È scattato dalla Lega Navale di Napoli il Raid Suzuki 50th Anniversary organizzato da Suzuki Marine per festeggiare i 50 anni del primo fuoribordo prodotto dall’azienda giapponese.

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Il format del Raid Raid Suzuki 50th Anniversary vuole stressare i 50 anni del primo fuoribordo Suzuki: durata 50 ore di navigazione ininterrotta - distanza: circuito di 50 miglia nautiche per ogni turno - Imbarcazione: rib Focchi 510 - motore: fuoribordo Suzuki DF50A.

Raid Suzuki 50th Anniversary perché era il 1965 quando fu messo in vendita il primo motore fuoribordo, il D55 di 98 cc in grado di erogare 5.5 cv, con il quale Suzuki si presentò sul mercato nautico.
Da allora sono passati dieci lustri durante i quali Suzuki ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo tecnologico nell’ambito dei motori marini. Cinquant’anni impegnati nel produrre e nel far crescere una gamma di fuoribordo divenuta oggi una delle più articolate e tecnicamente efficienti sul mercato come sottolineano gli oltre 3 milioni di pezzi venduti in tutto il mondo.

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“Il futuro di Suzuki non cambierà rotta - è stato garantito durante la conferenza stampa dal Suzuki Italia, Junya Kumataki -, ma anzi concentrerà ulteriormente la propria mission per soddisfare la clientela con una produzione ancor più mirata verso valori di eccellenza. A prescindere dalla potenza dei fuoribordo, ogni Suzuki dovrà essere il migliore nella sua categoria o fascia di mercato, dovrà guidare l’innovazione, dovrà essere il riferimento per chiunque voglia il meglio. Proprio per porre l’accento su tale obiettivo, Suzuki ha scelto “The Ultimate 4 Stroke Outboard” quale slogan che accompagnerà l’immagine del brand e della gamma per i prossimi anni e attorno al quale vorrà cementare le attenzioni di una clientela quanto più eterogenea e vasta”.

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La cronaca della prima giornata

Fatta la presentazione dell’evento, eccoci al timone del Focchi motorizzato Suzuki DF50A pronti per la prima frazione del Raid Suzuki 50th Anniversary. Due ore dove l’obiettivo di completare il giro in programma circumnavigando Ischia si presenta subito improbo: piove a dirotto e il mare con onde fino a tre metri consiglia una tattica più attendista e prudente, come giustamente conviene Beppe Penta che mi accompagna.

Usciamo quindi dal porto e affrontiamo il mare di prua a una velocità di massimo 12 nodi che salgono a una ventina quando riusciamo a rindossarci al lungomare napoletano, per poi ridiscendere ulteriormente come affrontiamo il mare aperto verso Procida, che diventa la meta di ripiego. Infatti, il turno fissato in due ore consiglia di avvistare solo in lontananza Ischia, ma di “accontentarci” della circumnavigazione di Procida, che comunque presenta qualche difficoltà per il mare ulteriormente agitato dal forte vento che si è alzato.

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Ritorno con mare a favore, che qualche “surfata” sulle onde consente toccare ogni tanto i 20 nodi e rendere più rapido il rientro per il cambio di turno e un po’ di relax. Per noi, ma non per il Suzuki DF50A che senza neppure essere spento è pronto a ripartire dopo che sono stati imbarcati due serbatoi pieni e, ovviamente, due nuovi skipper.

Prime considerazioni. Domani il meteo migliora rendendo il successo del Raid Suzuki 50th Anniversary quasi certo, perché il DF50A ha sopportato senza nessun problema queste condizioni e avrà ancora meno problemi ad affrontare un mare più tranquillo. Più che mai ben assecondato dal Focchi 510 che si conferma un gommone eccellente, molto sicuro e performante. Resta solo la curiosità di conoscere quale sarà alla fine il consumo complessivo e se reggeranno i driver… perché potrebbero essere loro l’anello debole del Raid Suzuki 50th Anniversary.

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Oltre 50 anni di attività (51 per l'esattezza) iniziata sul Lago Maggiore, da Carlo Piccaluga e portata avanti ancora oggi dai due figli in una struttura polivalente di 110.000 mq

In quel lontano periodo in cui l’operatività nei cantieri nautici era più che altro concentrata nel recupero e restauro di scafi in legno, al cantiere Piccaluga si davano da fare invece per costruire nuove barche, sempre in legno, che il mercato cominciò ben presto ad apprezzare: del modello Dollis, per esempio, ne furono costruiti ben 60 esemplari.

Ma la produzione non poteva essere l’unica attività in un luogo dove la nautica cominciava a vivere un grande fermento, così Piccaluga si trasferì in riva al Lago Maggiore, a Lisanza di Sesto Calende, per offrire inizialmente servizi di rimessaggio e poi, via via col tempo, evolvere la propria attività in una serie di servizi sempre più completi per liberare gli appassionati di nautica da ogni pensiero sulla manutenzione della propria barca e che oggi sono concretizzati in una struttura di 110.000 mq con darsena e capannoni.

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Qui il cantiere Piccaluga offre un servizio completo per l’uso e la manutenzione delle barche. Si va dagli alaggi e vari giornalieri al rimessaggio per barche fino a 15 metri. A disposizione c’è una gru fino a 25 tonnellate. Le maestranze specializzate, poi, possono eseguire tutti i lavori di riparazione, restauro, sabbiatura e verniciatura, mentre negli uffici, i clienti possono anche fruire di consulenze di vario genere e della commercializzazione di barche nuove e usate.

Il cantiere Piccaluga è aperto tutto l’anno con orario estivo (dal 1° aprile al 30 settembre) dalle 8.00 alle 20.00, mentre in inverno l’apertura è dalle 8.30 alle 17.30, chiuso solo nel periodo natalizio dal 22 dicembre al 10 gennaio e nei lunedì del periodo invernale.

Vai al sito del Cantiere Nautico Fratelli Piccaluga

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