Una lunghezza classica per una barca che sulla tradizione fonda tanto del suo fascino. Absolute Navetta 52 vuole essere proprio questo: un anello di congiunzione tra il passato e il futuro dello yachting a motore. Noi l’abbiamo provata e vi raccontiamo come è andata.
Una navetta per il suo stesso nome è una barca pronta ad affrontare qualsiasi tipo di mare. In tempi più recenti il concetto è stato sviluppato in senso più ampio. Non più sola navigazione in dislocamento ma anche veloci planate, ma la versatilità deve restare un caposaldo di queste imbarcazioni ed è per questo che sono quasi contento che il mare dell’alto Adriatico sia poco incline a fare sconti: Absolute Navetta 52 avrà modo di mettere in mostra tutte le sue virtù.
Una navetta è una barca pronta ad affrontare qualsiasi tipo di mare
Absolute Navetta 52, il test
Le foto sono state fatte in un’altra giornata e quindi non fanno testo sul meteo reale, che presenta invece un mare incrociato e mosso dalle perturbazioni dei giorni precedenti. Ma Absolute Navetta 52 non sembra curarsene e naviga tranquilla trasmettendo solo raramente dei bruschi impatti con le onde, a conferma della buona carena ma anche della robusta struttura. Il mare formato sconsiglia manovre brusche così mi limito a prendere nota che la direzionalità è ottima anche con il mare al traverso e il compito del timoniere ne risulta notevolmente semplificato. Il raggio di virata è piuttosto ampio, soprattutto in considerazione delle Volvo IPS, ma su una barca di queste caratteristiche non può essere considerato un difetto.
La motorizzazione Volvo Penta IPS da 2x435 cv è l’unica offerta, a differenza della sorella maggiore 58 che ne ha addirittura tre. Mi sento di condividere questa scelta in linea con lo spirito “navetta”. Nonostante il mare formato si passano i 20 nodi e, alleggerendo un po’ le manette, si mettono a segno dei consumi decisamente contenuti che fanno immaginare risparmi consistenti nella gestione. La planata minima è tenuta a 13 nodi a 2750 giri/min e siamo sotto i 100 l/h, ma se si sceglie la navigazione in dislocamento a 11 nodi i consumi quasi si dimezzano e, trattandosi di una tipologia di barche che nasce dislocante, è una scelta non così inusuale.
Absolute Navetta 52 in sei pillole tra esterni e interni
Soffermarsi sulla qualità delle lavorazioni dei materiali e la cura nel loro disegno quando si parla degli Absolute è quasi superfluo, quindi userò una definizione abusata, ma in questo caso più che mai azzeccata: “bilanciato connubio tra lusso e praticità”.
Il modello in prova non aveva il top rigido come quella in foto e ne guadagna la linea d’insieme. Il layout del fly prevede la plancia al centro attorniata da un divanetto lungo i fianchi, dinette (280x190 cm) e mobile grill (largo 125 cm) sono uno di fronte all’altro al centro, con un’area libera da allestire a proprio piacimento a poppa.
Il pozzetto è completamente coperto dalla propaggine del fly: ampio il divanetto di poppa (lungo 230 cm) servito da un comodo tavolo (120x80 cm), ma quello che mi piace di più è il grill posto sulla plancetta poppiera (di fianco all’ingresso della cabina marinaio). La zona prodiera riprende un layout classico per gli Absolute, con il solarium (210x180 cm) e il divanetto frontemarcia. Facile arrivarci grazie ai generosi passavanti (larghi 30 cm).
La luminosità la fa da padrona sia sul ponte principale sia su quello inferiore. All’ingresso del quadrato (h 200 cm) bella la raccolta cucina (160x140 cm) a sinistra, che può essere separata dalla dinette (290x170 cm) grazie a un vetro scorrevole.
Più lineare la murata di dritta con un basso mobile e quindi un divanetto fino alla plancia (larga 120 cm), molto moderna con i suoi monitor che hanno sostituito gli strumenti analogici. Sempre molto funzionale la porta laterale.
Sul ponte inferiore, all’armatore spetta il centro barca, dove la sua cabina (h 190 cm all’ingresso) a tutta larghezza sfrutta al meglio la luminosità delle finestrature sull’opera morta. Letto centrale addossato a poppa (200x165 cm) e bagno in esclusiva ben dimensionato, ma senza esagerare (155x110 cm + box doccia 115x70 cm).
Trattati benissimo anche gli ospiti, i più importanti a prua con il letto matrimoniale di traverso (190x140 – h all’ingresso 196 cm) e gli altri a dritta con due cuccette appaiate (nel complesso 200 x 155 cm). In comune il bagno comunque generoso nelle dimensioni (155x110 cm + box doccia 100x60 cm).