Il joystick è realta’ anche per i fuoribordo. Noi abbiamo provato quello di Yamaha

Categorie: Motori
30 Agosto 2013
Il joystick è realta’ anche per i fuoribordo. Noi abbiamo provato quello di Yamaha

Convince alla prima uscita il joystick di Yamaha. Lo abbiamo provato sull’Osia 315 di Capelli con due potenti F300 e il fisherman così guadagna una maneggevolezza in manovra davvero alla portata di tutti.

La prova la potete leggere su BoatMag.it, la rivista online scaricabile sempre da questo sito, ma alcune informazioni le possiamo anticipare. Il joystick Yamaha funziona in modo analogo a quelli degli entrobordo: i giri del motore si adeguano al livello prestabilito, i sensori di movimento rilevano gli spostamenti del joystick e la centralina ECU regola la potenza dei motori e l’angolazione di sterzo in modo indipendente su ogni motore per spostare l’imbarcazione in qualsiasi direzione. Oltre al joystick, la nuova scatola telecomando e il pannello di avviamento integrano il dispositivo di “trim assist” automatico, il sistema antifurto, la possibilità di controllare motori e trim agendo su un’unica leva e una frizione allo sterzo che si regola in base alla velocità di utilizzo.

Il nuovo joystick funziona con due o tre motori di ultima generazione Yamaha (i V6 da 4.2 litri da 225 a 300 cv e il V8 da 350 cv) e sarà disponibile già da quest’anno, riservato però a un gruppo selezionato di cantieri nautici europei che provvederanno all’installazione già nella fase costruttiva della barca.

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La redazione di BoatMag

Claudio Russo e Alberto Mondinelli, i fondatori di BoatMag, due giornalisti con una lunga esperienza di lavoro nelle principali testate di nautica.
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