Atlantis 34, natante da crociera

Categorie: I Nostri Test
22 Giugno 2015
Atlantis 34, natante da crociera

Ampi spazi aperti, un hardtop protettivo e all’occorrenza “aperto”, una carena efficiente, motori parchi nei consumi e, non certo ultima in ordine di importanza, l’omologazione a natante.

La prima cosa che noto del nuovo Atlantis 34 quando lo incontro sulla banchina del salone di Cannes è la colorazione che rinnega le tanoalità appariscenti per una bicromia giocata tra il grigio e il bianco crema: a mio parere, una barca sportiva come l’Atlantis meriterebbe qualcosa di più ardito. Per il resto però il “piccolo” del cantiere del Gruppo Azimut mi piace già al primo sguardo, vediamo se la prova in mare conferma la sensazione positiva.

Atlantis-34-Running-5

Progetto e costruzione

La linea esterna riprende quella proposta dai modelli maggiori, frutto della collaborazione tra Atlantis e Neo Design che ha portato a realizzare la gamma di cinque nuovi modelli, dal 34 al 58, in soli due anni. Barche completamente rinnovate che si fanno riconoscere per il bordo libero che occupa il 60% dell’elevazione totale, ne consegue uno scafo massiccio che offre ampie volumetrie interne garanzia di buon comfort, mentre la tuga e l’hardtop completano il profilo nel complesso ben bilanciato. Carena a V profondo, geometria variabile e deadrise di 17,87°.

Lo scafo è realizzato in infusione con l’impiego di resina vinilestere sugli strati esterni, con architettura a ragno strutturale e vassoio semistrutturale realizzato in infusione con sandwich di balsa. Infusione anche per la coperta, sempre con sandwich di balsa, mentre per la verniciatura si è utilizzato del gelcoat isoneopentilglicolico bianco. Quindi tecnologie all’avanguardia per una struttura di grande robustezza, senza eccedere nei pesi.

Atlantis-34-Chaise-Longue

La coperta

Il layout della coperta non brilla certo per originalità, ma si deve dare atto ai progettisti che hanno sfruttato ogni centimetro disponibile per garantire il massimo dell’abitabilità all’armatore e ai suoi ospiti. Cominciando da poppa, si apprezza subito la plancetta che è una vera spiaggetta privata da 2,5 metri quadri, che può ospitare anche il tender fino a una lunghezza massima di 2,5 m. Da dritta si accede al pozzetto che si presenta con l’utile mobile bar che ha la volumetria e le superfici per essere trasformato in una vera e propria cucina aperta, pure a scomparsa grazie alla ribaltina. La parziale copertura dell’hardtop consente di utilizzarla anche in condizioni meteo non proprio clementi senza dover ricorrere a quella coperta, un po’ troppo a diretto contatto con la zona notte. A sinistra si apre la zona living, con la dinette per sei persone che può essere trasformata in prendisole abbassando il tavolo, sempre che se ne senta il bisogno perché di fianco alla plancia di comando si allunga una comoda chaise longue, ideale per diventare un nucleo conviviale al centro della vita di bordo.

Atlantis-34-Maindeck

La plancia è compatta, in un materiale grigio scuro piacevole al tatto; sul modello in prova si è optato per una strumentazione interamente digitale, con buoni risultati estetici e un’efficace e immediata comunicazione per il driver. L’hardtop è dotato di un soft top manuale come dotazione di serie che trasforma buona parte del pozzetto in un open, ma all’occorrenza garantisce un’eccellente protezione. Mi lasciano un po’ perplesso le due aperture laterali nelle finestrature, quasi un marchio di fabbrica per Atlantis, sicuramente apprezzabili d’estate, un po’ meno se si vuole usare la barca su tutto l’arco dell’anno. Per raggiungere la prua, dove si trova un ampio prendisole, i camminamenti sono simmetrici con una larghezza di 21 centimetri, un po’ al limite per muoversi con facilità e sicurezza, anche se la robusta e alta battagliola aiuta.

Atlantis-34-Dinette-2nd-View

Gli interni

Quello che più colpisce come si passa il tambuccio e si scendo sottocoperta è la grande luminosità garantita dalle ampie finestrature laterali. Per il resto il layout è tradizionale, ma si deve dare atto che ogni minimo spazio è sfruttato al meglio: gavoni, pensili e armadi offrono un volume di storage di oltre 1.350 litri, dislocati tra la dinette e la cabina armatoriale. Quest’ultima è a centro barca a sfruttarne quasi tutta la larghezza, con porta di ingresso e una buona altezza almeno nel disimpegno all’ingresso (1,95 m); comunque sul letto si può stare seduti senza sentirsi troppo oppressi dal piano di coperta, discrete anche le dimensioni del matrimoniale.

Atlantis-34-Dinette-2

In dinette, la necessità di avere un armadio ha portato a ridurre la volumetria del bagno dove si nota la mancanza di un box doccia dedicato, ma si apprezza la cura riposta nel suo arredo e un oblò garantisce l’aerazione diretta. Di fronte, c’è il piccolo ma completo mobile cucina con lavello, piastra a due fuochi e frigo da 80 litri, mentre la prua è interamente dedicata alla dinette a V che si trasforma rapidamente in un’altra cuccetta doppia, decisamente generosa nelle dimensioni. Le finiture di legno di rovere e gli inserti laccati sono le medesime che arredano le sorelle maggiori, a sottolineare come questo 34 non abbia nulla da invidiare quanto a comfort e raffinatezza a barche di dimensioni superiori.

Impiantistica e motorizzazione

Una sbirciata alla sala macchine è solo una formalità per avere la conferma che anche il “piccolo” degli Atlantis ha ereditato tutta la cura e la precisione dell’allestimento degli impianti che sono una caratteristica non solo dei modelli maggiori ma di tutte le barche del Gruppo Azimut. Semmai da notare come le dotazioni di serie siano un po’ risicate, ma con un’ampia possibilità di personalizzazione da parte dell’armatore che può attingere alla completa offerta di opzionali.

I due Volvo Penta D3 da 220 cavalli con piedi poppieri Stern Drive Aquamatic Duoprop, sono uno dei sistemi più efficienti e longevi per barche di queste dimensioni, ottimi anche per la ridotta manutenzione, ma magari qualche alternativa poteva essere presa in considerazione. Per esempio, una coppia di benzina che, per una barca prevalentemente diurna, possono essere una soluzione più economica se l’uso è limitato. Quindi ottimi i Volvo D3, ma qualche alternativa sarebbe stata apprezzata.

Atlantis-34-Bow-2nd-View

Il test

Il mare fuori il porto di Cannes non sembra fare sconti. Superata la titubanza del primo impatto affrontiamo le onde decisamente pronunciate con sempre maggiore baldanza perché il “piccolo” 34 ci trasmette un grande senso di sicurezza. Tergicristalli efficienti e sempre in funzione, hardtop rigorosamente chiuso, e la progressione dei due Volvo è piena e continua a conferma, se qualcuno avrà storto il naso per la loro limitata potenza, che in realtà è più che sufficiente per regalare piacevoli crociere. La punta massima velocistica la tocchiamo a 3860 giri e 29,4 nodi con due tacche di trim (e un consumo di 97 litri/ora), mentre tutti gli altri rilevamenti sono presi con i trim azzerati. Per avere un confronto con mare calmo, in un precedente test con due sole persone a bordo (noi siamo in sette!) si sono raggiunti i 3940 giri e i 31,7 nodi. Dati che sottolineano le doti velocistiche della carena, ma lasciano un po’ il tempo che trovano, mi interessa di più osservare come alla velocità di crociera di 27/28 nodi, che manteniamo a 3500 giri, i consumi scendano sensibilmente, ma diventano ancora più interessanti a 3000 giri e 20,5 nodi, comunque una prestazione che garantisce rapidi spostamenti, con un consumi di 56 litri/ora. La planata minima è tenuta a 2200 giri, 10 nodi e 30 litri/ora, un’ulteriore conferma delle interessanti economie di esercizio che questa barca consente.

Ma il dato saliente del test è la scioltezza con cui l’Atlantis 34 affronta un mare certamente ostico, di quelli che la maggioranza dei diportisti evitano accuratamente. Qui invece superiamo le onde senza che mai la carena sbatta violentemente, ma anzi attraversandole con una sorprendente facilità. Anche in virata la sensazione di grande sicurezza è confermata, per non parlare della maneggevolezza davvero notevole. C’è poco da aggiungere, l’Atlantis il test più probante l’ha superato a pieni voti, che fosse una bella barca l’avevo già detto.

Caratteristiche tecniche
Lunghezza ft …………………… m 10,25
Lunghezza galleggiamento ……… m 9,95
Larghezza ………………………… m 3,52
Pescaggio ………………………… m 0,94
Dislocamento a secco …………… kg 6650
Dislocamento a pieno carico …… kg 8800
Motorizzazione max …………… cv 220x2
Serbatoi carburante ……………… l 650
Serbatoi acqua …………………… l 185
Posti letto ………………………… 4
Portata persone ………………… 10
Categoria omologazione ………… B

Prezzi e motori
Volvo Penta D3 2x220 cv …………… euro  190.000
Prezzo con dotazioni standard, Iva esclusa.
Dotazioni di serie
Ancora 15 kg e catena 30 m - Tientibene in acciaio inox - Verricello di prua 1000 W - N. 2 altoparlanti in pozzetto - Cancelletto di poppa - Doccetta calda/fredda in piattaforma - Mobile bar con lavello integrato e miscelatore - Scaletta bagno manuale a scomparsa - Tavolo pozzetto lucido bianco con supporto abbattibile - Strumentazione plancia: allarme sentine, bussola magnetica, comandi motori elettronici, interruttori stagni, spia allaccio presa banchina, Display motori, livello serbatoi carburante e acqua, ecoscandaglio, velocità, trim e temperatura acqua - Timoneria meccanica - Cuscineria esterna in tessuto vinilico bianco/grigio - Cuscineria interna sfoderabile in tessuto - Mobili, porte e rivestimenti pareti in essenza e finiture laccate - Radio cd - Illuminazione interna a incasso a led orientabile - Frigorifero 80 litri - Piano cottura 2 fuochi - N. 2 batteria per motori e servizi - Caricabatteria automatico - Boiler da 30 litri - Pompe di sentina elettriche automatica e manuali - Impianto antincendio automatico e manuale.

Optional
Aria condizionata - Generatore - Passerella idraulica a scomparsa - Pozzetto tutto in teak - Pavimento interno in legno - Barbecue, frigo e piano cottura in vetroceramica in pozzetto - Touchscreen Raymarine.

Condizioni del test
Stato del mare mosso, temperatura 22°C, carburante l 280, equipaggio 7 persone, pulizia carena buona.

Prestazioni
1000 giri ……… 6,4 nodi ……… - l/h ……… 66 db
1500 giri ……… 8,0 nodi ………18 l/h ………71 db
2000 giri ……… 9,4 nodi ……… 27 l/h ……… 76 db
2500 giri ……… 13,4 nodi ……… 38 l/h ……… 78 db
3000 giri ……… 20,5 nodi ……… 56 l/h ……… 78 db
3860 giri ……… 29,4 nodi ……… 97 l/h ……… 82 db

Autonomia teorica in ore (con riserva 10%)
2000 giri ……… 22 ore 10’
3000 giri ……… 10 ore 40’
3860 giri ……… 6 ore 20’

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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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