Creare un’elica non è solo calcolo e tecnologia, ma anche sensibilità e intuito. È così che Italian Propellers è diventato fornitore dei più importanti brand della cantieristica italiana.

In Italian Propellers hanno capito che non bastano macchine utensili di ultima generazione e complicati sistemi di calcolo, le trasmissioni performanti nascono anche dalla passione e dalla genialità dei loro progettisti. I fratelli Claudio e Marco Belotti (nella foto sotto) questa verità l’hanno appresa anno dopo anno da loro padre Celestino, che alle eliche ha dedicato un’intera vita. Infatti, ancora giovane Celestino Belotti si era avvicinato alla difficile arte di creare questo fondamentale elemento della propulsione alla Radice, storico marchio della nautica italiana, per poi passare a un brand ancora più famoso e celebrato: i cantieri Riva. Il cantiere di Sarnico aveva deciso di realizzare al proprio interno anche eliche e trasmissioni e ingaggiò Celestino Belotti per seguire dall’interno la diretta evoluzione di questi importanti componenti. Furono anni di grandi esperienze, ma anche inevitabilmente empirici per le poche attrezzature e le scarse conoscenze dell’epoca, anni in cui si procedeva per prove e intuizioni che fecero ulteriormente crescere la competenza del bravo e volonteroso artigiano. Così, quando decise di mettersi in proprio, poteva contare su un background (che allora si chiamava in maniera diversa) assoluto e invidiabile.

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Italian Propellers, la cultura dell’elica

Eliche, ma anche organi di trasmissione come assi e timoni, in Italian Propellers tutto quello che sta “dopo” il motore è di casa. A continuare l’attività di Celestino Belotti si sono sostituiti oggi i due figli, Claudio e Marco, che hanno saputo sviluppare le competenze paterne implementandole con tutto quello che la tecnologia ha nel frattempo sviluppato. Un solido diploma di disegnatore meccanico, tanta competenza e una smisurata passione per la meccanica e la metallurgia sono alla base del successo che Italian Propellers sta conoscendo sotto la guida della seconda generazione.

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Chiedere ai fratelli Belotti come nasce un’elica e vederli illuminarsi in viso è un tutt’uno. “Le dime di carta e le fotocopie hanno lasciato il posto ai programmi di videoprogettazione, ma non del tutto - raccontano fieri -. Un’elica nasce da un mix di vecchi sistemi e nuove tecnologie: per esempio, la nostra prima stampante in 3D per la prototipazione rapida l’abbiamo utilizzata tre anni fa e adesso è già un ferrovecchio pronta da rottamare appena ci consegnano quella nuova che abbiamo ordinato. Il suo impiego è fondamentale per dare la “forma” all’elica, dalla quale sarà poi ricavato lo stampo necessario per la fusione in sabbia. La fonderia che collabora con noi è un fornitore esterno e sul manufatto grezzo che ci restituisce c’è ancora tanto lavoro manuale, a cominciare da un accurato primo controllo dimensionale visivo fino a quello digitale. Infatti, da tre anni disponiamo di precisi sistemi digitalizzati che evidenziano con certezza se siamo nelle tolleranze richieste o sono necessarie delle correzioni, tutti elementi che sono alla base delle successive classificazioni. Oggi la classe S è la più richiesta per le barche oltre i 50 piedi, misura sopra la quale si collocano tutte le barche che allestiamo attualmente, e pensare che quando abbiamo lavorato per il nostro primo 18 metri ci sembrava una barca enorme e invece adesso la consideriamo medio-piccola…”

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Italian Propellers e il servizio al cliente

“In generale lavoriamo su ordinazione e non necessariamente su barche nuove - spiegano Claudio e Marco Belotti -, si rivolgono a noi anche armatori di barche importanti con l’intenzione di migliorare le prestazioni, magari nell’ambito di un intervento di refitting. La nostra ambizione è quella di occuparci di tutta la parte terminale della driveline, quindi gli assi elica, i loro supporti e i timoni, oltre ovviamente le eliche. Tendenzialmente lavoriamo su ordinazione e gli stock di magazzino sono ridotti al minimo, quello che serve per intervenire in emergenza se qualche cliente ha dei problemi (per esempio, un urto accidentale, ndr). La qualità del servizio al cliente si vede anche in questo, nella tempestività e nel saper evadere rapidamente e in maniera esaustiva tutte le richieste, garantendo il massimo dell’efficienza”.

I clienti sono il miglior biglietto da visita di Italian Propellers, tutti i più importanti nomi della cantieristica italiana, leader nel mondo nella produzione di yacht di prestigio. Questo spiega perché, pur lavorando prevalentemente con clienti italiani, Italian Propeller è conosciuta a livello mondiale.

Che le trasmissioni Volvo Penta IPS abbiano rivoluzionato il mondo nautico da diporto e commerciale è un dato di fatto… e continuano anche dopo 10 anni.

La presentazione ufficiale avvenne nel gennaio del 2005 al London Boat Show e forse allora non molti capirono che stava per scoppiare una rivoluzione nel mondo della nautica da diporto a motore: il sistema Volvo Penta IPS, acronimo di Inboard Performance System, era una realtà.

Volvo Penta IPS, non solo joystick

Nel 2005 il joystick doveva ancora apparire e quindi la caratteristica principale delle Volvo Penta IPS era costituita dalle eliche rivolte in avanti: eliche controrotanti in modo da tirare lo scafo invece di spingerlo come quelle tradizionali. La scia dell'elica è parallela al fondo della barca, in modo tale che tutta la potenza sviluppata fa avanzare lo scafo, inoltre le eliche lavorano in una condizione ottimale, senza la turbolenza di asse o piede poppiero.
Il nuovo sistema ebbe immediatamente successo e molto presto oltre 100 modelli di barche montarono le Volvo Penta IPS a cui, nel 2006, venne aggiunta la possibilità di gestire il timone e l'ormeggio con il joystick, seguita poi da piedi di maggiori dimensioni e dal sistema di posizionamento dinamico DPS. Alla fine del 2009 navigavano già 10 mila unità e oggi sono oltre 17 mila le Volvo Penta IPS montate su circa 1.100 modelli di barche in tutto il mondo.

Durante le prove, questo sistema si è rivelato più veloce del 20% rispetto alle linee d'asse convenzionali, con un risparmio di carburante del 30% e un incremento del 15% dell'accelerazione, una riduzione del 50% dei livelli di rumore e pochissime vibrazioni.
Progettato inizialmente per la nautica da diporto, Volvo Penta IPS ha immediatamente richiamato l'attenzione della nautica commerciale, dove hanno surclassato le linee d'asse convenzionali.

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Un’offerta completa

Attualmente il sistema viene fornito in 10 modelli, dalle IPS350 alle IPS1200, abbinato a tre diverse dimensioni del piede e disponibile per allestimenti doppi, tripli e quadrupli.
Il range di potenze è ampio:

  • 248 cv per le IPS350
  • 89 cv per le IPS400
  • 314 cv per le IPS450
  • 352 cv per le IPS500
  • 418 cv per le IPS600
  • 591 cv per le IPS800
  • 685 cv per le IPS950
  • 756 cv per le IPS1050
  • 850 cv per le IPS1200

Così le Volvo Penta IPS sono adatte a ogni tipo di imbarcazione: fly-bridge, cruiser veloci, yacht e barche per la pesca sportiva con lunghezze da 9 a 30 metri, come pure a imbarcazioni commerciali fino a 30 metri. Lungi dall'essere semplicemente un motore, Volvo Penta IPS si presenta come una soluzione completa che integra la ruota del timone, il joystick, i comandi, la strumentazione, il propulsore e le eliche frontemarcia.

Volvo Penta IPS offre anche molte altre opzioni EVC che includono l'autopilota, il cruise-control ed il DPS. Inoltre, l'esclusivo, semplice e lineare cruscotto Glass Cockpit Volvo Penta offre una visione d'insieme migliorata e maggior controllo del motore e della navigazione.

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