Niente più winch da ormeggio a vista con i nuovi Harken CLR Mooring Winch

Categorie: Accessori
3 Settembre 2021
Niente più winch da ormeggio a vista con i nuovi Harken CLR Mooring Winch

Una grande rivoluzione quella di Harken, che ha progettato i winch da ormeggio a scomparsa: compatti, leggeri e retrattili si chiamano Harken CLR Mooring Winch e sono disponibili per barche e gommoni da 13 metri in su, per arrivare anche ai gigayacht fino a 110 metri.

Probabilmente nel giro di breve li ritroveremo come prima installazione su tutte le nuove barche, non fosse altro per la passione di molti progettisti per linee di design pulite ed essenziali e piani di coperta senza soluzione di continuità. Figuriamoci poi per i gommoni, dove anche la battagliola è stata abolita per non compromettere la pulizia del profilo esterno.

Si parla dei nuovi winch da ormeggio a scomparsa Harken CLR Mooring Winch, che si possono estrarre dal loro alloggiamento solo al momento del bisogno, dopodiché li si toglie letteralmente di mezzo.

Il winch, infatti, scompare del tutto sottocoperta, ma senza andare a ingombrare eccessivamente gli spazi interni, perché l'altra caratteristica fondamentale degli Harken CLR Mooring Winch è la compattezzza.

Dall'azienda fanno sapere che tutta la gamma di prodotti occupa il 40% in meno dello spazio orizzontale e il 50% in meno di quello verticale rispetto agli altri prodotti di uguale segmento, mentre il peso è ridotto del 33% pur mantenendo le stesse caratteristiche di potenza meccanica.

Da qui, la possibilità di creare vere e proprie configurazioni personalizzate con installazioni multiple a prua e a poppa, che vanno ad alleggerire il lavoro del motore e dell'elica di prua, richiedendo loro meno potenza nelle fasi ormeggio.

Chi può montare gli Harken CLR Mooring Winch

Qualsiasi barca a vela o a motore, nonché i gommoni da 13 metri in su possono montare un modello della serie Harken CLR Mooring Winch.

Si parte dal CLR 600, che è progettato per barche da 13 a 17 metri per arrivare al prodotto di punta, il CLR 12000, peraltro novità di quest'anno, che può essere installato su mega e gigayacht fino a 110 metri, una sfera che, per il carico di lavoro decisamente importante, non poteva accedere ai winch a scomparsa.

Pensate a quanto potranno sbizzarrirsi i progettisti di questi enormi yacht nel ripensare gli spazi esterni al netto dell'ingombro dei loro enormi winch.

Un'articolata serie di prodotti per coprire tutte le esigenze

Gli Harken CLR Mooring Wiinch sono realizzati negli stabilimenti italiani della casa americana e sono disponibili in sei taglie sia in versione elettrica sia idraulica.


Scopri tutta la gamma degli Harken CLR Mooring Winch sul sito del costruttore


La loro geometria composta da colonne svasate permette di sostituire la tradizionale campana del barbotin, in più la notevole compattezza di tutti gli Harken CLR Mooring Winch ne facilita l'installazione anche a bordo di barche con poco spazio.

Per quanto restino per molto tempo nascosti alla vista, Harken ha curato molto anche l'estetica dei CLR Mooring Winch.

La parte superiore, quella che rimane a filo con il ponte, può essere realizzata in alluminio, opaco o cromato, e in acciaio, ma non manca la possibilità di farsi realizzare versioni personalizzate con disegni o colori coordinati con il ponte di coperta, che permettono di mimetizzare del tutto il winch.

All'interno gli Harken CLR Mooring Winch hanno perfino un'illuminazione a Led per rendersi visibili col buio.

Focus sulla novità 2022, l'Harken CLR 12000

Per la sua portata il CLR 12000 è il top di gamma della serie degli Harken CLR Mooring Winch e sarà possibile vederli e scoprirne tutti i dettagli all'imminente Salone Nautico di Genova, dal 16 al 24 settembre.

Il CLR 12000 è progettato per fino a 300 piedi e lavora con cime da 22 fino a 40 mm di diametro. La velocità massima di trazione è di 22 metri al minuto. A fronte di 12 tonnellate di carico massimo lavoro, ha una capacita di trazione di 6.000 kg.


Condividilo a un amico

Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

magnifiercrossmenu