… non bastava l’avventura del Dellapasqua DC10 nel 2011, questa volta ha ripetuto con un DC9, lungo 11 metri, che è partito da Livorno e dopo 31 giorni, 2586 miglia e 6500 litri di carburante utilizzati è arrivato a Capo Verde, in pieno oceano Atlantico. E tutto per andare a pescare!
Siamo a Livorno Cala Medicali, tre persone salgono su un Dellapasqua DC9, mollano gli ormeggi e partono. Un giretto in barca come tanti, vien da dire. Invece no, perché a ben guardare in pozzetto hanno varie taniche di carburante e a bordo si stanno accertando con particolare dovizia che tutto sia ben a posto, mentre il momento della partenza ha un quel non so che di solennità.
No, qui è evidente che stiamo assistendo all’inizio di un’impresa. Ora, cosa spinge tre impavidi a partire da Livorno con una barca di 11 metri per una crociera di, udite udite, 2586 miglia, attraversando il Mediterraneo, per poi passare attraverso lo stretto di Gibilterra e affacciarsi sull’oceano Atlantico fino a raggiungere Capo Verde? Semplice, andare a pescare! Certo, non una semplice battuta di pesca per diletto, ma un trasferimento per l’attività professionale dei nostri “capitani coraggiosi” (da sinistra nella foto sotto) Luca Da Pozzo, Dino Lendano e Giorgio Assolari, che questa barca l’hanno bisogno come mezzo di lavoro.
Il Dellapasqua DC9 è in versione Fisherman, un modello storico del cantiere ravennate, basti pensare che il primo esemplare risale al 1971 ed era in legno, come tutti quelli costruiti nei cinque anni successivi prima di passare alla vetroresina. Un classico che più classico non si può ed è la dimostrazione che quando una carena è progettata bene, non sempre serve la tecnologia più al’avanguardia per rendere affidabile una barca. Non sarà un caso, infatti, che i tre protagonisti di questa avventura hanno portato al di là delle coste africane un esemplare di 8 anni facendolo navigare per 220 ore in 31 giorni sia nelle acque mediterranee sia in quelle più difficili dell’Atlantico, rimettendo per certi versi anche in discussione la specificità delle carene per l’uno o per l’altro mare.
Da Livorno a Capo Verde, il diario dell’impresa
Dei 31 giorni, 14 sono trascorsi per attraversare il Mediterraneo e altri 17 per la navigazione atlantica. Il tutto in 14 tappe, ovviamente, non senza problemi.
Un primo guasto a una pompa, infatti, si è verificato al quinto giorno fuori dal porto de La Rapita (Isola di Maiorca) facendo rotta per Ibiza. Dopo uno stop, in cui hanno approfittato anche per sostituire i filtri meccanici con pompe elettriche, la barca ha puntato direttamente ad Alicante senza sosta. Tutto bene fino al ventesimo giorno: ormai la barca è in Atlantico e ha percorso un bel tratto lungo la costa marocchina, ma questa volta è il vento troppo forte a fermare l’equipaggio al porto di Agadir per tre giorni. La rotta poi è ripresa alla volta delle Canarie ed è andata spedita fino al ventottesimo giorno, quando dopo due giorni e due notti di navigazione in dislocamento verso Sal si è rotto il motore di dritta, ma a questo punto la meta è vicina e la navigazione è proseguita con un motore solo per altri tre giorni, finché la barca non è approdata al porto di Palmera nell’isola di Sal.
La flotta aumenta
Un gruppo di amici, la stessa passione per la pesca e un’attività professionale da portare avanti. Ecco gli ingredienti che hanno dato luogo a questa avventura, che però non è la prima affrontata su un Dellapasqua, così come nemmeno i protagonisti sono nuovi a questa esperienza. Nel 2011, infatti, proprio Luca Da Pozzo, sempre accompagnato da Dino Lendano, portò il suo DC10 dalle Canarie a Capoverde per trasferire la barca per l’attività del Biggame Boavista, di cui è uno dei titolari. E proprio Da Pozzo, sempre accompagnato da Dino Lendano, ha fatto parte dell’equipaggio di questa spedizione.

Il brindisi all’arrivo a Capo Verde. Da sinistra Giorgio Assolari, Dino Lendano e Luca Da Pozzo.
Il DC9 nell’attuale catalogo Dellapasqua
È uno dei grandi classici del cantiere Dellapasqua e di recente è stato rinnovato in alcuni dettagli estetici. La versione da diporto del DC9 ha due cabine e un bagno sottocoperta, mentre sul main deck offre un’ampia dinette lineare, fronteggiata da un bel mobile cucina.
Caratteristica | Valore |
---|---|
Lunghezza f.t. | 11.02 m |
Larghezza | 3.08 m |
Dislocamento | 9970 kg |
Motorizzazione | EB 2×400 cv |
Serbatoi carburante | 600 l |
Serbatoio acqua | 250 l |
Categoria di progettazione | B |
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