Si può già ordinare e presto inizieranno le consegne del primo Evinrude E-Tec G2, il primo fuorbordo totalmente nuovo degli ultimi 38 anni e anche il primo Evinrude con il DNA di BRP.

Sono inediti, oltre al look certamente originale, il sistema di comando, il monoblocco e il supporto, la scatola di ingranaggi SLX del piede e il processo termodinamico. Tutto questo si traduce nel 20% di coppia in più con una riduzione dei consumi del 15% e delle emissioni del 75% grazie alla combustione PurePower e al sistema di scarico Rotax Adjustable Valve Ehhaust.

Guarda in questo video l'accelerazione dei due motori da 250 cavalli.

Evinrude E-Tec G2

Per entrare nel merito dei singoli elementi, il piede e la scatola ingranaggi SLX presentano una pompa dell’acqua ad alta capacità, il cambio elettrico integrato, l’albero elica di grande diametro e prese d’acqua più basse; la protezione anticorrosione prevede tutti componenti di alluminio rivestiti con ossido di titanio, anodi più estesi e in posizione ottimizzata e un maggior numero di componenti protetti all’interno. Una particolare citazione merita il supporto che è dotato di un asse di rotazione di 61 mm, supporti di 116 mm di diametro, boccole di bronzo a bagno d’olio, cinque posizioni di montaggio e una flangia di 35,6 mm; inoltre l’asse di rotazione collocato dietro lo specchio di poppa rende il supporto più rigido e resistente, riducendo le sollecitazioni trasmesse alla barca, senza dimenticare il rigging a doppio asse che riduce gli ingombri nel pozzetto e dona all’insieme un aspetto più ordinato. La timoneria idraulica è integrata nel supporto dello specchio di poppa, mentre il sistema servoassistito si collega facilmente alla timoneria e ai tubi già presenti a bordo, non richiede componenti aggiuntivi e non occupa spazio. Ben integrato è anche il serbatoio dell’olio (siamo su un motore a due tempi) da 7,6 litri, mentre l’E-Tec G2 genere rispetto al modello precedente il 40% in più di carica della batteria al regime minimo permettendo così di alimentare più componenti elettrici.

Evinrude E-Tec G2

Certamente l’aspetto estetico è quello che più colpisce di questo fuoribordo che può disporre di oltre 400 configurazioni possibili combinando i diversi pannelli e i relativi fregi. Altrettanto apprezzati dal diportista saranno anche i nuovi comandi Icon con il display touch disponibile in tre misure da 7”, 4,3” e 3,5” e le manette dal design pure molto raffinato. Interessante il kit offerto per l’acceleratore a pedale, certamente poco usato nel diporto ma apprezzabile sulle barche più performanti e non potevano mancare tutta una nuova offerta di eliche con le gamme RX4 e Raker HO. A tutto questo si aggiungono cinque anni di garanzia su motore, corrosione e ancora cinque anni o 500 ore di utilizzo senza interventi di manutenzione.

Evinrude E-Tec G2

Resta solo da ricordare che il nuovo Evinrude E-Tec G2 è offerto nelle potenze da 200 a 300 cv con i modelli da 200 cv, 225, cv e 250 cv proposti anche nell’allestimento più sportivo HO. Tutti sono sviluppati sul medesimo monoblocco V6 da 3441 cc a due tempi a iniezione indiretta E-Tec con modalità di combustione stratificata a bassi regimi. Da citare anche il peso contenuto in soli 253 kg (244 kg per gli HO) che li rende degli autentici campioni nel rapporto peso/potenza. Prezzi consigliati al pubblico a partire da 21.449 euro dell’E200 LHO per arrivare a 27.399 euro (tutti Iva compresa) dell’E300 ZU.

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La strada della revisione del Codice della Nautica da Diporto comincia a essere in discesa. È stata infatti approvata in Senato la Legge Delega per attuarne la riforma (guarda l’atto sul sito del Senato) e, dopo il ritorno alla Camera dei Deputati e l’iter di approvazione definitiva, il Governo potrà finalmente emanare i decreti legislativi.

Dove mirerà l’azione di Governo una volta ottenuta la delega dal Parlamento? Sicuramente sulla semplificazione amministrativa riguardo gli adempimenti a carico dei diportisti, le attività di controllo degli organi di polizia e le norme sulla sicurezza, che sono i temi più caldi in questo momento nella nautica da diporto.

Ma negli obiettivi del Governo per la riforma del Codice della Nautica da Diporto ci sono anche altre norme tese a rilanciare il mercato, fra cui la destinazione d'uso delle strutture demaniali (una volta riconosciute idonee) per il ricovero a secco di piccole barche e la regolamentazione della locazione dei natanti, che oggi è rimessa a una moltitudine di ordinanze locali.

Sono inoltre previsti piani formativi scolastici indirizzati alla cultura del mare e all’educazione marinara, non solo per alimentare il “vivaio” dei futuri diportisti, ma anche per infondere fin dalla giovanissima età i principi di rispetto per il mare, la natura e la sicurezza.

Per chi invece questi principi li ha dimenticati o non li ha mai imparati, la traccia della delega prevede un inasprimento delle sanzioni per la guida pericolosa, in stato di ubriachezza, sotto stupefacenti o nell’ambito delle aree riservate alla balneazione.

La legge contempla anche l’introduzione di accessi dedicati alle persone con disabilità nei porti turistici.

Ora tutto è in mano alla Camera dei Deputati, dove speriamo i tempi di approvazione non siano biblici.

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