È vicina la riforma del Codice della Nautica da Diporto che fa tornare la serenità in barca

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13 Novembre 2014
È vicina la riforma del Codice della Nautica da Diporto che fa tornare la serenità in barca

La strada della revisione del Codice della Nautica da Diporto comincia a essere in discesa. È stata infatti approvata in Senato la Legge Delega per attuarne la riforma (guarda l’atto sul sito del Senato) e, dopo il ritorno alla Camera dei Deputati e l’iter di approvazione definitiva, il Governo potrà finalmente emanare i decreti legislativi.

Dove mirerà l’azione di Governo una volta ottenuta la delega dal Parlamento? Sicuramente sulla semplificazione amministrativa riguardo gli adempimenti a carico dei diportisti, le attività di controllo degli organi di polizia e le norme sulla sicurezza, che sono i temi più caldi in questo momento nella nautica da diporto.

Ma negli obiettivi del Governo per la riforma del Codice della Nautica da Diporto ci sono anche altre norme tese a rilanciare il mercato, fra cui la destinazione d'uso delle strutture demaniali (una volta riconosciute idonee) per il ricovero a secco di piccole barche e la regolamentazione della locazione dei natanti, che oggi è rimessa a una moltitudine di ordinanze locali.

Sono inoltre previsti piani formativi scolastici indirizzati alla cultura del mare e all’educazione marinara, non solo per alimentare il “vivaio” dei futuri diportisti, ma anche per infondere fin dalla giovanissima età i principi di rispetto per il mare, la natura e la sicurezza.

Per chi invece questi principi li ha dimenticati o non li ha mai imparati, la traccia della delega prevede un inasprimento delle sanzioni per la guida pericolosa, in stato di ubriachezza, sotto stupefacenti o nell’ambito delle aree riservate alla balneazione.

La legge contempla anche l’introduzione di accessi dedicati alle persone con disabilità nei porti turistici.

Ora tutto è in mano alla Camera dei Deputati, dove speriamo i tempi di approvazione non siano biblici.

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Claudio Russo

Inizia nella nautica, che poi lascia per fare esperienze in vari altri settori della comunicazione. Diventa giornalista e passa nella sfera dello sport, dove ha partecipato anche alla realizzazione di alcuni fra i primi siti d'informazione in ambito calcistico e delle Olimpiadi di Sydney 2000. Nel 2002 torna nella nautica come caporedattore di un mensile fino alla nuova sfida raccolta nel 2013 con BoatMag.
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