Azimut Verve 42, ecco il nuovo e potente sport weekender a larga diffusione

Categorie: Barche e Yacht
1 Novembre 2021
Azimut Verve 42, ecco il nuovo e potente sport weekender a larga diffusione

Un nuovo open fuoribordo è arrivato nella gamma Verve di Azimut Yachts e ha fatto il suo debutto a fine ottobre al Ft. Lauderdale Boat Show: è l'Azimut Verve 42, il nuovo sport weekender di 13 metri.

Fra le tante, anzi, le tantissime novità che Azimut Yachts ha presentato quest’anno, c’è anche il nuovo Azimut Verve 42, che si affianca all’altro modello della gamma di sport weekender, il 47.

È l'ultimo debutto di Azimut Yachts, ma solo in linea temporale, perché dietro le quinte c'è ancora il nuovo Magellano 30, che sarà presto svelato.

Intanto possiamo possiamo focalizzarci sull'Azimut Verve 42 e notare quanto sia assimilabile al Verve 47, ma su una misura molto più abbordabile da una fascia maggiore di diportisti, che di questa barca potranno apprezzare la potenza, il divertimento al timone e la grande possibilità di accoglienza a bordo.


Guarda l'Azimut Verve 42 anche nel nostro servizio video


Ciò che infatti accomuna il nuovo Azimut Verve 42 con l'ammiraglia della gamma, oltre naturalmente il design esterno, è la progettazione del ponte di coperta, che è quello più vissuto su questo tipo di barca, non a caso definito weekender.

Basta guardare i layout e lo si nota a colpo d’occhio: affiancando il pozzetto del Verve 47, che è lungo 14,50 metri, a quello dell'Azimut Verve 42, che misura 12,90 metri, si può infatti notare come rimanga la stessa dotazione di spazio calpestabile e di arredi, con i tre sedili di pilotaggio, il divano in pozzetto e uguale allestimento del pozzetto di prua.

La cosa però non deve essere vista semplicemente come una barca uguale all’ammiraglia ma con spazi più piccoli, anzi la sfida del progettista, Francesco Struglia, è proprio quella di offrire lo stesso feeling in fatto di fruibilità degli spazi.

Un lavoro probabilmente neanche tanto difficile, perché ciò che caratterizza i Verve è proprio l’enorme spazio calpestabile del pozzetto e, a ben guardare, di tutta la coperta, quindi non ci sono stati grossi spostamenti di arredi da fare, però sull'Azimut Verve 42 si notano soluzioni come lo slittamento della consolle di comando tutta a dritta per mantenere un passavanti largo e comodo come quello del Verve 47.

Un po’ diverso è sottocoperta, dove le volumetrie chiuse hanno dato meno elasticità al progettista, quindi sull'Azimut Verve 42 il layout cambia sensibilmente e vede un'impostazione mediterranea, nonostante la barca sia più orientata al mercato americano.

A differenza infatti di un prevedibile open space (un must per gli americani su questo tipo di barche), il ponte inferiore è invece tagliato in diversi ambienti, che vedono la tradizionale disposizione con la dinette prodiera a prua convertibile in letto e una cabina a poppa con letto matrimoniale posto per baglio, più il quadrato al centro, dove c'è la cucina e l'ingresso al bagno separato.

Tornando all'esterno, sull'Azimut Verve 42 resta naturalmente la murata abbattibile e il tavolo a scomparsa in pozzetto, come sul 47, e pure quello che è ormai un marchio di fabbrica dei Verve: cioè la vetrata lungo lo scafo, che si accentua fino alla falchetta e dare così un tocco estetico all’esterno ma al tempo stesso ampliare il contatto visivo sull’acqua.

L'Azimut Verve 42 è equipaggiato esclusivamente con motori fuoribordo ed è equipaggiato con tre Mercury da 450 cv, per una velocità massima di circa 45 nodi, sulla carena double step progettata da Michael Peters.

I numeri dell'Azimut Verve 42


Lunghezza f.t.
12,90 m

Larghezza
3,94 m

Immersione a pieno (sotto le eliche)
1,20 m

Dislocamento
14.000 kg

Serbatoio carburante
1.750 l

Serbatoio acqua
250 l

Motori
3 fuoribordo Mercury da 450 cv


Leggi anche il nostro articolo sull'Azimut Verve 47



Clicca ed entra nel sito di Azimut Yachts


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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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