Sacs S700, rampollo di una grande stirpe

Categorie: I Nostri Test
22 Ottobre 2015
Sacs S700, rampollo di una grande stirpe

Chiamare il Sacs S700 “entry level” è certamente riduttivo: anche considerando l’offerta del cantiere, il “piccolo” sette metri si ritaglia con merito un posto di tutto rispetto.

A uno sguardo distratto, il Sacs S700 potrebbe anche sembrare un gommone come tanti altri, poi lo guardi con più attenzione, a cominciare dalle finiture e da quel prestigioso logo che troneggia un po’ dappertutto, e ti rendi conto che merita molta attenzione.
Con i nuovi Sacs S700 e S900 (presto anche la sua prova) il cantiere ha voluto sottoporre a un profondo restyling la gamma Sport Class, articolata su tre modelli, iniziando dai due estremi: il Sacs S700 e l’S900 che vanno rispettivamente a sostituire il 6.80 e l’8.70, mentre per ora resta in catalogo il 7.80.

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Ritorno alle origini con il Sacs S700

Sacs torna a occuparsi di un segmento che ha gettato le basi per il suo successo e lo fa da par suo affidando il restyling, ma sarebbe più giusto dire il disegno dei nuovi modelli, a Christian Grande, una garanzia in fatto di design nautico. Il risultato non poteva che essere di primo livello assoluto per la cura del dettaglio tipica del DNA Sacs. Da aggiungere che la gamma Sport Class è prevista solo con motorizzazioni fuoribordo e in due livree: quella della versione in prova, giocata sulle tonalità bianca e grigia con la consolle azzurro metallizzato, oppure la versione Elegance, avorio e nera con inserti “carbon”.

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Proprio la consolle è l’elemento di design maggiormente caratterizzante, con i due blocchi sovrapposti e di colore differente a dare personalità all’intero Sacs S700, che per il resto si caratterizza per le linee slanciate e il layout che giustamente batte soluzioni conosciute e assolutamente consolidate.
Da poppa, si parte con le due dimensionate plancette ai lati del fuoribordo Mercury Verado: in presenza del rollbar l’accesso è abbastanza complesso, ma comunque migliora con la spalliera abbattuta a formare un solarium poppiero di buone dimensioni. Da notare che l’operazione di trasformazione è molto rapida, previa l’eliminazione delle due propaggini laterali del divanetto stesso. Altrettanto veloce l’allestimento della dinette grazie al piano ribaltabile ricavato sulla struttura poggiareni, comoda ma senza opzione di guida seduta e pure senza che sia previsto un piano grill/lavello. Il bel design della struttura, e il suo comfort in navigazione, fanno perdonare questa mancanza.
Resta solo da commentare il rollbar di tubo inox, basso e rastremato, molto sportivo e pratico per raccogliere le luci di via e la struttura del tendalino.

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Della plancia ho già detto, ma spendere qualche altra parola di apprezzamento per il suo design è d’obbligo; lo spazio per la strumentazione è sufficiente, ben completato dagli strumenti tondi Mercury e dalla manetta elettronica, mentre il parabrezza è forse un po’ troppo esposto a urti accidentali senza la protezione del tientibene. Infatti, la consolle del Sacs S700 è dotata solo di due robusti tientibene bassi che aiutano a raggiungere la zona prodiera. Qui è allestita una seduta fronte marcia che, con il piano del tavolino, viene a costituire un unico grande solarium in combinazione con quello prodiero; in alternativa il piano può essere montato più alto e creare una seconda dinette. Sotto il prendisole si apre il solito generoso gavone, che prosegue poi in quello dell’ancora sempre sotto il cuscino, mentre l’ancora sbuca sull’opera morta a prua sotto i tubolari, così da lasciare sulla sommità di questi solo un piccolo elemento di vetroresina che aiuta la salita prodiera ed è ideale, sapendoli fare, anche per tuffi acrobatici. Neppure il caso di sottolineare la qualità delle finiture e dei materiali, il brand Sacs è da solo una garanzia.

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Il test

Mare calmo di fronte a Varazze dove mi trovo per il test del Sacs S700, lascio il gps in banchina fidandomi della strumentazione di bordo ma sbaglio, soprattutto alle basse andature non mi pare che i dati siano corretti ma, man mano salgo di velocità, diventano più attendibili e in linea con quelli dichiarati dal cantiere, quindi i 39 nodi raggiunti a 6 mila giri con un uso neppure eccessivo del trim appaiono veritieri, fermo restando che nel prosieguo del test riesco a guadagnare ancora un paio di centinaia di giri e toccare i 40 nodi. Escludo che simili performance interessino però il diportista, che potrà invece apprezzare i discreti consumi fatti registrare dal Mercury Verado 200 con elica Mercury Enertia Eco a tre pale da 17”: alla velocità di crociera di 25 nodi a 4 mila giri/min si consumano solo 20 litri/ora e al limite di planata, tenuto a 2200 giri, si limita a “bere” solo poco più di otto litri/ora. In compenso l’accelerazione è pronta e “cattiva” come il sovralimentato americano sa fare: 4,2 secondi per raggiungere la planata e 11,3 secondi per toccare i 30 nodi.

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È il momento di mettere alla prova le doti di navigazione del Sacs S700 che non si nasconde certo, confermando di non temere le onde secche della nostra scia superate con grande disinvoltura, così come le manovre più repentine e a velocità sostenuta, di quelle che ogni buon diportista dovrebbe evitare accuratamente. Ma sapere che in caso di emergenza si possono affrontare tranquillamente è una garanzia in più e con il Sacs S700 è una certezza.

I numeri del Sacs S700

  • Lunghezza ft ………………………… m 7,50
  • Lunghezza scafo …………………… m 6,95
  • Larghezza …………………………… m 2,95
  • N. compartimenti …………………… 6
  • Diametro tubolari …………………… cm 60
  • Dislocamento ………………………… kg 1200
  • Motorizzazione max ………………… cv 250
  • Motorizzazione ……………………… Mercury Verado 200 cv
  • Serbatoio carburante ………………..... l 300
  • Serbatoio acqua ……………………… l 80 (optional)
  • Portata persone ……………………… 16
  • Omologazione CE …………………… B

Prestazioni

  • 1000 giri ……………… 2,0 nodi …………… 2,6 l/h ………… 66 db
  • 1500 giri ……………… 2,7 nodi …………… 4,3 l/h ………… 70 db
  • 2000 giri ……………… 3,1 nodi …………… 6,7 l/h ………… 72 db
  • 2500 giri ……………… 3,8 nodi …………… 10 l/h ………… 75 db
  • 3000 giri ……………… 6,6 nodi …………… 16 l/h ………… 78 db
  • 3500 giri ……………… 14 nodi …………… 17 l/h ………… 80 db
  • 4000 giri ……………… 25 nodi …………… 20 l/h ………… 82 db
  • 4500 giri ……………… 28 nodi …………… 23 l/h ………… 84 db
  • 5000 giri ……………… 30 nodi …………… 27 l/h ………… 88 db
  • 5500 giri ……………… 32 nodi …………… 62 l/h ………… 90 db
  • 6000 giri ……………… 39 nodi …………… 75 l/h ………… 92 db

Condizioni della prova
Mare calmo, temperatura 19°C, carena pulita, carburante 200 l, equipaggio 2 persone

Prezzi (Iva esclusa)

  • Solo scafo …………………………… 34.500 euro
  • Mercury 4T EFI 150 cv ……………… 50.750 euro
  • Mercury Verado 200 cv ……………… 53.500 euro
  • Mercury Verado 250 cv ……………… 57.000 euro
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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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