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Un numero ricchissimo di barche e di gommoni da vedere sotto diverse prospettive.

Attraverso le due versioni del Quicksilver 755, per esempio, a pagina 60 vi mostriamo due facce diverse della barca da diporto giornaliero: “open” col pozzetto interamente calpestabile e “sundeck” con la prua tutta dedicata al prendisole.

Magazine 15 Quicksilver copia

Con il nuovo Beneteau Flyer 7.7 le facce diventano addirittura tre, visto che è proposto nelle versioni SpaceDeck, SunDeck e SportDeck. Noi abbiamo provato la versione SunDeck e ve la proponiamo a pagina 102.

Nell’ambito dei natanti ci sono anche barche vere e proprie da crociera, come il nuovo Salpa 38x, che è un natantone con lunghezza scafo sotto i 10 metri, quindi senza bisogno di immatricolazione, ma una lunghezza fuoritutto superiore che gli permette di offrire spazi decisamente abitabili e con due cabine separate. L’abbiamo provata e potete leggere il nostro test a pagina 80.

Magazine 15 Salpa 38x copia

Ma cosa passa per la testa a chi si inventa le barche… Creatività e capacità progettuale danno grande impulso al successo di una barca e i progettisti sono sempre in continuo fermento. Fortunatamente ci sono anche dei giovani molto promettenti, come Marino Alfani che già a 25 anni ha avuto la sua grande occasione e l’ha saputa sfruttare molto bene. Guardate a pagina 68.

Magazine 15 Marino Alfani copia

Il look certo conta, ma naturalmente conta molto anche la sostanza. E il nuovo Frauscher 1414 Demon abbraccia tutti i concetti alla base di una barca di successo: bel design, eleganza sopraffina, fascino rétro, costruzione precisa e velocità superiori a 40 nodi. Sarà mica un caso che gli abbiamo dedicato un posto nella rubrica Barche da Sogno, a pagina 12.

A proposito di eleganza, a pagina 26 parliamo del nuovo Cranchi Z35, una barca che riporta l’attenzione sul mondo degli express cruiser con un mix di classe e sportività.

Nell’ambito dei gommoni, vi proponiamo la prova (a pagina 94) di un modello sportivo ma anche elegante: il nuovo Sacs S700, il piccolo della serie Sport del cantiere lombardo. E a pagina 38 ci sono anche i nuovi Cayman di Ranieri International.

Magazine 15 Moto d'acqua copia

Ma in questo numero siamo andati anche a sbirciare il mondo delle aquabike. Così abbiamo chiesto a un esperto di darci i consigli giusti per scegliere la moto d’acqua. Oltre a questo vi facciamo vedere in rassegna la gamma dei modelli dei maggiori player del mercato: Yamaha e Sea Doo. Tutto a pagina 74.

Nel XCAT Fujairah Grand Prix, prima prova del Mondiale, sono i campioni in carica Arif al Zaffein e Nadir bin Hendi i vincitori. Promossi a pieni voti i nuovi Mercury 400R.

Arif al Zaffein e Nadir bin Hendi dominano il XCAT Fujairah Grand Prix prima prova del XCAT World Series con la loro nuova barca Victory, secondi gli australiani del team Gold Coast, Tom Barry-Cotter e Ross Willaton, seguiti dagli svedesi di Swecat Racing Erik Stark e Mikael Bengtsson, al loro primo podio.

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Che spettacolo al XCAT Fujairah Grand Prix

Una gara spettacolare, contraddistinta da una bandiera rossa per un incidente al primo giro e successivo restart. Infatti, alla prima virata dopo la bandiera verde, Abu Dhabi 5 e Team Australia si sono toccati e i secondi si sono ribaltati. I soccorsi sono arrivati immediatamente, ma i due piloti erano già usciti dalla botola di sicurezza, illesi seppure scossi.

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Nei successivi 12 giri del al XCAT Fujairah Grand Prix, dopo la ripartenza, si sono visti i tentativi da parte di T-Bone Station degli italiani Giovanni Carpitella e Marco Pennesi di recuperare le posizioni di vertice. Purtroppo la velocità massima con i loro vecchi 2 tempi, si è rivelata inferiore a quella delle molte delle barche spinte dai nuovi Mercury 400R a 4 tempi con compressore volumetrico da 400 cv l’uno. Il gap di potenza è stato determinante nonostante la differenza di peso, così il duello più entusiasmante è stato fra Swecat e gli altri emiratini di Team Dubai (Salem al Adidi ed Eisa al Ali), fra sorpassi e controsorpassi fino al traguardo che ha visto gli svedesi davanti di soli cinque secondi.

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Primi degli italiani nel al XCAT Fujairah Grand Prix, al quinto posto, Alfredo Amato e Diego Testa su Carpisa Yamamay, al debutto con una barca pesantemente modificata per l’adozione dei nuovi motori e mai provata prima di questo evento. Sesti Carpitella e Pennesi, mentre Matteo Nicolini e Tomaso Polli su Six pagano anche un deficit di potenza e velocità chiudendo in nona piazza. Peccato per Fujairah Team di Serafino Barlesi e Alex Barone, costretti al ritiro per una rottura mentre erano terzi.

Nadir bin Hendi di Victory ha dichiarato che partire una seconda volta non è stato semplice: “eravamo già in testa, quindi mentalmente la cosa ci ha dato fastidio. Non sai mai cosa possa succedere, ma per fortuna tutto è andato bene. Le nostre barche sono sempre ottime allo start”.
Per il team Gold Coast, è Tom Barry-Cotter a prendere la parola. “Abbiamo avuto problemi tutto il weekend, una brutta qualifica e una pessima partenza. Ma sapevamo che la barca era veloce. Abbiamo dovuto correre con una strategia molto aggressiva, e alla fina ha pagato. Grazie a tutto il team per il lavoro straordinario fatto in questi giorni… e queste notti”.
Lo svedese Mikael Bengstton di Swecat: “abbiamo fatto una bella gara riuscendo a superare Dubai dopo una grande lotta, e quando ci siamo trovati acqua libera davanti abbiamo dato il massimo. La strategia è stato un altro fattore che ci ha favorito, abbiamo scelto bene quando fare i giri lunghi (due long lap obbligatori per gara, da fare nel momento preferito). In più, i nuovi motori sono stati perfetti, anche se abbiamo dovuto adattare lo stile di guida”. E il suo compagno Erik Stark aggiunge “i nuovi motori spingono veramente forte. Di sicuro questo è il futuro dell’XCAT”.

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Ora la scena si sposta dall’altra parte degli Emirati Arabi, a Dubai, dove si corre già fra sette giorni. Il weekend del Dubai Grand Prix, secondo round del mondiale UIM XCAT World Series, comincerà infatti giovedì 14 con la Free Practice 1 per terminare sabato 16 con la gara.

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