Riconoscimento per i due Sealine Sport Cruiser C330 e S330 tra le nomination della rivista Motor Boat & Yachting.

Una nomination ai pur numerosi premi che la stampa nautica elargisce tutti gli anni fa sempre piacere, soprattutto se a emetterla è una prestigiosa rivista come Motor Boat & Yachting. Così c’è soddisfazione per la nomination dei Sealine Sport Cruiser C330 e S330 nella categoria “Sport Cruiser fino a 45 piedi”. La novità del cantiere inglese per la prossima stagione è in realtà il Sealine F530 che BoatMag ha già presentato, ma adesso è giusto celebrare i due modelli che sperano di ripetere il successo del Sealine F380 che lo scorso anno ha vinto il premio della rivista inglese nella categoria “Flybridge fino a 55 piedi”.

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L’originalità dei Sealine Sport Cruiser C330 e S330

Tra le motivazioni che hanno spinto i giornalisti di Motor Boat & Yachting a selezionare i due Sealine Sport Cruiser C330 e S330 c’è l’originalità del progetto e in particolare delle linee, che in effetti hanno saputo un po’ rimescolare le carte del tradizionale design nautico per cercare nuove soluzioni stilistiche che hanno trovato in queste barche un’eccellente interpretazione.

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Simile nelle misure e quindi nello scafo, i Sealine Sport Cruiser C330 e S330 differiscono per un elemento fondamentale: la destinazione d’uso. Il C330 privilegia l’abitabilità con un ampio quadrato ben protetto, ma anche molto luminoso grazie alla grandi vetrate laterali, dove invece l’S330 preferisce un pozzetto più aperto che diventa un tutt’uno con il quadrato protetto dall’hardtop che offre comunque una generosa apertura.
Tutto questo si ripercuote sul ponte inferiore, dove il C330 riesce a dedicare tutta la volumetria disponibile alle due cabine servite da un comodo bagno, mentre l’S330 deve creare anche lo spazio per la dinette e l’angolo cottura.

I due Sealine Sport Cruiser C330 e S330 sono simili anche nelle motorizzazioni, tutte con trasmissione Duoprop Sterndrive. Si parte con il monomotore Volvo Penta D4 da 330 cv per arrivare al bimotore sempre Volvo Penta D3 da 2x220 cv. Ne conseguono diverse prestazioni da 26 a 31 nodi per il C330 e da 28 a 32 nodi per il più leggero S330.

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I numeri dei Sealine Sport Cruiser C330 e S330 (tra parentesi)

  • Lunghezza ft ………………………… m 10,31
  • Lunghezza scafo …………………… m 9,99
  • Larghezza …………………………… m 3,50
  • Immersione ………………………… m 0,90
  • Dislocamento ……………………… kg 7100 (kg 6700)
  • Serbatoio carburante ……………… l 570
  • Serbatoio acqua …………………… l 220
  • Motorizzazione …………………… Volvo Penta D6 330 cv
  • Velocità massima ………………… nodi 26 (nodi 28)
  • Portata persone …………………… 8
  • Categoria CE ……………………… B

Il Mondiale XCAT è alle fasi finali: XDubai fa sua la Pole position e la Speed Cat Run allungando ulteriormente in classifica generale.

Si è conclusa da poco negli Emirati la sfida del Dubai Duty Free Speed Cat Run prologo della quinta prova del Mondiale XCAT: la vittoria di XDubai permette ai piloti Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi di allungare il distacco sui diretti inseguitori di Abu Dhabi 5 (Rashed Al Tayer e Faleh Al Mansouri) e Six degli italiani Matteo Nicolini e Tomaso Polli.

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Dubai Duty Free Speed Cat Run

I duelli uno contro uno a eliminazione diretta hanno visto XDubai passare tutti i turni fino a sconfiggere in finale gli italiani Luca Fendi e Giovanni Carpitella su T-Bone Station, mentre la finale per terzo e quarto posto ha assegnato il bronzo ad Abu Dhabi 5 che ha preceduto Yachts dell’equipaggio franco-italiano Pinelli-Bubacco.
I punti conquistati nello Speed Cat Run, valevoli per la classifica generale del Mondiale XCAT, portano così XDubai a quota 139 punti, seguita da Abu Dhabi 5 a quota 112 e da Six a 105 punti.

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Pole Position

Sono stati ancora una volta Nadir Bin Hendi e Arif Al Zaffein su XDubai a conquistare la Pole position del Mondiale XCAT nell’appuntamento di Dubai; per il duo emiratino si tratta della quinta pole consecutiva su cinque gare disputate quest’anno. Un dominio impressionante, favorito questa volta dalla perfetta conoscenza del circuito di casa da parte dei piloti. Non è un caso infatti che dietro di loro si siano piazzati Salem Al Adidi e Eisa Al Ali, sull’altra barca di casa Dubai 7. Al terzo posto un altro team locale, ovvero quello composto da Rashid Al Tayer e Faleh Al Mansoori che su Abu Dhabi 5 hanno mostrato ottima velocità e soprattutto un ritmo costante su tutti i giri cronometrati.

Primi degli italiani, Luca Fendi e Giovanni Carpitella, quarti su T-Bone Station, sfavoriti per essere scesi in acqua quando le condizioni del mare stavano peggiorando. Da notare però come le barche dal secondo al quinto posto siano racchiuse in meno di un secondo, con T-Bone a soli tre decimi dalla seconda posizione. “Purtroppo l’entrata in acqua è in ordine di classifica - ha dichiarato Carpitella -, con i primi che possono scendere subito e via via gli altri. Noi quest’anno abbiamo avuto tanti guasti e siamo in ritardo in classifica, così siamo scesi tardi e il mare stava salendo. Soprattutto molte onde che entravano per il traffico di navi al di fuori del campo gara. Non è un caso che i migliori tempi siano stati fatti immediatamente”.
Opinione condivisa anche da Nadir Bin Hendi diXDubai: “siamo scesi per primi, sapevamo che il tempo andava fatto subito; abbiamo dato il massimo e tutto è andato perfettamente”.

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A chiudere la top five di questo Pole del Mondiale XCAT, ancora un po’ di tricolore con il duo franco-italiano di Yachts, Francois Pinelli e Saul Bubacco. “Oggi il feeling con la barca era migliore – ha dichiarato Bubacco -, ma i tempi non sono migliorati perché è cresciuto il mare. La nostra barca con il mosso va bene, quindi se domani in gara ci saranno onde potremo essere competitivi. Ma tanti team hanno dimostrato di essere forti quando c’è mosso: T-Bone, Six, Abu Dhabi 5, Gold Coast. Siamo contenti di partire comunque nel primo gate”. Infatti, per motivi di sicurezza, le barche in partenza transitano a gruppi di cinque su tre boe diverse, via via più distanti dalla prima virata.

Delusione invece per Matteo Nicolini e Tomaso Polli su Six che si trovano terzi in campionato ma domani partiranno undicesimi. “Ancora una volta ci manca la velocità massima - afferma Nicolini -. Possiamo solo sperare che domani ci sia molta onda. Sappiamo di essere forti nelle condizioni peggiori, quindi se domani il mare sarà grosso potremo recuperare in gara e tenere aperta la possibilità del terzo posto mondiale”.

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Domani alle 14:00 (11:00 in Italia) si svolgerà la gara vera e propria del Dubai Grand Prix, quinta tappa del Mondiale XCAT World Series con in palio 35 punti per il vincitore. Considerando anche l'ultimo appuntamento mondiale, previsto ad Abu Dhabi dal 25 al 27 novembre, il Mondiale XCAT 2015 è ancora tutto da decidere.

Il Bavaria Project DA10 sarà in acqua nella primavera del prossimo anno, ecco i primi rendering.

“Revolutionary new motorboat concept” così viene definito il Bavaria Project DA10 che già nella sigla evidenzia la volontà del cantiere tedesco di rompere con la tradizione e battere nuove strade per la sua nuova gamma a motore che dovrebbe prendere le mosse proprio da questo 40 piedi.

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Le prime immagini del Bavaria Project DA10

Qualche rendering e i piani di coperta e interni del Bavaria Project DA10 sono sufficienti per definire quelle che saranno le linee base di questo motoryacht, proposto nella versioni Sedan con hardtop e Flybridge. Lo sviluppo del progetto è affidato allo studio olandese Vripack che ha puntato sull’originalità di alcune scelte, prima fra tutte la sala macchine in posizione centrale che così divide in due zone il ponte inferiore, dove come consuetudine si trova la zona notte. A seconda che si scelga la soluzione a due o tre cabine, nella prima opzione quella armatoriale potrà occupare tutta la zona poppiera e l’altra coppia troverà posto in una comunque spaziosa cabina prodiera, eventualmente con il letto sdoppiabile; entrambe sono completate da un grande bagno a tutto baglio. Se invece si sceglie la soluzione a tre cabine, l’armatoriale diventa quella di prua e a poppa trovano posto le altre due, che si dividono il grande locale toilette con doccia in box separato.

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Originale anche la disposizione del quadrato nel Bavaria Project DA10, che si caratterizza per la plancia di comando centrale e in posizione arretrata, costituita da una struttura contenuta nelle dimensioni così da lasciare un’ampia area per allestire una grande dinette a dritta e il mobile cucina a sinistra. Più tradizionale il layout del pozzetto, con un grande divano a L a dritta e un’altra seduta più piccola a destra. Sull’esperienza delle barche a vela la plancetta poppiera è ribaltabile, quindi aperta quando si è alla fonda e chiusa in navigazione; più classica invece l’area prodiera con un prendisole di generose dimensioni.
La versione Sedan del Bavaria Project DA10 presenta un hardtop con, almeno nel rendering, un tettuccio rigido abbastanza contenuto nelle dimensioni; nella Flyingbridge invece il ponte superiore è stato sviluppato su un layout abbastanza tradizionale con solarium/dinette a dritta, piccola plancia a sinistra e spazio anche per un compatto mobile grill/bar.

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