E' stato annunciato agli Elite Days di Sanlorenzo: lo studio Zuccon International Project, e in particolare Martina e Bernardo Zuccon, saranno le menti dietro a due nuovi progetti Sanlorenzo: SL 102 e SX 72... giusto per cominciare.

La neonata partnership non significherà soltanto un certo prestigio per i due giovani progettisti, ma anche e soprattutto una sfida per sostenere la collaborazione con un marchio che ha alle spalle 60 anni di storia. Storia che Massimo Perotti, alla guida di Sanlorenzo dal 2005, è riuscito a valorizzare al meglio anche da un punto di vista industriale e finanziario, tanto da essere nominato Cavaliere del Lavoro nel 2017.

Siamo solo all'inizio

L’attività di Martina e Bernardo Zuccon non si limiterà al design degli yacht plananti in vetroresina, ma riguarderà tutte le gamme del Cantiere, anche in allumino e acciaio, con misure da 40 sino a 60 metri. I primi due progetti firmati Zuccon International Project, intanto, sono stati presentati nell'ambito degli Elite Days, il tradizionale appuntamento organizzato da Sanlorenzo nella sede di La Spezia, e sono l’SL 102 e l’SX 72.

Il progetto dell’SL 102 è forse il più significativo, non solo perché è il primo su cui lo studio ha lavorato, ma perché si tratta del tentativo di reinterpretare e rinnovare la gamma più ricca di storia e tradizione per il cantiere, ovvero quella dei motoryacht plananti. E il risultato di questa ricerca è stato proprio il nuovo SL 102, una barca con un innovativo impianto asimmetrico, dove luoghi e flussi della vita di bordo cambiano, così come gli ambiti funzionali e le opportunità di vivere il mare da prospettive differenti.

Sembra quasi un comunicato relativo a una mostra d'arte, ma le parole dello stesso Bernardo Zuccon possono chiarire meglio: “Sono molto felice del percorso progettuale intrapreso fino a oggi, perché ho sempre dichiarato come fosse quasi un dovere morale la spinta a indagare su nuove tipologie abitative da poter offrire al mercato, non tanto in termini stilistici quanto nella possibilità di alterare alcuni equilibri funzionali che permettano a chi vivrà la barca di trovare nuovi potenziali scenari”.

                      

Apparentemente più semplice e lineare invece il progetto di SX 72, anche se le linee dei rendering hanno una bella dose di originalità. In questo caso, secondo i designer Martina e Bernardo Zuccon, si è lavorato per garantire quello che il mercato richiede anche su dimensioni che in origine non avevano le caratteristiche per poterli offrire.

La ricerca assume un ruolo chiave di sviluppo progettuale, dove spazi e ambiti sono pensati per valorizzare al massimo il legame con il primario significato per cui le barche vengono acquistate, ovvero vivere il mare nella sua più limpida espressione. In questo progetto le barriere “cadono” e la barca si apre al mare attraverso un’interpretazione semplice e diretta, dove tutto entra in relazione con il contesto marino. Forse un progetto più lineare, ma aspettiamo di vederlo dal vivo per dare il pieno significato a queste parole.

                        

 

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