Bye bye terra, ora è più facile andar per mare… o per laghi. Non importa dove vorrete navigare, l’importante è la nuova possibilità che Mercury, attraverso il programma Mercury ByeBuy, dà a chiunque di poter accedere più facilmente all’acquisto di un motore Mercury da 40 cavalli in su. 

La formula Mercury ByeBuy è molto semplice. Si versa un anticipo, si definiscono le rate mensili e dopo tre anni si hanno tre possibilità: sostituire il motore con uno nuovo, tenerlo versando una maxirata che a sua volta potrà essere rateizzata, oppure restituirlo.

L’operazione Mercury ByeBuy è valida fino al 31 luglio 2020, c’è quindi tutta la stagione disponibile e qualsiasi sia l’opzione scelta, sarà la migliore chiave d’accesso al mondo Mercury in questo momento, perché il programma non vincola il cliente all’acquisto definitivo, ma permette, alla scadenza del periodo, di operare diverse scelte che si possono effettuare in base magari all’eventuale mutamento della situazione economica del cliente in quel momento rispetto a quando lo aveva acquistato (restituendo il motore o rateizzando la maxirata finale), oppure per prendersi un altro motore di nuova generazione (effettuando la sostituzione).

La definizione Bye, infatti, non è a caso, perché è l’acronimo di:

Best - Il miglior programma d’acquisto di Mecury per chi non vuole pagare il motore tutto e subito.

Young - Con la possibilità di sostituirlo, si può avere un motore sempre "giovane" e di nuova tecnologia.

Easy - È una formula semplicissima e di grande effetto.


Guarda sul sito di Mercury i dettagli della promozione.


Tutto questo è possibile solo attraverso la rete di concessionari ufficiali Mercury che hanno aderito al programma Mercury ByeBuy. Ecco l’elenco:

Lombardia
- Nautica Massimo - Ponte San Pietro (BG)
- Sea Best - Olgiate Olona (VA)

Liguria
- Nautiriva - Riva Ligure (IM)
- Royal Marine - Genova

Toscana
- Blu Navy - Fonteblanda Orbetello (GR)

Lazio
- Alimar - Fiumicino (RM)
- Cicar Nautica - Latina
- Fiorò - Ronciglione (VT)
- L’Accricco Mare - Lavinio Anzio (VT)

Campania
- Partenomar - Napoli
- Hi-Performance Italia - Bacoli (NA)

Sicilia
- D’Arpa Alfonso - Palermo
- Rent Car and Boat - Catania

Puglia
- Motonautica Ruggiero - Bari
- Nautica Muscatello - Otranto
- SCR Service Marine - Bari Modugno (BA)

Marche
- Nautica Tito - Ancona

Veneto
- Campello Marine - Malcontenta (VE)

Friuli Venezia Giulia
- Nautica Cicuttin - Lignano Sabbiadoro (UD)
- Pikappa Derby - Trieste
- Meridiana Rent - Monfalcone (GO)


Per i recapiti dei concessionari clicca qui ed entra nella pagina di Mercury


Parliamo di prede catturabili nei nostri mari, quelle più comuni, quelle che possono rendere indimenticabile una giornata in barca a pesca.

Anche se per alcune specie presenti nei nostri mari si registra una diminuzione del numero di esemplari, con una pesca consapevole ci si può ancora divertire. Ma quali sono le specie più comuni sui nostri fondali? Qui ne elenchiamo alcune tra le più indicate anche per i neofiti, con le loro principali caratteristiche e qualche consiglio per insidiarle.

Menola. Vive in branchi a bassa profondità e nelle posidonie. Può raggiungere i 20 cm di lunghezza e ama piccoli pesci e zooplancton. Per la sua voracità può essere divertente per un principiante, ma un problema per un esperto che pesca a bolentino perché divora di continuo le esche destinate ad altre prede.

Tordo. Altra specie divertente per i neofiti, meno per gli esperti. Si trova su fondali rocciosi, posidonie e alghe e mangia molluschi, crostacei, anellidi. Può raggiungere i 45 cm di lunghezza e si insidia a spinning con l’uso di artificiali, magari mentre si puntano le spigole…

Leccia stellata. Pesce molto diffuso, pelagico ma costiero, ama i fondali sabbiosi e può raggiungere i 40/50 cm e i 2 kg di peso. Si nutre di piccoli pesci e pertanto è attaccabile da chi pesca con artificiali o piccole esche vive. La tecnica prediletta dalla barca è lo spinning o la traina.

Occhiata. Fa parte degli Sparidi come i saraghi, ma con una grande macchia nera sulla coda cerchiata di bianco. Può raggiungere i 30 cm e un peso di 1 kg. Si nutre di piccoli pesci, invertebrati e alghe e si può insidiare a bolentino o a traina innescando artificiali o piccoli pesci.

Polpo. Cefalopode molto intelligente e dalla conformazione inconfondibile che vive su fondali che gli offrono diversi nascondigli. Può raggiungere, tentacoli compresi, anche il metro di lunghezza e pesi intorno ai 7/8 kg. Si usano per la pesca le cosiddette polpare, calate su fondali tra i 5 e i 15 metri e si lascia scarrocciare la barca. Qualsiasi sia l’esca è bene accompagnarla con un pezzo di stoffa bianco, un colore che attrae tantissimo i polpi.

Stai pensando di iniziare a pescare dalla barca? Leggi qui i nostri consigli.

Seppia. È un mollusco cefalopode e le prede medie si aggirano intorno ai 20/30 cm, anche se possono arrivare a 50 cm superando i 12 kg di peso. Mangiano granchi, piccoli pesci, gamberetti, vermi e altri molluschi. Si pescano in determinati periodi dell’anno, in particolare quelli freddi, in bassi fondali e a spinning usando come esca artificiali colorati.

Calamaro. È una preda comune e le sue dimensioni possono raggiungere una lunghezza di 30-50 cm. Può vivere a profondità molto basse (mediamente tra i 20 e i 40 metri), ma anche fino a 500 metri. Si pesca in deriva facendo uso di artificiali.

Totano. Altro mollusco cefalopode che vive sui fondali sabbiosi, è simile al calamaro ma ha pinne laterali più corte. Può raggiunge il metro e mezzo di lunghezza e i 15 kg di peso. D’estate si avvicina alla costa su fondali che vanno dai 40 ai 100 metri. La tecnica di pesca è a scarroccio, con totaniera finale e lampada strobo. Sulla totaniera s’innesca un pesciolino (alaccia, sugarello o simili) o, in alternativa, anche un pezzo di lardo bianco.

Sugarello. Fa parte dei carangidi e vive in profondità tra i 200 e i 1000 metri. Misura normalmente 30 cm, ma si registrano catture anche di misure maggiori. Si nutre di crostacei, cefalopodi e altri pesci, ma è anche un’ottima esca per insidiare pesci più grandi. È vorace e ama piccoli insetti e gamberetti. Una delle esche più usate è il sabiki che viene calato a fondo insieme a un piombo, facendo poi su e giù per attirare la sua attenzione, divertente.

Sarago. È di varie specie e può raggiungere i 40 cm e i 2 kg di peso. Ha carni prelibate e vive in tane in profondità che arrivano fino a 100 metri, quando sono in cerca di cibo però possono anche avvicinare a riva. Si pesca a bolentino con l’innesco di vermi, gamberetti o calamari a pezzi.

magnifiercrossmenu