Provati i nuovi Suzuki DF150A e display Suzuki MFD sullo ZAR 59SL

Categorie: I Nostri Test
21 Novembre 2018
Provati i nuovi Suzuki DF150A e display Suzuki MFD sullo ZAR 59SL

Test di due novità assolute su un classico come lo ZAR 59SL che, per l’occasione, è stato allestito con i nuovi Suzuki DF150A e display Suzuki MFD.

Come va il nuovo Suzuki DF150A? Perché i display Suzuki MFD sono così innovativi? Queste le due domande che mi pongo mentre lascio il pontile Suzuki alla fiera di Genova. Per la verità sono a bordo dello ZAR 59SL ma, una volta tanto, al centro dell’attenzione sono di più il motore e la strumentazione, anche perché di questo gommone di ZAR Formenti si è già detto tutto il bene possibile e non c’è granché da scoprire.

Suzuki DF150A e ZAR 59SL, il test

Le innovazioni tecniche dei nuovi Suzuki DF150A e DF175A sono già state ampiamente descritte nell’articolo di presentazione delle novità della casa giapponese a Genova. Mi concentro quindi sulle prestazioni sapendo che il partner, lo ZAR 59SL, è quanto di meglio si possa chiedere. Qualche dubbio me lo insinua il driver, che mi racconta che nelle prove dei giorni precedenti con un’elica da 19” le sue sensazioni erano state migliori, mentre la 20” che abbiamo montato adesso la trova leggermente “lunga”. Ne prendo atto e vado a vedere quali sono i responsi degli strumenti con questo assetto.

Siamo in planata in 3,5” a conferma che questa elica se la cava bene e la progressione resta bruciante, al punto che i 30 nodi sono toccati in 6,5” per poi proseguire fino a sfiorare i 40 nodi. Appurato che non è certo l’esuberanza che fa difetto al Suzuki DF150A, dò un’occhiata ai consumi che sono davvero ottimi ma, non contento, cerco una velocità che sappia coniugare risparmio e prestazioni. La trovo, a mio parere, tra i 3600 e i 3800 giri, con un leggero supporto dei trim, navigo tra i 23 e i 25 nodi consumando 20 o poco più litri/ora. Niente male, senza trascurare però, se proprio si vuole essere parsimoniosi al massimo, la planata minima a 11 nodi e 2200 giri consumando 8,2 l/h.

Anche il fonometro promuove il nuovo Suzuki e mi posso allora dedicare allo ZAR 59SL che conferma per l’ennesima volta tutte le sue qualità anche con un mare formato e “confuso” dalle tante scie delle barche in prova che potrebbe mettere in difficoltà una carena meno marina di questa. Infatti è proprio la direzionalità a essere maggiormente apprezzata in queste condizioni, anche se un po’ a scapito del raggio di virata che è piuttosto ampio; senza trascurare la navigazione molto “asciutta”, non così scontata con questo mare e su queste misure. Ergonomica la postazione di guida con le nuove sedute che permettono di scegliere la pozione seduta o stand-up; protettivo il parabrezza e comodo il tientibene che lo circonda e protegge, mentre la plancia è in grado di accogliere una buona dotazione di strumenti. Qui c’è però il solo monitor Suzuki MFD ed è a lui che dedico ora la mia attenzione.

Suzuki MFD, come un tablet

Anteprima mondiale anche per i display Suzuki MFD, acronimo di Multi Fuction Display. Oltre a poter essere collegati attraverso una black box a strumenti di navigazione come autopilota, radar e plotter cartografico, ma anche al trasduttore del fishfinder, attraverso di essi, grazie allo schermo touchscreen, il driver può avere in maniera intuitiva tutte le informazioni inerenti il funzionamento dei fuoribordo. Numero di giri, temperatura d’esercizio, pressione olio, angolo di trim, riserva carburante sono visualizzabili a colpo d’occhio, grazie a una grafica semplice e chiara, alla luminosità e alla tecnologia antiriflesso degli schermi ad alta risoluzione, che possono essere richiesti in quattro differenti misure: 7”, 9”, 12” e 16”.

 

Abituato a utilizzare gli schermi degli strumenti delle barche in prova “per tentativi” per mancanza di tempo, trovo subito i nuovi Suzuki MFD molto pratici se si ha l’abitudine a maneggiare smartphone o tablet, quindi per la maggior parte di noi. Si può scegliere la schermata intera oppure combinare duo e tre videate contemporaneamente e per selezionarle basta spostare le loro icone con il dito, semplice e intuitivo. A quel punto tutte le combinazioni sono possibile e per cambiarle è altrettanto semplice e veloce. Davvero una piccola rivoluzione nell’ambito delle strumentazioni.

ZAR 59SL, a bordo

Solo poche annotazione per riportare alcune considerazione che completano le immagini, ben più esaustive di tante parole del modello in prova. Questo ZAR Formenti ripropone su una misura “popolare” tutte le soluzioni che hanno decretato il successo di questi esclusivi gommoni della gamma Sport Luxury. Il guscio di vetroresina va a costituire buona parte della barca, dal pozzetto a tutto lo scafo, con un layout ben articolato e anche originale. A prua il divano a U, con un’ampia seduta frontemarcia, nasconde una generosa dotazione di gavoni oltre a potersi trasformare rapidamente in un ampio prendisole. A poppa, il divanetto si può trasformare in un solarium semplicemente spostando la spalliera, oppure in una dinette con poche manovre. La novità è però costituita dalla seduta doppia del driver che si presenta con un design rinnovato, richiesta dal mercato inglese ma che può trovare apprezzamento anche alle nostre latitudini: infatti è estremamente comoda e pratica sia volendo stare in piedi oppure seduti e poi nasconde ampi spazi storage. In alternativa è comunque offerta la classica seduta a pantografo ZAR, insuperata per versatilità.

I numeri dello ZAR 59SL

  • Lunghezza ft ………………………… m 6,09
  • Larghezza ……………………………… m 2,43
  • Diametro tubolari ………………… m 0,52
  • Numero compartimenti ………… 6
  • Dislocamento a vuoto …………… kg 590
  • Motorizzazione max……………… cv 150
  • Motorizzazione min ……………… cv 70
  • Serbatoio carburante …………… l 160
  • Serbatoio acqua …………………… l 67 (optional)
  • Portata persone …………………… 11
  • Omologazione CE ………………… C

I numeri del Suzuki DF150A

  • Tipo …………………………………… 4 cilindri in linea - 4 tempi – 16 valvole
  • Cilindrata …………………………… cc 2.867
  • Alesaggio x corsa ……………… mm 97x97
  • Potenza ……………………………… cv 150
  • Regime rotazione ……………… 5.000-6.000 giri/min
  • Alimentazione …………………… iniezione elettronica Multi-Point
  • Alternatore ………………………… A 44
  • Rapporto piede ………………… 2,50:1
  • Capacità olio …………………… l 8,0
  • Peso ………………………………… da kg 235

Prestazioni

  • 650 giri …………… 2,5 nodi ………… 1,1 l/h ……… 59 db
  • 1000 giri ………… 4,2 nodi ………… 2,2 l/h ……… 64 db
  • 1500 giri ………… 5,2 nodi ………… 4,3 l/h ……… 65 db
  • 2000 giri ………… 7,4 nodi ………… 6,7 l/h ……… 68 db
  • 2500 giri ………… 9,5 nodi ………… 10 l/h ……… 69 db
  • 3000 giri ………… 16 nodi ………… 12 l/h ……… 75 db
  • 3500 giri ………… 21 nodi ………… 15 l/h ……… 76 db
  • 4000 giri ………… 25 nodi ………… 23 l/h ……… 79 db
  • 4500 giri ………… 29 nodi ………… 28 l/h ……… 82 db
  • 5000 giri ………… 33 nodi ………… 32 l/h ……… 83 db
  • 5500 giri ………… 36 nodi ………… 43 l/h ……… 83 db
  • 5900 giri ………… 39 nodi ………… 54 l/h ……… 86 db

Condizioni della prova

Mare leggermente mosso, carena pulita, carburante 200 l, equipaggio 2 persone

Prezzi

  • ZAR 59SL solo scafo ………………………… 32.900 euro (Iva esclusa)
  • Suzuki DF150A ………………………………… da 15.800 euro (Iva inclusa)
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Alberto Mondinelli

Alberto Mondinelli, 40 anni di nautica dalle regate di 420 alle gare offshore di Classe 1, e poi addetto stampa dei più importanti team negli anni Novanta e della Spes di Mauro Ravenna nel momento di massimo fulgore della motonautica d’altura. Come giornalista, direttore responsabile di Offshore International e, più recentemente, tester di Barche a Motore.
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