Mentre il campionato XCAT si avvicina al Gold Coast Grand Prix del 21-23 agosto, abbiamo chiesto a uno dei piloti di punta (attualmente terzo in campionato) quali sono le sensazioni e le aspettative alla vigilia del debutto in Australia.

Matteo Nicolini è uno dei piloti con più esperienza in offshore: solo lui e altri due possono vantare oltre 100 gare nelle massime categorie di motonautica. Ha un titolo mondiale in XCAT (che pochi anni fa si chiamava Classe 3-6 litri Offshore), altre quattro volte in offshore ha concluso la stagione sul podio iridato. Lui e il codriver Tomaso Polli (a sinistra nella foto di apertura), sulla barca Hoorsenbuhs dall’inconfondibile livrea a pois, hanno già conquistato due podi nelle prime tre gare del Mondiale XCAT del 2015 e si trovano in terza posizione in classifica.

XCAT_Hoorsenbuhs

D. Matteo, partiamo dai risultati. Siete terzi in classifica, un secondo e un terzo posto, rispettivamente 15 e 16 punti dai primi due equipaggi. Con 35 punti in palio per il vincitore (più gli eventuali 0-7 nella gara a eliminazione dello Speed Cat Run), che obiettivo ritenete alla vostra portata in questa gara?
Nicolini. Non conosciamo quali saranno esattamente le condizioni del mare perché è la prima volta che corriamo in Australia, per questo motivo è difficile fare una previsione. Quello che sappiamo è che quando le velocità si abbassano per il mare mosso noi siamo molto più competitivi rispetto a quando ci confrontiamo in condizioni di liscio, dove il tempo si fa in base alle prestazioni velocistiche dello scafo e noi attualmente abbiamo una “top speed” che non ci consente di stare davanti in questa situazione.

D. Il Mondiale XCAT si sposta per la prima volta in Australia. Hai già corso in altri campionati laggiù? Cosa ti aspetti? C’è la possibilità di “dire la vostra” più che altrove? O viceversa sulla carta siete in parte sfavoriti?
Nicolini. Non ho mai corso in Australia, ma ho corso contro tanti piloti australiani e so come sono preparati e competitivi. Non siamo favoriti, i favoriti sono sempre gli stessi: Victory Team e Abu Dhabi Team, cioè due team governativi con budget illimitato, contro i quali non è facile vincere...

D. La barca è partita da parecchio tempo. Siete riusciti comunque a lavorare prima per migliorare ancora performance e affidabilità? O viceversa ci lavorerete nei giorni subito prima della gara?
Nicolini. Questo campionato non consente ai team di lavorare sul proprio scafo, a meno che il team abbia un suo cantiere con un altra barca identica su cui sviluppare nuove soluzioni, ma questo lo può fare solo un team ed è quello che vince quasi sempre: Victory Team! Quindi noi lavoreremo durante il weekend come sempre per la messa a punto dello scafo.

XCAT_Gara_Fujairah_1

400 milioni di famiglie alla tv

E mentre il governo di Gold Coast, nello stato di Queensland mette a punto gli ultimi dettagli di un’organizzazione finora impeccabile, la WPPA (promoter del campionato XCAT) annuncia un importante traguardo a livello mediatico: il Gran Premio di Australia raggiungerà 400 milioni di famiglie attraverso la TV. Si tratta di una soglia psicologica, che però fa parte di un preciso piano di espansione. Nel futuro prossimo l’obiettivo è raggiungere i 500 milioni di famiglie, in una crescita costante di popolarità.

Il campionato UIM XCAT World Series, definito da molti il più grande sport motoristico su acqua, vede in gara 14 catamarani da 600 correre nelle località più glamour di Medio Oriente, Europa e Australia. 28 piloti di tutto il mondo si sfidano per il titolo mondiale sul filo dei 200 Km/h, in circuiti fatti per esaltare l’abilità di pilotaggio e lo spettacolo per il pubblico.
Attualmente la classifica vede in testa il team XDubai con gli emiratini Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi.
Il weekend dell’Australian Grand Prix in Gold Coast inizierà venerdì 21 agosto e si concluderà con la gara di domenica 23 agosto.

A volte viene da chiedersi “che c’entra?”. Ma tutto serve a fare notizia, così con una nuova partnership motociclistica tra Yamaha e Pirelli è stata “tirata dentro” anche la nautica.

La collaborazione tra Yamaha e Pirelli si consolida con il lancio della nuova Yamaha YZF-R1 dotata di pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Diablo Supercorsa SP. Così, se la nuova supersportiva di Iwata è calzata Pirelli, anche il gommone Pirelli Pzero 1100 Cabin è dotato di due motori fuoribordo Yamaha V6 F300 e insieme sono i protagonisti del servizio “Il poker vincente”.

Yamaha e Pirelli sono, nei rispettivi campi di attività, due marchi d’eccellenza riconosciuti per l’alto livello tecnologico e per le prestazioni offerte dai propri prodotti.  La partnership tecnica tra queste due aziende si fonda su una pluriennale e fruttuosa collaborazione che si è sviluppata in modo importante a partire dall’inizio degli anni Ottanta. Il primo frutto di questo lavoro congiunto fu addirittura la mitica Yamaha XJ900 lanciata nel 1983 e per la quale Pirelli progettò gli pneumatici Phantom nella versione dedicata Y.
Da allora, con il passare degli anni il legame tra i due brand si è costantemente rafforzato sviluppandosi anche nel settore della nautica dove Pirelli ha una solida tradizione che oggi si esprime pienamente nella progettazione di gommoni alto di gamma e dove Yamaha mette a frutto tutta la propria esperienza ingegneristica nello sviluppo e nella produzione di motori fuoribordo dalle elevate prestazioni.

PIRELLI-PZERO-1100-CABIN

Poker vincente

L’ultimo esempio di collaborazione tra le due aziende è incarnato dalla nuova Yamaha YZF-R1, una moto che, per domare i 200 cavalli del proprio evoluto motore “crossplane”, è stata dotata in primo equipaggiamento degli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP di derivazione Superbike.
Per celebrare questi anni di successo e di partnership globale Pirelli e Yamaha, con la collaborazione della trasmissione televisiva “The Boat Show”, hanno realizzato un servizio dal titolo “Il poker vincente” che ha per protagonisti la nuova supersportiva di Iwata equipaggiata Pirelli e il gommone Pirelli Pzero 1100 Cabin dotato di due motori fuoribordo Yamaha V6 F300, tutti accomunati dal medesimo denominatore che, ormai da anni, è diventato lo slogan di Pirelli: “Power is nothing without control”.

YAMAHA-YZF-R1

La nuovissima Yamaha YZF-R1 è un gioiello di tecnologia dotata di sistemi evoluti di controllo elettronico e di un innovativo motore crossplane da 998 cc raffreddato a liquido, a 4 cilindri in linea inclinati in avanti, con distribuzione DOHC 4 valvole da 200 cv.
Il suo sistema nervoso è la piattaforma inerziale (IMU) a 6 assi con 3 giroscopi e 3 accelerometri e sensori che analizzano in tempo reale e in 3D posizione e movimenti della moto, con un controllo totale su trazione, slittamenti in imbardata e persino sulle impennate e partenze.
A scaricare a terra i cavalli del mezzo ci pensano gli pneumatici di primo equipaggiamento Pirelli Diablo Supercorsa SP nelle misure 120/70 ZR17 per l’anteriore e 190/55 ZR17 per il posteriore.

Il Pirelli Pzero 1100 Cabin è un gommone sportivo per spostamenti rapidi costruito con le più moderne tecnologie e che permette anche un eventuale pernottamento a bordo. Scafo e coperta sono realizzati così da ottenere un manufatto leggero, robusto e durevole nel tempo e i tubolari sono stati progettati per incrementare la riserva di galleggiamento e controllare lo sbandamento. Pur superando gli undici metri di lunghezza fuori tutto, il Pirelli Pzero 1100 Cabin è omologato come natante, non necessita quindi di essere immatricolato e, nonostante la sua linea appaia filante e sportiva, nel disimpegno sottocoperta e nel bagno si può restare in piedi, mentre il pozzetto è un’area ben riparata dove trovano posto sei persone.

Così come per la moto, anche in questo caso il mezzo sarebbe incompleto se non avesse modo di sfruttare a pieno la tecnologia di cui dispone. Il Pirelli Pzero 1100 Cabin può essere equipaggiato con due motori fuoribordo Yamaha F300, V6-24 valvole da 300 cv e 4.169 cc di cilindrata. Con un peso di soli 268 Kg, il rapporto potenza/peso è quindi di 1,1 cv per kg.
Il motore dispone di serie del sofisticato Y-COP System, ovvero il dispositivo immobilizzatore di Yamaha che impedisce l'avviamento in caso di furto. L’innesto della marcia è particolarmente morbido grazie al comando fly by wire e alle eliche dotate dello speciale sistema brevettato SDS (Shift Dampener System) che attutisce la rumorosità in fase di inserimento.
Il motore Yamaha F300 è un V6 da 4,2 litri con avanzato sistema a 24 valvole DOHC dotato di iniezione EFI (Electronic Fuel Injection) nonché di sistema di fasatura variabile VCT (Variable Camshaft Timing), per la massima efficienza nei consumi, per le prestazioni e per la facilità di avviamento. Al timone è garantito un controllo di guida uniforme e preciso grazie all'acceleratore e al cambio gestiti elettronicamente.

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