Heron 38, il natantone da crociera sportivo e innovativo

Categorie: Barche e Yacht
23 Marzo 2022
Heron 38, il natantone da crociera sportivo e innovativo

Eccolo in acqua il nuovo Heron 38. Dopo un’attenta fase progettuale e una scrupolosa valutazione di ogni dettaglio di costruzione ha fatto il suo debutto il nuovo modello di Heron Yacht.

Qualche richiamo all’opera prima e ammiraglia del cantiere, Heron 38 la lascia intuire ma, rispetto all’Heron 56, le linee d’acqua sono state ridisegnate per sfruttare al meglio i potenti fuoribordo.

Rispetto a Heron 56 che aveva una carena liscia, il nuovo Heron 38 rivela infatti un'opera viva con pattini di sostentamento idrodinamico da mezza nave fino a poppa per agevolare la planata.

Le forme dello scafo sopra la linea di galleggiamento, invece non cambiano, mantenendo così l'identità di stile delle barche create dal cantiere Heron Yacht.

Heron 38, un concentrato di sportività

Heron 38 è un daycruiser di quasi 12 metri fuoritutto, ma con una carena di 9,99 metri, che classifica questa barca come natante senza bisogno di immatricolazione.

Nella versione standard prevede una cabina con letto doppio e bagno separato con doccia integrata.

Come optional si possono avere altri due letti di dimensioni ridotte al di sotto del piano di coperta in corrispondenza della zona di guida. La personalizzazione completa rimane comunque il punto di forza dell’azienda.

Oltre alla disponibilità degli spazi, Heron 38 punta a enfatizzare velocità e autonomia, e lo fa grazie a un contenimento del peso complessivo che in fase progettuale è stato studiato attentamente.

Il risultato è una barca che con una coppia di Mercury Verado da 350 cv l’uno ha superato agevolmente i 40 nodi.


Leggi anche: Heron 56, un motoryacht originale con una carena tutta da scoprire


“Per noi la barca deve avere un’anima – spiega Roberto Bello, CEO del cantiere - Deve suscitare sensazioni di libertà, sprigionare il desiderio di fondersi nell’elemento naturale: l’acqua. Il progetto Heron 38 nasce da una passione. Un percorso che si identifica attraverso un’emozione e si sviluppa immaginando i desideri di un armatore su questa tipologia di scafo. Il cliente viene quindi messo al centro del progetto. In fase realizzativa, le scelte costruttive del cantiere si avvicinano il più possibile alla perfezione avvalendosi di personale in grado di creare un’opera artigianale al di sopra della media. Per fare questo, a mio modo di vedere, è necessario sentimento, passione e tempo”.


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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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