Il Wider 150, ideato da Tilli Antonelli e disegnato da Fulvio De Simoni, è stato varato ad Ancona.

Grazie al Wider 150, il cantiere Wider si fregia di essere il primo costruttore al mondo a realizzare yacht dai 125 ai 165 piedi (38-50 metri) combinando la propulsione diesel elettrica a pod azimutali alla più avanzata tecnologia di batterie LiPo (Lithium Polymer). Questa tecnologia, ampiamente collaudata nella navigazione mercantile e sulle imbarcazioni commerciali, offre numerosi benefici: maggiore affidabilità, efficienza nei consumi di carburante, ampio range di navigazione, riduzione di pescaggio, rumore e vibrazioni, minore manutenzione e maggiore flessibilità.

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Tutti i plus del Wider 150

Realizzata interamente in alluminio, la silhouette di Wider 150 è un disegno di Fulvio De Simoni, creato in collaborazione con Tilli Antonelli e il team di progettisti Wider. La sua unicità, oltre all’innovativa propulsione, sta nel riunire una serie di soluzioni che massimizzano il comfort a bordo: dal Beach Club di 90 mq che  racchiude una piscina interna di acqua salata, al tender di 32’ che è anche un daycruiser esclusivo; dalla suite dell’armatore che è un vero appartamento di 75 mq con un terrazzo affacciato sul mare, alla grande lounge di prua che offre assoluta privacy, per finire con la plancia di comando, perfetto connubio di design e tecnologia, con strumenti e monitor a ferro di cavallo attorno alla postazione del comandante.

Ampie finestrature dal pavimento al soffitto circondano i saloni del ponte principale e di quello superiore, dove si trova la Sky Lounge e una zona pranzo con porte scorrevoli che si celano alla vista creando la sensazione di cenare all’aperto ma riparati. L’upper deck conta anche altre due terrazze che ampliano ulteriormente lo spazio disponibile, mentre sul ponte principale, a poppavia, c’è un ampio pozzetto esterno e un salone interno molto spazioso diviso in due living. Davanti al salone, a pruavia, si trova la suite armatoriale a tutto baglio; per gli ospiti sono disponibili quattro grandi cabine con bagno privato, due vip e due standard. L’eleganza e lo stile degli interni è esaltato dai pellami di Poltrona Frau e dai tessuti di Gentili Mosconi Home.

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Wider 150 rispetta anche i più recenti standard per gli alloggi del personale di bordo. Al comandante è riservata un’ampia cabina sull’upper deck proprio di fianco all’area di comando; all’equipaggio quattro cabine gemelle nel lower deck, dove si trova anche la sala mensa. Questi alloggi sono organizzati ai lati di un corridoio centrale che dà diretto accesso alla sala macchine a prua, collocata il più lontano possibile dalle cabine ospiti.

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La propulsione diesel elettrica firmata Wider

Ma la grande innovazione è la propulsione diesel elettrica combinata a pod azimutali con la possibilità di impiegare esclusivamente l’energia delle batterie per un’intera notte o mentre ci si serve del Beach Club, eliminando così rumore, vibrazioni e fumi di scarico. Un sistema intelligente controlla e gestisce l’energia generata dai quattro generatori diesel in linea e dalle batterie: la potenza che si produce fa navigare lo yacht oltre che assolvere a tutte le richieste della vita a bordo. I vantaggi sono numerosi, dai consumi ridotti all’elevata autonomia.

La tradizionale sala macchine è stata sostituita da due unità separate: la Power Generator Room a prua e la Technical Room dove sono alloggiati i pacchetti di batterie LiPo (Lithium polymer) a poppa. Così si libera il cuore centrale e più ampio dello scafo, permettendo di progettare cabine ospiti più spaziose nel punto più stabile dello yacht.

L’intero sistema di propulsione è completamente modulare: Wider 150 può navigare esclusivamente con le batterie in ZEM (Zero Emission Mode) oppure attivando fino a quattro generatori diesel in linea. Questo concede un range di navigazione più alto pur mantenendo sempre limitato e controllato l’utilizzo di carburante.

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Tutte le fonti energetiche di bordo sono controllate dal Power Management System, un sistema intelligente e completamente integrato con lo yacht che gestisce l’energia proveniente dalla banchina, dal gruppo elettrogeno e dai pacchetti delle batterie, distribuendola tra le richieste di bordo, sistema propulsivo e ricarica delle batterie quando necessario. Partner d’eccezione del progetto, oltre che fornitore dell’intero Power Management System, è il leader di mercato Emerson Industrual Automation.

Wider 150 garantisce una velocità massima di 15 nodi e una di crociera di 13 nodi con un range di navigazione di 3 mila miglia nautiche, che crescono a 4.200 alla velocità “eco” di 11 nodi. Lo yacht può anche navigare esclusivamente con le batterie, in Zero Emission Mode, per una crociera davvero silenziosa a una velocità di cinque nodi.

Raffaele Chiulli è stato confermato Presidente della Federazione Mondiale Motonautica, ecco il comunicato ufficiale.

Raffaele Chiulli è stato riconfermato Presidente della Federazione Mondiale Motonautica (UIM) che continuerà a governare per i prossimi quattro anni. Con la sua rielezione è stata premiata la volontà di continuare il percorso di sviluppo e rinnovamento della motonautica che ha caratterizzato il precedente mandato presidenziale.
Raffaele Chiulli, manager e personalità di spicco del settore energetico, è anche Presidente dell’ARISF, organizzazione delle 35 Federazioni sportive mondiali riconosciute dal Comitato Olimpico Internazionale, Vice Presidente di SportAccord, che raccoglie 104 Federazioni e Associazioni Internazionali Olimpiche e non Olimpiche e ricopre ruoli importanti in Commissioni del Comitato Olimpico Internazionale.

Il commento di Alberto Mondinelli

Devo essere sincero, se c’è un termine che mi suona proprio stonato nel comunicato pubblicato sopra è il premio alla “continuità”. Di motonautica penso di averne masticata parecchia, magari in altri periodi più “effervescenti”, e il rischio di fare il “vecchio trombone” è reale. Ma è altrettanto indubbio che lo stato di crisi in cui versa lo sport motonautico da ormai parecchi anni, con le classi regine (Class 1 offshore e Formula 1 su tutte) in uno stato comatoso che sembra ormai irreversibile, per non parlare dei patetici exploit come il remake della Venezia-Montecarlo, imporrebbero invece una svolta, in altre parole una chiara “discontinuità” rispetto a tutto quello fatto finora.

La vitalità delle classi minori, l’ascesa di nuovi Paesi (su tutti quelli dell’Est europeo e gli Emirati) possono garantire nuova linfa, ma è abbastanza chiaro che uno sport, soprattutto motoristico, può raggiungere e conquistare il grande pubblico con gare spettacolari e barche che facciano sognare. Con l’unica eccezione del Mondiale XCAT, l’unico che possa definirsi un campionato vero, non solo sotto l’aspetto agonistico (alcune classi del circuito lo sono altrettanto), ma soprattutto sotto l’aspetto della promozione e della diffusione mediatica, il resto è all’anno zero, se non sottozero visti i fasti del passato.

Con il Presidente Raffaele Chiulli ho avuto solo un paio di incontri sporadici, non posso dire di conoscerlo, ma ne ho apprezzato la pacatezza e il corposo curriculum professionale che lo propone come manager capace. Saper rimescolare le carte, magari tagliare qualche testa e, soprattutto, ricordarsi che la motonautica è uno sport motoristico dove i protagonisti sono piloti, cantieri, progettisti e tecnici e non i burocrati e lo spettacolo sono le gare e non il gran gala allo Sporting di Monte Carlo, sarebbe già un primo, importante, segnale di discontinuità… appunto.

 

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