Accessorio sempre utile a bordo nel diporto, l’ancora galleggiante può diventare un’ottima alleata anche in alcune situazioni di pesca.

Tra i tanti accessori utili da portare a bordo, anche se non obbligatori per legge, c’è l’ancora galleggiante. Questa dotazione ha diversi vantaggi rispetto all’ancora tradizionale, in primis peso e ingombro. La sua morbidezza, la possibilità di essere piegata e rimessata ovunque e il suo peso contenuto ne fanno un plus a bordo, che in molte occasioni può trarre d’impaccio.

Perché l’ancora galleggiante nella pesca

La capacità dell’ancora galleggiante di rallentare lo scarroccio trova spesso impiego anche nella pesca, in quelle condizioni in cui si tende a pescare senza essere ancorati sul fondale, o perché lo si fa su fondali particolarmente profondi (come per esempio nel bolentino di profondità), o perché la tecnica di pesca adottata richiede un lieve movimento della barca per andare alla ricerca delle prede, come per esempio il drifting. Oppure, l’ancora galleggiante può essere utile se si sta pescando in una giornata con presenza di vento forte o di mare mosso, aiutando a tenere la prua dell’imbarcazione rivolta verso le onde stesse e rendendo di conseguenza più confortevole anche la sosta in mare.

Esistono vari tipi e dimensioni di ancore galleggianti, tra cui anche alcune per uso professionale, da scegliere seguendo vari fattori, in primis le dimensioni dell’imbarcazione. Il tessuto che si usa per la costruzione dell’ancora galleggiante è solitamente il poliestere con l’aggiunta di un velo di pvc. È importante che disponga di fettucce robuste visto che dovranno sopportare le trazioni del moto ondoso e rallentare lo spostamento dello scafo, meglio quindi se il materiale delle fettucce è il nylon, che è più elastico.

Dell’ancora galleggiante esistono di base due tipi: a paracadute e a trascinamento. La prima, come dice il nome stesso, sfrutta la sua forma a paracadute per avere un rallentamento, ma non il completo arresto dell’imbarcazione. Viene normalmente usata a prua per mantenere lo scafo controvento e il più possibile fermo. L’ancora galleggiante a trascinamento viene invece normalmente messa in acqua a poppa e può prevedere più coni a seconda della velocità e forza del vento e delle dimensioni dello scafo.

Nell’azione di pesca a drifting, per esempio, l’uso dell’ancora galleggiante serve a evitare che, a causa di una forte corrente o di vento teso, le esche non riescano a mantenere la loro posizione, oppure ad allineare l’imbarcazione che va alla deriva mettendo le esche sulla scia della pastura. Inoltre l’ancora galleggiante può servire anche per girare la barca, mettendo la poppa e tutte le canne in posizione ottimale di lavoro, con le lenze in corretta direzione.

Chi pratica il bolentino di profondità invece potrà fruire dell’ancora galleggiante per essere sicuro che le esche calate in profondità giungano a destino, evitando che la barca scarrocci allontanandosi dal punto dove l’eco ha segnalato la presenza di pesce.

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L'annuncio di Ferretti e Wally insieme arriva dal Boot di Düsseldorf. Il brand di Luca Bassani entra nel portafoglio del gruppo forlivese con un primo accordo di licenza in esclusiva, che porterà in seguito all'acquisizione totale.

(nella foto in alto, l'avvocato Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group)

Intanto Ferretti Group parte subito con le sue strategie di sviluppo di Wally e ha già messo in preventivo un piano di investimenti di oltre 84 milioni di euro per il quadriennio 2019-2022; 70 milioni saranno messi sul piatto già nei primi due anni.

Tali investimenti punteranno al rafforzamento del brand e alla creazione di nuove gamme di prodotto.

La produzione dei nuovi Wally sarà spostata negli stabilimenti di Ferretti Group, in particolare sarà la Super Yacht Yard di Ancona il cantiere di riferimento delle grandi costruzioni navali Wally.

Intanto è già pronto per il lancio il primo progetto: il 48 Wallytender, che debutterà al prossimo Cannes Yachting Festival. E a proposito di fiere, questo nuovo accordo riporta il brand Wally in esposizione al Boot di Düsseldorf, dove mancava da 15 anni.

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