Siamo abituati a progetti di yacht sempre piรน estremi, fatti per suscitare lโeffetto wow. Carapace, dellโarchitetto navale Elena Nappi, sicuramente stupisce: ma cerca di rispondere a diversi interrogativi.
A detta del suo designer Carapace nasce come strumento di ricerca nel campo della sperimentazione nautica. Lo studio rappresenta la sintesi progettuale piรน estrema di una ricerca che si chiede quale fattore ha un peso preponderante nel dare vita a uno yacht, fra la moda, l'ingegneria, l'architetto navale, il mercato.
La risposta, questa risposta, si chiama Carapace, e non ha lโambizione di spiegare il futuro della nautica, perchรฉ il mercato, si sa, รจ mutevole ed รจ impossibile prevederne i motivi esterni di cambiamento. Quello che si puรฒ fare, invece, รจ analizzare i rapporti tra tutti gli attori coinvolti nel processo di compravendita e utilizzo di un megayacht.
In ogni caso, Carapace porta la sua bella carica di innovazione e di diversitร , essendo ideato per cambiare non solo in base alle richieste dei clienti ma anche alle diverse condizioni ambientali esterne: partendo dal presupposto che gli armatori abbiano giร lo yacht piรน grande possibile, con ogni comfort a bordo, forse lโunica cosa che manca รจ poter offrire ai propri ospiti emozioni nuove in tutta riservatezza.
Sempre nelle parole dellโarchitetto Nappi, dietro a questo progetto cโรจ ancora di piรน. Lโesigenza di pensare anche a un sommergibile, infatti, risponde a due fattori importanti che hanno mutato e continuano a mutare il panorama mondiale.
Il primo รจ rappresentato dai cambiamenti sociopolitici e dall'ossessione dello stato di insicurezza personale che si instaura soprattutto fra le persone particolarmente famose ed esposte. Il secondo riguarda i cambiamenti nella nautica nellโultimo decennio, e la ricerca di barche sempre piรน grandi.
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Carapace prova a sintetizzare le qualitร formali e prestazionali delle due tipologie di imbarcazioni che racchiude: la bellezza e il comfort di un luxury yacht e la riservatezza e la privacy di un sommergibile.
Lโarmatore che non sa quali nuove frontiere esplorare per soddisfare le proprie esigenze di novitร potrebbe trovare nella crociera subacquea qualcosa di inedito.
Alcuni progetti concreti esistono giร , ma ne sappiamo pochissimo perchรฉ il committente di solito firma con le aziende costruttrici delle clausole di riservatezza.
Quanto al nostro Carapace, il nome deriva da una parte dell'esoscheletro di alcuni animali, che qui si traduce in una rete organica frangisole che plasma la sovrastruttura. La commistione delle due tipologie dalle quali il concept trae origine รจ visibile nella composizione dei piani generali, costituiti da 3 copertini (cosรฌ si chiamano i ponti di un sottomarino) e da un ponte di coperta, e per la forte attenzione agli ambienti di vita interni pensati anche per passeggeri con limitata capacitร motoria.
Strutturalmente l'imbarcazione รจ costituita da una sovrastruttura leggera in alluminio che funge da frangisole (e che รจ pensata anche per la trasmissione della carica alle batterie quando questo รจ in emersione grazie ad un particolare rivestimento in pannelli solari). Attraverso la luce solare, lโelemento plasma il ponte di coperta con la sua configurazione organica, da una carena esterna e da uno scafo resistente interno che, oltre a sostenere la struttura della nave, regge le pressioni idrostatiche in immersione e che per tali ragioni assume una forma pressochรฉ sferica.
Per ognuno degli interponti della nave ci sono, partendo dal basso:
Una vera sfida รจ stata quella di rendere accogliente uno spazio di per sรฉ non enorme, anzi ristretto nella forma di un cilindro. Questo ha richiesto particolare cura nel tipo di illuminazione artificiale da adottare, nella scelta dei materiali e dei rivestimenti, nelle sensazioni tattili e olfattive che questi materiali possono trasmettere.
Dal punto di vista dello spazio, si รจ cercato di limitare la sensazione di essere all'interno di un corpo chiuso e limitato, utilizzando la domotica, che ha consentito agli ambienti di โampliarsiโ verso lโesterno attraverso un sistema di display che utilizzano la tecnologia OLED.
Come si vede dai rendering, Carapace non รจ dotato di oblรฒ, a causa della forte pressione a cui รจ sottoposto il sottomarino in immersione (lโidea รจ che possa scendere fino a 300 mt di profonditร ), ma ci sono telecamere esterne che proiettano al suo interno, attraverso schermi OLED, le immagini dell'ambiente marino circostante.
In pratica sarร possibile vedere qualsiasi forma di vita marina che si avvicini a Carapace, come se si stesse partecipando a unโimmersione scientifica di ricerca sul fondo dellโoceano. Allo stesso tempo, naturalmente, gli schermi possono proiettare qualsiasi tipo di immagine, e qui la progettista immagina di ricostruire gli ambienti climatici di qualsiasi zona della terra: per esempio, l'ecosistema dei Caraibi, comprese le temperature e le fragranze che sarebbero percepite realmente se si fosse su una spiaggia caraibica.
La scelta dei materiali si รจ orientata non solamente verso soluzioni inedite, come le resine che decorano le paratie dei vari ambienti, ma anche verso materiali piรน rassicuranti come il legno in tutte le diverse essenze.
Chissร se un giorno vedremo Carapace mentre navighiamo, mentre ci rilassiamo in spiaggia a Saint Barths, o โ perchรฉ no โ mentre esploriamo qualche fondale. Intanto abbiamo una intera galleria di rendering in cima alla pagina.