E Riva si allarga alle navi da diporto con l’obiettivo di superare il muro dei 100 metri

Categorie: Barche e Yacht
17 Ottobre 2014
E Riva si allarga alle navi da diporto con l’obiettivo di superare il muro dei 100 metri

Si chiama Full Custom ed è la nuova linea di superyacht da 50 a oltre 100 metri realizzati in acciaio.

C’è una celebre frase di Carlo Riva negli anni ’60: “Costruire in vetroresina è indubbiamente più facile che lavorare il legno. Difficile, però, è costruire bene.” Profetiche furono quelle parole del fondatore di questo cantiere tanto storico quanto avveniristico, perché a distanza di cinque decenni, semplicemente sostituendo il termine vetroresina con acciaio, la citazione torna di assoluta attualità.

Con la nuova linea Full Custom, infatti, Riva inizia la produzione di navi da diporto in acciaio e il primo progetto parte subito con un 50 metri, che sarà realizzato negli stabilimenti di Ancona del Gruppo Ferretti, di cui Riva fa parte. A seguire, prenderà il via il progetto di un 68 metri e successivamente altri che porteranno la gamma a oltre 100 metri. Il tutto disegnato da chi, dopo il fondatore del cantiere, ha creato l’intera attuale generazione Riva, ovvero Mauro Micheli dell’Officina Italiana Design, che ora si trova a raccogliere una sfida ancora più importante, perché entra in un mondo dove la sua creatività dovrà assecondare le singole esigenze dei futuri armatori, che avranno il più libero campo di scelta nel décor e nella compartimentazione degli interni (da qui la definizione della gamma: Full Custom). Ma Micheli, fondatore insieme a Sergio Beretta del suo studio di design si sente: “… elettrizzato da questa sfida e non vedo l’ora di gettarmi a capofitto nella progettazione di questa nuova linea – afferma – Riva è forse l’unico marchio nautico che ha saputo creare nella sua storia icone riconoscibili ovunque. Questa spinta della perfezione è uno stimolo inesauribile anche per noi che abbiamo raccolto il testimone della tradizione Riva”.

Come sarà il nuovo Riva 50 metri

Il nuovo mega yacht, quasi 50 metri di lunghezza massima per 9 metri di baglio, sarà un dislocante a 4 ponti in grado di ospitare per la notte fino a 12 persone, a cui se ne possono aggiungere 9 di equipaggio.

Il grande living esterno di prua darà privacy assoluta agli ospiti, mentre al vertice si trova il garage per il secondo tender e l’area tecnica con due jet ski.

A poppa, invece, il pozzetto del ponte principale sarà caratterizzato da una lounge con divani fissi posti l’uno di fronte all’altro, mentre gli altri ponti si differenzieranno con l’allestimento di zone dove rilassarsi o pranzare all’aperto, senza dimenticare il sundeck che prevede l’installazione a prua di una vasca Jacuzzi circondata da prendisole.
Anche il ponte inferiore offrirà un’area all’aperto, perché basterà aprire il portellone per creare una spiaggia privata con bar e salotto interno.

Il garage per il tender principale troverà invece l’apertura sulla murata di sinistra e fruirà di un innovativo sistema di allagamento e successiva fuga d’acqua per effettuare i vari e gli alaggi senza alcuna fatica.

All’interno, grande protagonista del ponte principale è la suite armatoriale, a cui verrà dedicata tutta la zona a prua ed organizzata in quattro ambienti distinti: salotto privato, ampio guardaroba calpestabile, camera matrimoniale e, ad estrema prua, un bagno che stupisce per le sue dimensioni, con doppi servizi e duplice lavabo. Entrambe le murate della suite potranno essere abbattibili su richiesta, per creare esclusive terrazze private sul mare. Gli spazi destinati agli ospiti, sottocoperta, prevedono invece quattro cabine Vip, tutte di simile allestimento e dimensioni, con letto matrimoniale, zona vanity-scrittoio e grande bagno privato. Su richiesta, le cabine potranno essere sostituite da altri ambienti destinati al relax dell’armatore e dei suoi ospiti, come ad esempio una palestra o una spa.

Il nuovo Riva 50 metri potrà installare due tipologie di motorizzazione: due Cat C32 oppure due Man D2862, che potranno portare la barca a una velocità massima calcolata in 15 nodi e una di crociera di 14. A 11 nodi, il cantiere ha calcolato un’automia di 3.800 miglia, praticamente una nave transatlantica.

 

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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