Si chiude la 24 Ore di Rouen. Philippe Chiappe vince, Alex Carella si ritira

Categorie: Sport
3 Maggio 2014
Si chiude la 24 Ore di Rouen. Philippe Chiappe vince, Alex Carella si ritira

Si chiude col doppio successo di Philippe Chiappe, su Nollet 1, la 24 Ore di Rouen, prima tappa del Mondiale Endurance.

Un successo che per almeno una parte porta anche i colori della nostra bandiera, grazie alla presenza dell’italiano Ale Canzi nel team vincente. Chiappe ha così centrato il bis, dopo il successo dello scorso anno quando era alla diciottesima partecipazione alla corsa probabilmente più amata dai francesi. Ecco la cronaca della sua gara raccontata direttamente dal protagonista: «Mamma mia! Abbiamo dominato per 23 ore e mezza e poi abbiamo rischiato di buttare tutto in fondo alla Senna. Negli ultimi minuti ce ne sono davvero successe di tutti i colori! All’improvviso il motore è ammutolito, sembrava morto quando mancavano solo 600 metri per arrivare sotto la bandiera a scacchi. In darsena abbiamo trascorso alcuni minuti che sembravano lunghi un’eternità, poi (tra un’esplosione di gioia e di applausi) è ripartito e così, grazie al massiccio vantaggio che avevamo acquisito in precedenza, siamo riusciti a vincere. D’accordo, ci fosse andata male avrebbe vinto la nostra barca gemella, ma è… meglio aver vinto noi».

Galeotta fu l’onda per il New Star 1

BoatMagBoatMag         Da sinistra Alex Carella  e Nikita Lijcs

L’altra faccia della medaglia, invece, è l’amaro rimasto in bocca al pluricampione di F1 Alex Carella che, dopo aver rimontato nelle sue tornate la classifica su New Star 1 facendo fronte, non senza regalare un po’ di show, alla perdita di posizioni accumulata dagli altri compagni di squadra (l’equipaggio di New Star 1 si completava con Konstantin Ustinov, Mikhail Kitashev e Nikita Lijcs), è stato costretto al ritiro. Era la quindicesima ora e in quel momento ai comandi c’era il giovane lettone Nikita Lijcs, che è stato tradito da un’onda. Ormai i danni patiti dal catamarano numero 20 erano troppo gravi per poter riprendere la corsa, così a nulla è servita la prestazione super di Carella che, dopo le due ore di guida notturna di mercoledì, in mattinata era anche riuscito a portare il New Star 1 in terza posizione assoluta e prima di Classe 2. Amareggiato, ma consapevole della situazione del circuito, Carella ha commentato: “Peccato! Resta l’amarezza, ci mancherebbe, ma lo sappiamo tutti che su questo circuito le sorprese sono sempre possibili. Avevamo rimesso a posto le cose e, nonostante qualche problema di guida, eravamo pronti per il gran finale: credo che il primato di Classe 2 avrebbe potuto essere alla nostra portata. C’è rabbia, ci mancherebbe, ma non possiamo imputare niente a Nikita, il più giovane del gruppo, che adesso è il più abbacchiato del gruppo. Lo sappiamo che, in una 24 Ore, le difficoltà si possono incontrare, improvvisamente, in qualsiasi momento. Ma è stata, ancora una volta, una grandissima esperienza. Quelle due ore di notte, poi! Da brivido. Aevamo deciso che, vista la limitata esperienza dei compagni, avrei dovuto fare tutto da solo. Una certezza, adesso ce l’ho: guidare a 200 allora, praticamente al buio, è una cosa da matti; una cosa che solo noi possiamo fare, ma è stata una delle cose più emozionanti della mia carriera. Non vedo l’ora che sia già 2015. Per riprovarci”.

La classifica finale della 24 Ore di Rouen

1. Nollet 1 (Classe 3 - Chiappe, Larigot, Peter Morin, Nelson Morin) 715 giri (pari a 2.717 km, secondo un nostro calcolo ufficioso); 2. Nollet 2 (Classe 3 - Talent, Louz, Fouquet, Jousseaume) 709 giri; 3. Navikart 2 (Classe 2 - Betin, Doublet, Lambert, Loones) 696 giri; 4. Navikart 1 (Classe 2 - Sebastien Lemoine, Delambre, Stephane Lemoine, Brandt Bjerknaes) 668 giri; 5. New Star 2 (Classe 2 - Paniushkin, R. Vandyshev, D. Vandyshev) 665 giri; 6. Pegase (Classe 3 - Boyard, Savin, Jarnigon, Ravanel) 662 giri; 7. Neptune (Classe 2 – Ducellier, Manchon, Schuft, Koenig) 650 giri; 8. Touax Peerformance (Classe 3 - Boulier, Le Goadec, Lecomte, Le Deunff) 578 giri; 9. Balt Yacht (Classe 2 - Uvis Slakteris, Atis Slakteris, Marszalek, Kourtsenovky) 575 giri; (…) 22. Team Privilege (Classe 2 - Catelin, Bersoult, Fremondiere, Benavente) 249 giri.

 

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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