Convince alla prima uscita il joystick di Yamaha. Lo abbiamo provato sull’Osia 315 di Capelli con due potenti F300 e il fisherman così guadagna una maneggevolezza in manovra davvero alla portata di tutti.

La prova la potete leggere su BoatMag.it, la rivista online scaricabile sempre da questo sito, ma alcune informazioni le possiamo anticipare. Il joystick Yamaha funziona in modo analogo a quelli degli entrobordo: i giri del motore si adeguano al livello prestabilito, i sensori di movimento rilevano gli spostamenti del joystick e la centralina ECU regola la potenza dei motori e l’angolazione di sterzo in modo indipendente su ogni motore per spostare l’imbarcazione in qualsiasi direzione. Oltre al joystick, la nuova scatola telecomando e il pannello di avviamento integrano il dispositivo di “trim assist” automatico, il sistema antifurto, la possibilità di controllare motori e trim agendo su un’unica leva e una frizione allo sterzo che si regola in base alla velocità di utilizzo.

Il nuovo joystick funziona con due o tre motori di ultima generazione Yamaha (i V6 da 4.2 litri da 225 a 300 cv e il V8 da 350 cv) e sarà disponibile già da quest’anno, riservato però a un gruppo selezionato di cantieri nautici europei che provvederanno all’installazione già nella fase costruttiva della barca.

Un test comparativo tra le due versioni del 10 metri (quindi senza immatricolazione) del cantiere italiano: più chic l’entrobordo (l’Espera 34), look più sportivo per il fuoribordo (il 34 TA).

I layout di coperta, invece, sono simili, con l’unica differenza della plancetta poppiera del TA, che è meno accogliente per far posto ai due potenti Mercury Verado.

Tutto sommato, molto simili sono anche le prestazioni, dove i 37,4 nodi di velocità massima dei due entrobordo turbodiesel da 265 cv concedono poco gap ai 40,3 nodi dei due fuoribordo da 300 cv, ma si mostrano molto più parchi nei consumi. Quindi, se le prestazioni si equivalgono, lo “spartiacque” della scelta dovrebbe riguardare di più la motorizzazione diesel o benzina piuttosto che tra entrofuoribordo o fuoribordo.

Se si deve esprimere una preferenza, le simpatie di Alberto Mondinelli che le ha provate entrambe (per saperne di più, la prova la trovate sul numero di settembre di BoatMag.it che potete scaricare gratuitamente dall’homepage) sono per la versione fuoribordo che esalta l’originalità e la sportività della barca.

Un giudizio positivo che invece accomuna entrambe è quello relativo all’originalità e razionalità del progetto con ampi spazi aperti e interni modulabili in base alle singole esigenze e che in ogni caso offrono quattro posti letto, di cui due ricavabili nell’ampia dinette prodiera e due nel vano poppiero sotto al pozzetto.

L’Espera 34 E 34 TA in cifre

  • Lunghezza f.t. 9,99 m;
  • Larghezza 3,36 m;
  • Immersione 0,55 m;
  • Dislocamento a secco 5 t;
  • Serbatoi carburante 700 l;
  • Serbatoi acqua 220 l;
  • Motorizzazione max 2x300 cv;
  • Categoria di omologazione B.

Una grande sportiva con tanto glamour che ti convince di quanto sulla strada dell’innovazione e del design le possibilità di miglioramento siano infinite.

Se infatti il 62S, ai tempi del suo debutto nel 2007, era stato indicato come una delle migliori barche nella categoria, nel 2012, a più di cinque anni di distanza, è stato capace di segnare un ulteriore salto qualitativo con un intelligente e curato restyling, che ha dato forma al 62S Italia. Il suo nome è un tributo al 150° dell’Unità, ma sottintende anche l’orgoglio di un prodotto che porta fiero il marchio “made in Italy”, peraltro riconoscibile anche a colpo d’occhio una volta saliti a bordo, dove l’atmosfera di classe ed eleganza si percepisce in tutte le tre cabine sottocoperta e nel vasto salone sul ponte principale.

La cabina amatoriale è a centro barca e impegna quasi la metà del layout, che verso prua prosegue con la cabina ospiti a due letti sulla sinistra e con la Vip al vertice di prua. Sul lato di dritta, invece, si trova la cucina su un ampio mobile a C.

Il 62 S Italia messo alla prova
Durante la prova, di cui si può leggere un resoconto più dettagliato sul numero di settembre di BoatMag.it, abbiamo raggiunto i 2350 giri/min e 36,6 nodi, molto vicini ai 37 dichiarati dal cantiere, senza però usare i flap; consumi discreti se si scende a 2000 giri e 32 nodi, indicati come velocità di crociera, mentre la planata minima è a 110 giri e 11,8 nodi senza flap, ma con il loro ausilio si riesce a scendere fino a 1000 giri e 10,7 nodi.

Il 62 S Italia in cifre:

  • Lunghezza f.t. 19,26;
  • Larghezza 4,90 m;
  • Immersione 1,53 m;
  • Dislocamento 30,72 t;
  • Serbatoio carburante 2700 l;
  • Serbatoio acqua 900 l;
  • Motori 2x1150 cv CAT C18.

Se amate gli spazi aperti il Master 970 Alicudi è il gommone che fa per voi. Se invece si pretende, su quasi 10 metri di barca, di avere anche un po’ di abitabilità, il cantiere siciliano ha subito pronta l’alternativa, si chiama 970 Emotion e dispone di una cabina comoda che però lo appesantisce un po’ nella linea. Questa volta abbiamo però scelto l’Alicudi che si fa subito apprezzare per la vastità degli spazi aperti: a prua è un vero trionfo di superfici a disposizione per il relax e l’abbronzatura, mentre a poppa la dinette è veloce da allestire anche se, considerando le dimensioni, forse la si poteva pretendere un po’ più accogliente.

Compagni ideali di questo gommone una coppia di Mercury F250 Verado, unica gamma di fuoribordo a quattro tempi sovralimentata. L’F250 si basa sul monoblocco a sei cilindri in linea di 2598 cc che l’adozione della sovralimentazione ha permesso di contenere nella cilindrata e ottimizzare l’alimentazione con buone ricadute sui consumi, con un peso finale di soli 288 chili. Con questa accoppiata abbiamo raggiunto una velocità di punta di 49,7 nodi con un consumo totale di 200 l/h, ma al regime di crociera veloce, attorno ai 25 nodi e 3500 giri, bastano una sessantina di litri/ora, meglio ancora al limite della planata, circa 2800 giri poco sopra i 15 nodi, dove si consumano 42 l/h. Volete saperne di più? Leggete la prova pubblicata sulla rivista scaricabile sempre da questo sito.

Il Master 970 Alicudi in cifre:

  • Lunghezza f.t. 9,98 m;
  • Larghezza 3,40 m;
  • Larghezza interna 2,20 m;
  • Dislocamento a secco 2400 kg;
  • Serbatoio carburante 700 l;
  • Serbatoio acqua 110 l;
  • Motorizzazione max 500 cv;
  • Categoria di omologazione B.

Eccoci qua con una nuova rivista di nautica ma “diversa dalle altre”. Lo scriviamo fra virgolette, perché in realtà questo ritornello lo abbiamo sentito (e anche con un certo fastidio) ogni volta che abbiamo visto nascere un nuovo giornale. Questa volta, però, è davvero così. Ma, attenzione, BoatMag.it è un giornale diverso non per il tipo di contenuti, bensì per il modo di diffusione dei contenuti, che avviene attraverso pc, tablet e smartphone in maniera del tutto gratuita e senza nemmeno doversi registrare al sito. E proprio qui sta la grossa differenza: basta un clic del tutto anonimo e vi si apre un giornale di circa 100 pagine sfogliabile online, che accentra su di sé i vantaggi del web con tutto il bello di una rivista tradizionale di qualità, fatta di inchieste, di servizi di approfondimento, di prove delle barche, dei motori, degli accessori e molto, molto altro ancora.

Ogni mese vi regaleremo un giornale che potrete leggere comodamente a casa oppure quando siete a spasso, attraverso il vostro tablet o smartphone usando una comune connessione 3G. E se volete leggerlo offline oppure archiviarvi la copia, vi basta scaricare il pdf.

BoatMag.it, inoltre, è user friendly perché l’impaginazione è ottimizzata per schermi piccoli, dove la lettura avviene per sezioni ingrandite della pagina, quindi il lettore si muove fra colonne di testo strette e brevi che, una volta ingrandite, possono essere visualizzate in una sola schermata o scorse facilmente in verticale.

Ora è il momento delle nostre presentazioni. Siamo Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di questo progetto. Siamo due giornalisti con una lunga esperienza nella stampa nautica (e non solo) e abbiamo raccolto nel nuovo giornale tutta l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro nelle principali testate del settore. E se volete metterci alla prova continuate a seguirci, perché ciò che state vedendo ora nel sito e nel giornale è solo l’inizio di un progetto estremamente più ampio e articolato, che non possiamo svelarvi ora nella sua globalità, ma che vedrete crescere gradualmente, perché a noi piace fare le cose con i tempi giusti, ma farle bene, o quantomeno, al massimo delle nostre capacità.

Nel frattempo non vi resta che sfogliarvi online o scaricare il pdf del primo numero di BoatMag.it, cliccando la copertina in alto a destra dell’homepage di questo sito. Buona lettura e venite a trovarci anche su Facebook, Twitter e YouTube!

Il conto alla rovescia sta per terminare. Al Salone di Cannes (10-15 settembre) è certo il debutto del nuovo MCY 86, quarto modello della dinastia Monte Carlo Yachts e ammiraglia del cantiere che porta a un livello ancora superiore la sua offerta: una barca più grande, più spaziosa e più raffinata che risponde alle esigenze degli armatori che si aspettano di godere al massimo ogni istante vissuto a bordo. MCY 86 mantiene la promessa di unire la sensibilità e il gusto italiano con la capacità produttiva del Gruppo Beneteau, modello riconosciuto di efficienza tecnologica e industriale.

I contenuti tecnici si saldano a quelli estetici, l’efficienza della produzione esalta la cura manifatturiera e la ricerca dei dettagli esclusivi: il meglio del Made in France e del Made in Italy. Un approccio confermato dai contributi che le grandi firme internazionali della moda e dello stile offrono a questo yacht: gli ambienti della barca infatti sono impreziositi da tessuti e materiali di Hermès, Armani, Frau e Pierre Frey, mentre il design della linea esterna, a sottolineare l’inequivocabile family feeling, è a cura dello studio Nuvolari e Lenard che ha già firmato l’intera gamma. Per saperne di più leggete l’anteprima pubblicata su BoatMag.it, la rivista online scaricabile sempre da questo sito.

L’MCY86 in cifre

  • Lunghezza f.t. 26,30 m
  • Larghezza 6,46 m;
  • Immersione a pieno carico 1.90 m;
  • Dislocamento 72 t;
  • Serbatoi carburante 7.100 l;
  • Serbatoi acqua 1500 l;
  • Motori 2x1800 cv MAN V12;
  • Categoria di progettazione CE: A
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