La barca full carbon che viaggia a 60 nodi! È il nuovo Occhilupo Superbia 28

Categorie: Barche e Yacht
28 Febbraio 2022
La barca full carbon che viaggia a 60 nodi! È il nuovo Occhilupo Superbia 28

È un otto metri e mezzo tutto realizzato in carbonio ed è interamente made in Italy, l'Occhilupo Superbia 28 è progettato e costruito nel neonato cantiere Occhilupo Yacht&Carbon e nasce da un'idea che mutua la concezione delle supercar e quella aerospaziale.

Cosa può inventare nel 2019 un imprenditore che vuole entrare nel mondo della nautica come nuovo costruttore di barche? Probabilmente niente che non sia già stato visto.

Invece, mentre siamo portati a pensare che tutto sia già stato inventato, ecco che a sorpresa arriva l'Occhilupo Superbia 28, una barca di otto metri e mezzo che mette insieme la progettualità nautica con quella derivante da altri settori, come l'automotive e il mondo aerospaziale, dove l'aerodinamica la fa da padrona.

Già il suo look, che è ad opera di Gianluca Meschino e che sfrutta la vena modern-classic molto in voga in quest'epoca, ci dice che la barca vuole mostrare anche un carattere elegante, ma sono i dettagli, soprattutto quelli che non si vedono, a fare la vera differenza.

Occhilupo Superbia 28, tutto ruota intorno al rapporto peso/potenza

Tutta la barca è totalmente laminata in fibra di carbonio e resinata in epossidica, utilizzando il metodo dell'infusione sottovuoto. Il risultato è un prodotto che, al netto del peso degli arredi, impianti e motori, è alla sua massima leggerezza: solo 800 kg a vuoto e 1250 kg a pieno carico per 8,5 metri di barca.

L'Occhilupo Superbia 28 non deve dunque divorare cavalli per arrivare alle sue massime performance. Così, al primo esemplare messo in acqua sono bastati due fuoribordo da 200 cavalli per arrivare a una punta massima di 48 nodi, ma c'è ancora da fare.

La velocità massima di progetto è infatti di 60 nodi e, certo, per arrivarci ci vuole qualcosa di più potente, ma l'ufficio tecnico del cantiere sta lavorando anche a una selezione delle eliche più idonee per arrivare al vertice della velocità riducendo al minimo possibile la potenza dei motori, che comunque può arrivare al massimo a 500 cavalli totali.

Il contributo delle leggi dell'aerodinamica

Alla ricerca del miglior rapporto peso/potenza dell'Occhilupo Superbia 28 si affiancano anche studi specifici sull'opera morta, per fare in modo che pure le leggi dell'aerodinamica portino i loro benefici, riducendo l'attrito a favore della fluidità di scorrimento.

Proprio per questo la progettualità ha guardato molto anche al mondo delle auto da corsa e a quello aerospaziale, perché, come ben sappiamo tutti, non è solo una questione di peso, ma è anche la forma della barca a dare efficienza a performance e consumi.

Per citare un dettaglio, si può notare il grande lavoro di "incisione" di tutto il bordo libero, con quelle particolari forme che prua aiutano a perforare l'aria riducendo così l'attrito, mentre andando verso poppa creano una specie di pattino emerso lungo la linea di galleggiamento, che serve per dare maggiore stabilità e assetto alla barca quando è in planata ad alta velocità.

La leggerezza anche al servizio di un'anima green

Da qui, fra l'altro, si apre anche un altro scenario. Con un peso estremamente contenuto e accorgimenti progettuali tesi a ridurre l'attrito della barca con l'aria, l'Occhilupo Superbia 28 risulta infatti perfetto per sfruttare in maniera ancora più efficiente la propulsione elettrica.

Poco peso da spingere con una maggiore fluidità del corpo attraverso l'aria, sono quindi i presupposti giusti per ridurre lo sforzo dei motori elettrici e dunque amministrare più virtuosamente la riserva di elettricità.

Occhilupo Yacht&Carbon, il nuovo cantiere orientato all'hi-teh

Il cantiere è nuovo, è stato fondato nel 2019, ma non è un "novellino", perché il suo titolare, Alessandro Occhilupo è navigatore esperto e ha tanta tecnologia in mano, come stiamo vedendo sull'Occhilupo Superbia 28.

L’approccio progettuale si è basato anche sulle tecniche avanzate di simulazione, tra cui la fluidodinamica numerica e l’analisi strutturale, per testare attraverso prove di trazione e flessione l’effettivo comportamento dei materiali sotto stress.

Certo, un prodotto così non ambisce a una grande diffusione; è più un prodotto di nicchia, che di fatto si può equiparare a una barca custom.


Leggi anche il nostro articolo sulla barca della Lexus ispirata alle supercar


Occhilupo Superbia 28, performante anche a bordo

Il cantiere propone la barca in tre versioni personalizzabili a seconda delle esigenze di ogni armatore, partendo da un prezzo di base che, seppure si tratti di un open di 8,5 metri, tutto sommato non è così trascendentale rispetto al prodotto offerto: 198.000 euro (Iva esclusa) compresi due Mercury V6 da 200 cavalli.

Se già le cuscinerie esterne dell'Occhilupo Superbia 28 sono lavorate a mano da maestranze che lavorano in aziende specializzate nella personalizzazione di questi prodotti per le supercar esclusive, il cantiere offre a bordo la possibilità di scegliere fra legni e pelli pregiate, tutti lavorati in Italia.

Naturalmente si può scegliere anche il colore di scafo e coperta fra tinte pastello e metallizzate, così come i vari allestimenti esterni e gli optional vari.

Ma l'Occhilupo Superbia 28 rimane sempre un open da 60 nodi, quindi gli allestimenti a bordo tengono conto di questa caratteristica. Il driver dunque può contare su un sedile con sagomatura ergonomica e una plancia di comando essenziale, per ridurre al minimo la possibilità di distrazione al timone.

Gli ospiti possono però fruire di un pozzetto completo di dinette, cucina e prendisole e di una cabina con un divano a V trasformabile in letto.

I numeri dell'Occhilupo Superbia 28


Lunghezza f.t.
8,5 m

Larghezza
2,50 m

Immersione
0,40 m

Dislocamento a vuoto
800 kg

Dislocamento a pieno
1.250 kg

Serbatoio carburante
270 l

Persone imbarcabili
7

Motorizzazione max
500 cv

Velocità massima
60 nodi

Velocità di crociera
34 nodi

Omologazione Ce
Cat. B/C

Prezzo
198.000 euro (Iva esclusa) con due Mercury V6 da 200 cv


Clicca e scopri anche gli altri progetti innovativi del Cantiere Occhilupo Yacht&Carbon


Condividilo a un amico

Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

magnifiercrossmenu