sarà a capo delle vendite di tutto il settore marino, da quello del diporto a quello commerciale.

Il suo bagaglio d’esperienza, costruito passando attraverso molteplici ruoli nell’arco della sua carriera in Volvo Penta, gli ha permesso di sviluppare una visione matura ed estremamente consapevole delle dinamiche dei diversi mercati, e naturalmente pure di quelle interne aziendali, che ora dovrà far combaciare per sfruttare al meglio tutte le risorse con strategie mirate.

Sarà pure per questo che, oltre al nuovo ruolo manageriale, Nicola Pomi entra anche a far parte dell’EEM, Region Europe Management Group, il board europeo dell’azienda svedese.

Diverse
innovazioni
di Volvo Penta
hanno visto
l'Italia in
prima linea

“Ho lavorato a lungo in Volvo Penta e ho visto molti sviluppi, sia in termini di offerta marina sia di strategia aziendale – afferma Nicola Pomi – Diventare capo della divisione vendite di motori marini in Europa è una grande nuova sfida e non vedo l’ora di essere al centro della progressione della nostra azienda”.

Un auspicio che ha già dei fondamenti reali, del resto basti pensare al ruolo che ha avuto l’Italia, attraverso l’operato di Pomi, nei record che oggi Volvo Penta può vantare.


L'Amer Cento Quad, del cantiere ligure Amer Yachts,  è il primo motoryacht di 100 piedi con l'equipaggiamento Ips: monta infatti
4 motori Ips 1050 da 800 cv. Era il 2016 e un anno dopo, lo stesso cantiere presenta il 110 piedi, anch'esso con 4 Volvo Penta Ips.

Suo è stato l’apporto per far sì che il primo motoryacht di 100 piedi con equipaggiamento Ips fosse italiano (l'Amer Cento Quad); un record infranto l’anno dopo, sempre per mano italiana, alzando l’asticella a 110 piedi sempre con motori Ips. Ed è stata ancora l’Italia, proprio quest’anno, la prima a mettere in acqua barche con i nuovissimi motori top di gamma da 1000 cavalli con gli Ips 1350. E, giusto per chiudere, è notizia proprio di questi giorni che lo storico cantiere Cranchi ha celebrato i 50 anni di utilizzo esclusivo dei motori Volvo Penta su tutte le sue barche (questo non sarà tutto merito di Pomi, ma gli si può riconoscere di aver mantenuto egregiamente la continuità in un mercato già competitivo di suo e che l'ultima crisi ha accentuato).

Insomma, un ruolo meritato in un’azienda sempre a caccia di innovazioni, la cui ricerca è votata non solo ai motori in quanto prodotti, ma cavalca anche la semplicità del loro utilizzo e quindi del governo della barca. E il concetto di Easy Boating ne è la dimostrazione più lampante (leggi qui).

Con la sua nuova carica, Nicola Pomi sostituisce Pascal Jamet, che a sua volta passa a un nuovo incarico con particolare focus nel segmento 25-40 piedi.

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