Giornata ventosa ma soddisfacente per il secondo Trofeo Città di Roma. Ecco il racconto

Categorie: Fishing
3 Marzo 2020
Giornata ventosa ma soddisfacente per il secondo Trofeo Città di Roma. Ecco il racconto

Dopo il positivo esordio dello scorso anno, domenica 9 febbraio ha preso il via la seconda edizione del Trofeo Città di Roma. Un evento che dà il via alle gare di pesca sul litorale romano.

Non c’è meteo che possa fermare una passione che è dentro ognuno di noi. Neppure se cominciano le belle giornate, ma restano sempre fredde, e il mare non riserva sempre quella calma piatta che si ambirebbe trovare.

Però il richiamo del mare è comunque forte e se poi c’è di mezzo una gara, allora lo spirito di competizione prende il sopravvento e anche se in fondo non si tratta di un campionato del mondo, c’è pur sempre un trofeo da mettere in bacheca, tanti bei premi per cui lottare e un titolo comunque da acquisire.

La gara di cui vi sto parlando è il Trofeo Città di Roma – Canna da natante, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. È organizzato dalla S.S. Lazio Pesca Sportiva, una società piuttosto attiva sul litorale romano, insieme a Pelagic Team Roma con una coppia di pescatori conosciuti e anche piuttosto quotati dietro ai comandi , come Fabio Salvucci e Andrea Riccobello.

Il sabato è dedicato al briefing, al completamento iscrizioni, ed è anche l’occasione per provare in acqua il motore elettrico Minn Kota, messo a disposizione dalla KD importatrice e distributrice di questo marchio, così come di Humminbird, altro sponsor della gara.

Pescare, sì, ma in maniera responsabile

La competizione si svolge non troppo lontani dalla costa, su batimetriche che non superano i 50 metri, e le prede sono valide a patto che non abbiano misure inferiori ai 7 cm e che non si tratti di polpi, pastinache, squali e via dicendo.

La selezione è rigida, per evitare un’inutile carneficina, perché anche questo tipo di comportamento significa essere pescatori con la P maiuscola. Rispettare il mare e rispettare i suoi abitanti. È inutile catturare alla rinfusa per poi buttare via, oppure catturare prede sotto misura non dando loro modo di crescere e riprodursi.

Una gara per tutti: grandi e piccoli nello stesso campo di pesca.

Al via, domenica mattina, una trentina di equipaggi. C’era di tutto, da alcuni blasonati e maestosi fishing boat, a piccole imbarcazioni intorno ai 5 metri. Come detto si tratta di una gara non troppo distante dalla riva, quindi in effetti va bene qualsiasi mezzo.

A metterci lo zampino dopo previsioni favorevoli è purtroppo stato il vento, fastidioso sin dal mattino presto, che sollevando ondine anomale ha fatto subito capire che non si sarebbe trattato di una giornata facile, in particolare perché si pesca da fermi, quindi il moto ondoso lo si patisce abbastanza.

I pesci non sono tantissimi, forse anche loro sono disturbati dalle condizioni meteo, ma anche da una settimana antecedente l’evento caratterizzata da mare mosso. A metà mattinata, nonostante la gara sia programmata fino alle 14, si comincia a capire che, per motivi di sicurezza, non si potrà arrivare sino alla fine. Così, cercando di resistere sino all’ultimo, si arriva alle 11, quando l’organizzazione è costretta suo malgrado a dare via radio il fine gara.

C’è un po’ di dispiacere sul volto di tutti, se non altro perché si vorrebbe sempre finire il più tardi possibile, ma dall’altra c’è pure la consapevolezza che a volte occorre saper dire basta e rientrare in sicurezza. Ci si ormeggia, si raccoglie quanto catturato e si va alla pesa, sotto i gazebo posizionati dall’organizzazione.

I premi e gli sponsor

Da qui uscirà comunque un vincitore e la classifica. Intanto cominciano a fare la loro apparizione i tanti premi messi in palio dai partner e sponsor, e anche un consistente buffet per rifocillarsi mentre si ripercorrono le tappe della giornata. In palio ci sono coppe, targhe, ma anche tanti accessori e attrezzature da pesca (ma guarda un po’) tra cui anche un Helix 7 della Humminbird, canne da pesca, mulinelli, fili, pasture e tanto altro, messi in palio da Marlyn Pesca, Pesca Planet.com, Paolo Sciascia custom rods, Penn, Fonderia Roma, Track Line, Tubertini, Fishing Rods Ostia, Nomura, Jatsu, Colmic, Antiche Pasture, Everol, Trabucco, ElectroWave, Evo, Penn, Aqua Map, Linea Effe, Todaro Sport e Leoni Randolfo, il quale ha messo a disposizione una graditissima porchetta che, nel pre e post premiazioni, ha deliziato tutti.

Alla fine la classifica ha sancito quanto segue: 1° classificato l’equipaggio Lullu con 4.360 punti, seguito da Marlin Sport con 4.150 punti e terzo IMC Rod di Italo Busi con 3.570 punti. 

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Luciano Pau

Giornalista con esperienza ultratrentennale nel mondo della nautica, e motonautica in particolare, si è da tempo specializzato anche nella pesca sportiva, settore dove ha maturato una profonda esperienza come giornalista e organizzatore di eventi.
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