Non solo robustezza nordica, ma anche tanta tradizione, perché il Nordstar 49+ nasce in un cantiere che opera dal 1920, prima col nome di Linex Boat e ora con quello attuale, ed è riconosciuto fra i più grandi produttori del Nord Europa.

Nordstar 49+.

Quest'anno il cantiere arriva al Cannes Yachting Festival col suo modello di punta per il 2025, una barca che ha tutte le peculiarità necessarie per farsi apprezzare anche nel Mediterraneo.

Al di là del fatto che già da tempo lo stile nordico è molto apprezzato anche nelle più grandi piazze del design, come per esempio l'Italia, il Nordstar 49+ si rivela un'ottima barca anche dal punto di vista della funzionalità a bordo.

Prendisole prodiero del Nordstar 49+.

Dispone infatti di tutto ciò che serve per godersela tutto l'anno nel caldo e soleggiato Mediterraneo. Basti osservare la zona prodiera per notare quanto il solarium sia ben proporzionato nelle dimensioni e curato nella funzionalità, con i suoi tre materassini inclinati per potersi stendere a prendere il sole, continuando a godersi il panorama intorno, anziché solo il cielo come quando si sta completamente sdraiati.

Intorno al prendisole, inoltre, c'è molto spazio calpestabile e due sedute laterali per poter vivere la zona anche come un bel living all'aperto.

Flying bridge del Nordstar 49+.

C'è poi il flying bridge, con la sua dinette, la cucina e la seconda timoneria doatata di poltrone ergonomiche per il pilota e il copilota.

Il pozzetto è un altro grande spazio, dove raccogliersi per il pranzo o per il solo piacere di stare insieme ben accomodati nella dinette a C servita da un tavolo estensibile.

Pozzetto del Nordstar 49+

Insomma, su questa barca di 15,45 metri, c'è proprio tutto quello che serve per vivere all'aperto in spazi ampi, molto comodi e ben arredati. E un'altra dimostrazione è il posizionamento della cucina a poppa del salone per poter essere utile sia al servizio del pozzetto sia della dinette interna, che si sviluppa su un divano a L accanto alla postazione di comando.

Salone del Nordstar 49+.

Questa, fra l'altro, si mostra con una plancia da vera nave da crociera, con due poltrone di pilotaggio e una consolle panoramica dotata di due chartplotter di notevoli dimensioni, più tutta la parte analogica nel quadro accanto al timone. C'è anche lo spazio sopra il parabrezza per montare un ulteriore monitor a grandezza Tv in cui rimandare altri dati cartografici e quelli di navigazione.

Postazione di comando del Nordstar 49+.

Questo dimostra, che il Nordstar 49+ è una barca perfetta per la crociera d'altura, tanto più che lo scafo è quello tipico delle barche utilizzate da chi lavora in mare, cioè con angoli di carena molto pronunciati, che la rendono sicura e confortevole anche in condizioni di mare meno gradevoli.

Cabina.

Ciò che invece potrebbe far storcere un po' il naso ai diportisti mediterranei è la scelta dei legni per gli interni, che sono effettivamente piuttosto scuri e in controtendenza alle barche mediterranee di oggi, ma si può sempre confidare nella possibilità di personalizzazione e di scelta dei materiali.

Layout.

Il layout sottocoperta è tanto semplice quanto funzionale, perché si compone di due cabine matrimoniali a tutto baglio, entrambe dotate di bagno privato, e sviluppate lungo l'asse di chiglia fino a centro barca, perché la zona poppiera è riservata ai reparti tecnici, compresa naturalmente la sala macchine, dove risiedono due motori entrobordo da 600 cv ciascuno, che possono spingere questo quindici metri e mezzo fino a 37 nodi di velocità massima.

Cabina armatoriale.

È possibile vederla al Cannes Yachting Festival, che aprirà nei prossimi giorni, dal 10 al 15 settembre, e se volete un riferimento italiano, potete rivolgervi all'importatore G-Boats, che sarà presente in fiera, ma che potete contattare già fin d'ora cliccando al link qui sotto.


Clicca qui per entrare nel sito ufficiale di G-Boats


Clicca qui per entrare nel sito ufficiale del cantiere Nordstar (sito in inglese)


Salvatore Ranieri ha presentato così la sua novità 2025 sul fronte dei gommoni: “Il Cayman 33.0 Executive è un gommone di 10,20 metri che va a coprire una fascia di mercato molto importante, dove non avevamo un modello specifico. In pratica si inserisce tra il 35’, che per le sue dimensioni ha un costo che può risultare impegnativo per molti, e il 28’ che, al contrario, spesso è troppo piccolo per molte esigenze”.

Ranieri International Cayman 33.0 Executive.

Ranieri Cayman 33.0 Executive, innovativo nella continuità

La piccola rivoluzione in Ranieri International l’avevano già fatta lo scorso anno presentando quella che è l’ammiraglia dei Cayman, il 45.0 Cruiser, di 13,90 metri.

Riproporre quelle soluzioni su una misura di 10 metri, ma non per questo meno ricca e meno curata nelle finiture, era la scommessa che a giudicare dai primi contatti con questo gommone è stata vinta. E non si può che concordare con chi in Ranieri International definisce il nuovo Cayman 33.0 Executive: “il perfetto equilibrio tra innovazione, comfort e prestazioni”.

Ranieri International Cayman 33.0 Executive.

Tante le soluzioni che caratterizzano il Cayman 33.0 Executive, a partire dal suo layout decisamente funzionale che prevede un doppio passaggio (molto comodo) per l’accesso da poppa su un unico piano di calpestio per tutta la lunghezza, con un solo piccolo gradino all’altezza della plancia.

Ben dimensionato il prendisole prodiero arricchito da una chaise longue fronte marcia, mentre in pozzetto la dinette è accogliente e ampiamente accessoriabile.

Fly Top Ranieri International Cayman 33.0 Executive.

La zona centrale del pozzetto è un concentrato di buona progettazione e alta tecnologia

Una nota di merito per il ‘fly top’, come lo chiamano in Ranieri International, più di un semplice hardtop per robustezza, design e capacità coprente perché la nuova tendenza è garantire ampie zone ombreggiate.

Bella la plancia arricchita dai due display Simrad NSX Ultrawide prodighi di ogni tipo di informazione, dallo stato dei motori alla navigazione. E non manca nemmeno un tecnologico impianto audio fornito da Hertz, marchio dell'azienda Elettromedia, una delle più avanzate sul fronte dei sistemi audio non solo nella nautica.

Plancia di comando.

Gli spazi per la notte che ampliano l'utilizzo crocieristico

Gli spazi sottocoperta, decisamente ampi per la sua categoria, offrono un ottimo comfort con due cabine ben rifinite per quattro posti letto e un locale toilette ad altezza d’uomo, rendendo il Cayman 33.0 Executive  ideale anche per crociere di più giorni.

La carena con tecnologia brevettata

La carena del Cayman 33.0 Executive è dotata di un doppio redan a centro barca, una soluzione innovativa che esalta le performance di navigazione per garantire prestazioni velocistiche, ma anche un maggiore comfort di navigazione riducendo sensibilmente i consumi di carburante, il tutto per un uso più efficiente ed ecologico.

Da notare infine che il sistema di assemblaggio della coperta del Cayman 33.0 Executive utilizza la tecnologia esclusiva Ranieri international Fully Developed Cockpit System e il Cockpit Shock Absorber, a garanzia di una navigazione stabile e sicura anche in condizioni di mare impegnative.

Ranieri International Cayman 33.0 Executive.

I motori del Cayman 33.0 Executive

Come è facilmente intuibile i 10,20 metri del nuovo gommone di Ranieri International montano motori esclusivamente fuoribordo, per una potenza massima che può arrivare fino a 800 cv complessivi.

Le configurazioni previste sono quindi da 2x400 cv a scendere con 2x350 o 2x300 cv, a seconda che si voglia prediligere le velocità più alte che il Cayman 33.0 Executive è in grado di raggiungere o un buon compromesso fra prestazioni e minori costi di esercizio.


Scopri anche l'altra novità 2025 di Ranieri International: il Next 255 LX


Ranieri International Cayman 33.0 Executive.

La scheda tecnica del Ranieri Cayman 33.0 Excutive

Lunghezza f.t.10,20 m
Larghezza3,55 m
Diametro tubolari0,65 m
Compartimenti6
Dislocamento3.500 kg
Serbatoio carburante540 l
Serbatoio acqua130 l
Portata persone22
Motorizzazione massima800 cv
Omologazione CeCat. B

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Ranieri International


Gli svedesi sono famosi in particolare per due cose: una spiccata attenzione alla sostenibilità ambientale e una consolidata tradizione nella realizzazione di prodotti tecnologici particolarmente robusti ed affidabili.

Due aspetti che trovano il loro punto d’incontro nel programma dedicato ai propulsori rigenerati di Volvo Penta, un brand di assoluto rilievo quando si parla di motori nautici ma anche di attenzione all'ambiente, che di recente ha annunciato l’ampliamento della sua offerta di unità destinate ad una “seconda vita”, un’autentica tradizione del costruttore svedese fin dagli anni Settanta.

Volvo Penta rigenerazione motori.

Motori usati, ma garantiti come i nuovi. Ecco i modelli in arrivo

I motori D13 e D8 immessi sul mercato prima dell'arrivo dell'EVC 2.0 sono disponibili nella versione rigenerata già dalla prima metà del 2024, ma è previsto che nel prossimo autunno arriveranno anche le serie D4 e D6 pre-EVC 2.0, oltre all’intera gamma di Inboard Performance System (IPS).

Nel biennio 2025-2026, invece, Volvo Penta intende introdurre i D16 e D11 completamente rigenerati, ovviamente continuando a garantire consegne rapide e pieno supporto a cliente ed installatore.

A prova di ciò, anche il fatto che la garanzia è la stessa che copre i ricambi originali (nuovi), cioè 12 mesi e, se sono forniti e installati da un rivenditore autorizzato Volvo Penta, la garanzia viene estesa fino a 24 mesi oppure 600 ore (per uso diportistico) o 3.000 ore (per uso commerciale).

Leggi anche: Volvo Penta Glass Cockpit, governare con un dito

Gli standard di rigenerazione dei motori sono altissimi

Le unità rigenerate di Volvo Penta vengono rinnovate sulle stesse linee di produzione in cui si costruiscono le unità nuove e già questo fa intuire la qualità del prodotto finale.

In più, dal punto di vista ambientale, la rigenerazione comporta un abbattimento delle emissioni di Co2 del 56% rispetto alla produzione ex novo dello stesso motore.

Gli standard, giurano a Göteborg, sono elevatissimi, in primis perché viene impiegato personale altamente qualificato, e in secondo luogo perché gli stabilimenti specializzati (situati in Svezia e Francia) effettuano un’accuratissima serie di controlli prima di consegnare i motori rigenerati.

Volvo Penta motore rigenerato.

Tutte le parti, eccetto quelle sostituite con componenti nuovi, vengono riportate a condizioni pari al nuovo prima di essere testate e verificate; anche i propulsori assemblati vengono sottoposti ad una serie di test finali tesi a verificare la loro conformità con le specifiche originali.


Clicca ed entra nel sito ufficiale di Volvo Penta Italia


È passato appena un anno dal lancio del primo catamarano a motore di Yot Power Catamarans, ma durante questi mesi a Canet en Roussillon (Occitania) non sono rimasti con le mani in mano.

Yot 41

Con succulente novità nel taschino, il cantiere transalpino ha scelto di giocare in casa, optando per il tavolo del prossimo Cannes Yachting Festival per calare il suo asso 2025: alla kermesse francese, infatti, Yot presenterà il nuovo catamarno di 12 metri Yot 41, che espande verso l’alto la famiglia inaugurata con Yot 36.

Yot 41: semplicemente di più

Gli appassionati di nautica che si ritroveranno al Vieux Port dal 10 al 15 settembre prossimi potranno ammirare, in anteprima mondiale, questo nuovo catamarano, che pur muovendosi lungo la strada tracciata dal modello più piccolo ne esalta ulteriormente i concetti di fondo, all’insegna di più spazio, più comfort e più potenza.

Yot 41

Progettato per le crociere a medio raggio, Yot 41 si caratterizza per un baglio di 4,5 metri, ma sfruttando la possibilità di abbattere le murate posteriori (Yot lo chiama “Extra-Beam”) si può arrivare fino a 5,82 metri di larghezza: si ottiene così una superficie di ben 25 m2 completamente dedicata al relax, che ruota attorno all’accogliente sofa bed protetto dall’hard top, vero fulcro di questa area lounge e dotato di frigorifero incorporato. 

Yot 41: i layout in coperta e sottocoperta

Pozzetto.

Il main deck è attraversato da un corridoio centrale, che a centro barca separa la coppia sinistra di sedili da quella di destra, che serve la plancia di comando protetta dal parabrezza.

Il pozzetto presenta una ricchezza d'arredi davvero notevole, con l'ulteriore plus di avere una modularità dei divani che permettono svariate configurazioni dell'area, ora come prendisole ora come dinette da pranzo oppure con le sedute orientate a poppa vista mare o a prua verso il living centrale.

Sottocoperta trovano spazio due cabine separate, quella riservata all’armatore è nello scafo di sinistra, mentre quella degli ospiti è nello scarpone di dritta.

Cabina armatoriale Yot 41.

Entrambe offrono una grande capacità di stivaggio e sono dotate di bagno ensuite, per la massima privacy durante la permanenza a bordo.

Tante sono le opportunità di personalizzazione, all’interno come all’esterno, per un catamarano che dedica grande attenzione allo stile e alla possibilità per il cliente di cucirsi addosso la propria barca.

Yot 41

Yot 41: i motori

A poppa, ai lati della piattaforma removibile di 1,5 m di larghezza (è disponibile anche una piattaforma elettrica opzionale da 200 kg di capacità, per la risalita e lo sbarco/imbarco dei toys) sono alloggiati i due motori fuoribordo Mercury Verado V10 a cui è deputata la propulsione dello Yot 41.

Con una cilindrata di 5.7 litri, questi due blocchi da 10 cilindri a V erogano 400 cv ciascuno, per prestazioni che promettono di essere esaltanti.

Yot 41

La scheda tecnica di Yot 41

Lunghezza f.t.12,57 m
Lunghezza scafi11,86 m
Larghezza con murate chiuse4,49 m
Larghezza con murate aperte5,82 m
Immersione1,14 m
Persone imbarcabilida 12 a 20 in base all'omologazione
Motori2x400 cv V10
Omologazione CeCat. B (12) - Cat. C (19) - Cat. D (20)

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Yot Catamarans (in inglese)


Quante volte abbiamo scritto che sui natanti “non si inventa più niente”. Certo, non è facile in spazi relativamente ristretti inventarsi nuovi layout o soluzioni progettuali eclatanti, eppure il nuovo Ranieri Next 255 LX del cantiere Ranieri International è riuscito a sorprendermi molto positivamente, perché colpisce nei dettagli.

Con i suoi 7, 80 metri di lunghezza fuori tutto si inserisce tra il Next 275 LX presentato lo scorso anno, da cui riprende lo stile, e il conosciuto Next 240 rispetto al quale fa pesare la maggiore abitabilità legata un po’ alle dimensioni, ma soprattutto alle soluzioni che il cantiere ha sviluppato a bordo.

Ranieri Next 255 LX.

Next 255 LX , coperta su un unico livello

Tutta la coperta è su un unico livello, soluzione che sicuramente facilita gli spostamenti a bordo, mentre la cabina con due posti letto e la toilette separata contribuisce decisamente a migliorare il comfort generale e ad ampliare le potenzialità di utilizzo sul fronte crocieristico di una barca che punta molto anche al diporto giornaliero.

Cabina del Ranieri Next 255 LX.

Se a questo aggiungiamo che la zona living è equipaggiata con lavello, piastra a induzione e frigorifero di acciaio inox, se ne deduce che cucinare e vivere a bordo in crociere anche di più giorni è davvero possibile.

A prua del Ranieri Next 255 LX, non manca il classico solarium, che è anche "rinforzato" da un divano incastonato nel cassero, che può fare da seduta fronte marcia per due, ma anche da supporto per usare l'imbottitura del prendisole come un'estesa chaise-longue.

Ranieri Next 255 LX.

Da notare anche dettagli come il gradino al vertice prodiero, che agevola il trasbordo all'ormeggio di prua, e il rialzamento delle murate a protezione del prendisole, così da non dover applicare una battagliola troppo alta, ormai evidentemente considerata dai più anti estetica.

La zona di poppa, invece, è (solo) apparentemente semplice, perché in configurazione "normale" presenta un divano a poppa e il mobile cucina di fronte, ma basta liberare i complementi nascosti, come le due sedute laterali inglobate nelle murate e il tavolino, per ottenere uno spazio conviviale esteso su tutta l'area del pozzetto.

Pozzetto del Ranieri Next 255 LX.

La postazione di comando presenta un divano a due posti e una consolle bella ampia, dove al centro spicca un'altra delle grandi novità, questa volta sul fronte dell'elettronica: è il chartplotter multifunzione NSX Ultrawide di Simrad.

La sua innovazione, oltre agli aspetti tecnologici, che vi invitiamo a scoprire nel nostro articolo al link qui sotto, è la capacità di disporre dell'area di due display uniti in un solo plotter, cosa che porta notevoli vantaggi sulla visualizzazione dei dettagli, soprattutto quando si ripartisce lo schermo in più sezioni.

Leggi anche: Nasce il plotter a doppio schermo Simrad NSX Ultrawide, ecco come è fatto

Simrad NSX Ultrawide.

Simrad è uno dei marchi del gruppo americano Navico, a sua volta facente parte del colosso Brunswick, e in Italia ha creato una lunga collaborazione col cantiere Ranieri International, che da ormai diverso tempo applica la tecnologia di Simrad alle sue barche e ai gommoni.

Carena ad alto contenuto tecnologico

La carena del Next 255 LX è dotata di un sistema con redan di terza generazione “Hull Innovative System Gen III” che migliora significativamente le prestazioni idrodinamiche, riducendo la resistenza all’avanzamento e migliorando le prestazioni.

Hull Innovative System.

Inoltre, il sistema Absorbed Shock System integrato è stato sviluppato per assorbire gli urti nelle navigazioni con moto ondoso formato, quindi con un significativo miglioramento del comfort di bordo.

A questo si aggiunge che la coperta monoscocca del Ranieri Next 255 LX, non solo riduce le vibrazioni, ma aumenta la rigidità strutturale dell’imbarcazione, conferendole una notevole robustezza.

Infine, l’utilizzo di resine vinilestere nella costruzione garantisce il massimo della qualità e della durabilità, resistendo meglio alle sollecitazioni e all’usura nel tempo.

I motori del Ranieri Next 255 LX

Ampia è la scelta delle motorizzazioni, tutte rigorosamente fuoribordo: il Ranieri Next 255 LX può infatti essere equipaggiato con un motore di 200 cv, che è la configurazione minima, fino a un massimo di 350 cv.

La scelta dipende molto dalla sensibilità dei singoli proprietari in termini di desiderio di velocità e disponibilità di spese di esercizio. La certezza è che la versatilità di questa barca è di sicuro in grado di soddisfare al meglio le diverse esigenze di ogni diportista.

Prendisole di prua.

Leggi anche la nostra intervista a Salvatore Ranieri sulle sue prospettive del mercato nautico


La scheda tecnica del Ranieri International Next 255 LX

Lunghezza f.t.7,80 m
Larghezza2,55 m
Dislocamento2.200 kg
Serbatoio carburante390 l
Serbatoio acqua80 l
Portata persone8 (B) - 10 (C)
Motore fuoribordo1x200 cv min - 1x350 cv max
Omologazione CeCat. B - C

Clicca ed entra nel sito ufficiale di Ranieri International


“Corsa”, un termine che evoca velocità, potenza e sportività. E, soprattutto, un termine rigorosamente italiano, a sottolineare con orgoglio il pedigree tutto tricolore di questo nuovo gioiello di casa: è così che Cranchi ha scelto di battezzare il suo nuovo yacht di 21 metri, il Cranchi Sessantasette Corsa, la barca che farà da punta insieme alle altre novità allo stand del cantiere al prossimo Cannes Yachting Festival (10 – 15 settembre 2024)

Cranchi Sessantasette Corsa.

Sportiva con tanta classe

Il nome completo è ‘Sessantasette 67 ft Corsa’, denominazione che già ci svela molto di questo nuovo sportbridge: si tratta infatti di una versione del Sessantasette 67 ft presentato nel 2022, da cui deriva in maniera evidente e dichiarata.

La struttura è la medesima e le similitudini sono ovviamente molte, ma basta un’occhiata al profilo per rendersi conto di quella che è la differenza caratterizzante: sul Corsa, il terzo ponte assume infatti l’aspetto di un mini fly privo di t-top, per massimizzare l'aspetto tirato del profilo che ci si aspetta da una sportiva.

Cranchi Sessantasette Corsa.

L'area del fly può comunque essere riparata da una vela ombreggiante che si aggancia a quattro aste amovibili e stivabili nei gavoni integrati nel divano.

La linea della barca diventa così più filante e sportiva, anche grazie ad un pulpito più aggettante rispetto alla versione standard e a molti dettagli rossi, colore che tradizionalmente evoca sportività ad alte prestazioni.

Cranchi Sessantasette Corsa.

Rosse, per esempio, sono la parola “Corsa” presente nel logo della barca e le finiture della tappezzerie, come il cordolo che fa da congiunzione alle superfici verticali (nere) e quelle orizzontali (chiare) di prendisole e sedute.

Il ponte principale

Cranchi Sessantasette Corsa.

Il pozzetto vanta spazi ancora più ampi rispetto a quelli sulla versione flybridge, e la parte riparata dal ponte superiore si sviluppa ancora più in profondità con la possibilità di aprire le vetrate laterali della tuga per una maggiore circolazione di aria e luce, mentre è completamente aperta verso il mare nella zona a poppa, dove campeggia anche un'originale superficie prendisole sospesa sulla spiaggetta bagno.

Pozzetto

L'allestimento del pozzetto prevede un tavolo espansibile, un divano a C, la Tv a scomparsa e una vasta dinette servita da una cucina completa, in un ambiente estremamente curato nello stile e nella ricercatezza di un'atmosfera avvolgente, tanto che, oltre che come dehors, può essere vissuto anche come ambiente interno, vista la zona riparata in cui si sviluppa e stante anche il fatto che questa è l'unica zona pranzo prevista sul ponte principale.

Il salone, infatti, è completamente sviluppato per il relax in un grande living composto da un divano a L, tavolino, poltrona e un altro mobile da salotto. A prua, c'è un'altra cucina più strutturata rispetto a quella esterna, mentre a dritta si trova la timoneria.

Postazione di comando del Cranchi Sessantasette Corsa.
Cranchi Sessantasette Corsa.

Un altro bellissimo living è sul ponte di prua esterno. Bellissimo per come si articola, perché l'impressione è che il designer Christian Grande abbia voluto ricercare le forme di un'opera artistica nell'allestire questa zona relax. Le poltrone con lo schienale semicircolare incastonate nel prendisole con la sua forma romboidale, insieme al divano che completa il living, sembrano infatti definire un disegno immaginario.

Living esterno di prua.

Il ponte inferiore

Il layout del ponte inferiore riprende quello della versione flybridge con tre o quattro cabine, più quella per l'equipaggio per chi la richiedesse.

Cabina armatoriale del Cranchi Sessantasette Corsa.
Cabina dell'armatore del Cranchi Sessantasette Corsa.

La suite armatoriale è a tutto baglio a centro barca ed è arredata con un letto matrimoniale, un armadio, un salottino con poltrone e tavolino, più un’area office, che è quella che lascia spazio alla quarta cabina con letti a castello, se si sceglie il layout a quattro cabine. Altrettanto articolato è il bagno armatoriale, che si sviluppa in tre ambienti distinti: servizi, doccia e la zona con due lavandini.

Cabina Vip.

Naturalmente la soluzione del bagno ensuite si ritrova anche nella cabina VIP e in quella degli ospiti, che sono entrambe matrimoniali.

Cabina ospiti.

L'equipaggio alloggia a poppa, in una cabina accanto al garage del tender, che è allestita con due letti separati più il bagno.

Lo sport fly del Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa

Layout sport fly del Cranchi Sessantasette Corsa.

Il Cranchi Sessantasette Corsa si distingue dalla versione flybridge, soprattutto per la differenza del ponte superiore. Come abbiamo visto, infatti, questo nuovo modello nasce come una variante più vicina al mondo degli open hardtop, ma rimane sempre un motoryacht di classe e per lunghe crociere.

Cranchi Sessantasette Corsa.

Il ponte superiore dunque non è un vero e proprio flying bridge nella sua conformazione tipica, perché si sviluppa su un'area più quadrata che rettangolare, ma riesce a offrire comunque uguale fruibilità degli spazi.

Sport fly

Questo sport fly è infatti allestito con un esteso prendisole poppiero e una dinette a C con il mobile cucina sul lato opposto e c'è pure la seconda timoneria.

Sport Fly.

Il tutto in un'area per nulla eccessivamente compattata, tanto che sia gli arredi sia gli spazi calpestabili risultano deciamente ampi. Da notare anche che, la minore estensione in lunghezza dello sport fly, lascia spazio nell'area prodiera della tuga a un tettuccio apribile al servizio del salone sottostante.

Possibilità di décor e personalizzazioni

Come per gli altri grandi motoryacht, anche il Cranchi Sessantasette 67ft Corsa prevede tre tipi di décor già studiati da Christian Grande con specifiche tonalità, accostamenti di colore e tipi di materiali. In particolare si tratta degli allestimenti Siracusa, Pisa e Milano (quest'ultimo è quello rappresentato in tutte le foto degli interni di questo articolo).

Décor Milano del Cranchi Sessantasette 67 ft. Corsa.

Ma le possibilità non si fermano qui, perché il cantiere dispone anche di un servizio di personalizzazione, che viene sviluppato insieme all'armatore nell'ambito del Cranchi Atelier, dove ognuno può scegliere quello che preferisce fra una vasta e articolata proposta di tessuti, materiali e colori, sia interni sia esterni.


Scopri tutto sul servizio Cranchi Atelier sul sito ufficiale del cantiere


I motori e le prestazioni del Cranchi Sessantasette Corsa

Lungo quasi 21 metri e largo 5,5, anche sul fronte della dotazione propulsiva il Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa si muove sulla stessa lunghezza d’onda del modello flybridge.

Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa.

La sala macchine ospita infatti due Volvo Penta D13 a sei cilindri in linea da 1000 cv di potenza ciascuno, abbinati ad altrettanti pod Ips1350.

Con questa configurazione, dai test effettuati dal cantiere, la barca può raggiungere una velocità massima di 27 nodi con un consumo di 350 litri/ora.

Nel range dei regimi di crociera, il cantiere consiglia di attestarsi a 18 nodi per quella economica, con un consumo di 236 litri/ora, oppure a 22 nodi con un consumo leggermente superiore.

Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa.

Leggi anche il nostro test del Cranchi Sessantasette 67 ft, il cruiser di alto stile e tecnologia


La scheda tecnica del Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa

Lunghezza f.t.20,80 m
Lunghezza scafo18,73 m
Larghezza5,45 m
Immersione1,60 m
Dislocamento a vuoto41.000 kg
Serbatoio carburante4.000 l
Serbatoio acqua dolce900 l
Serbatoio acque nere300 l
Serbatoio acque grigie200 l
Motori2x1000 cv Volvo D13 Ips1350
Portata persone18
Cabine3 o 4
Studio carenaAldo Cranchi
ProgettoCentro Studi Ricerche Cranchi
Art DirectionChristian Grande
Omologazione CeCat. B
Cranchi Sessantasette 67 ft Corsa.

Accanto alla nuova ammiraglia pronta al debutto come novità 2025 (la 500 Regina), il cantiere Fabbrica Italiana Motoscafi darà grande spazio anche a un altro modello di punta durante il Cannes Yachting Festival, in programma dal 10 al 15 settembre prossimo: la Fim 440 Regina.

Se la 500 risulta essere un motoryacht molto tecnologico lo deve anche alla 440 Regina, che è stata l'apripista su cui il cantiere bergamasco l'anno scorso ha applicato le sue innovazioni. Non a caso i riflettori su questa barca open hardtop di 13,60 metri sono puntati anche per festeggiare la nuova partnership con Racecarbon e CBS.

Si tratta di una collaborazione strategica, che consentirà a Fim di sfruttare in modo ancora più intelligente (e sostenibile) i vantaggi offerti dall’impiego della fibra di carbonio.

Scopri in anteprima la Fim 500 Regina nel nostro articolo

Il carbonio questo indispensabile. E anche riciclabile

Leggero, resistente, semplicemente l’ideale quando si tratta di progettare mezzi ad alte prestazioni: il carbonio è un materiale fondamentale sia nel mondo automotive  – in particolare nel motorsport – sia per l’industria aerospaziale, due ambiti in cui le caratteristiche di questo composito lo rendono praticamente insostituibile.

Hardotp in carbonio.

Ed è proprio da lì che Fim ha deciso di attingere scegliendo di impiegare sulla sua 440 Regina una nuova tecnologia sviluppata dalla Recarbon di Busto Arsizio in collaborazione con CBS, che consente alla factory di Cividate al Piano di rigenerare fibra di carbonio aeronautica, per impiegarla nei pannelli di rivestimento degli hardtop.

Una primizia per il settore nautico, che apre la strada al recupero di un materiale così pregiato a cui viene donata, attraverso il riciclo, una seconda vita… acquatica.

Fim 440 Regina.

Fim 440 Regina, la trasformista

Yacht innovativo e particolarmente “smart” alla luce delle soluzioni adottate, la Fim 440 Regina si posiziona esattamente al centro dell’attuale gamma di open walkaround di casa FIM, tra la 340 e la 470.

Tra i suoi tratti distintivi, c'è sicuramente la sua indole “trasformista”: tante sono le possibilità di adattare gli spazi di questo 13 metri e mezzo alle varie esigenze della giornata, tanto sottocoperta quanto in coperta.

Anzitutto l'hard top in carbonio e acciaio è completamente apribile grazie a un sistema di lamelle rotanti. In modo analogo, nelle murate poppiere sono state inserite diverse movimentazioni come le terrazze abbattibili, la plancetta lift e una passerella a scomparsa.

La seduta nel triangolo di prua, invece, può trasformarsi in un divano più comodo semplicemente alzando lo schienale per creare, insieme all'esteso prendisole, una completa area relax che si aggiunge a quella molto ben articolata in pozzetto.

A poppa, infatti, la Fim 440 Regina offre un prendisole direttamente affacciato sul mare su tutti i lati quando le murate laterali sono aperte, più una dinette con due divani contrapposti e il tavolo in mezzo.

La dinette, inoltre, una volta che è stato ribassato il tavolo al livello delle sedute e abbattuti gli schienali dei divani, può anche integrarsi al prendisole poppiero per estenderne la superficie praticamente su tutto il pozzetto. Naturalmente il tutto è servito da un mobile cucina completo.

Pozzetto del Fim 440 Regina.

Anche per gli interni, contraddistinti da spazi ampi e luminosi con un’altezza di ben due metri, si sono adottate soluzioni analoghe, all’insegna della versatilità.

Layout sottocoperta del Fim 440 Regina.
Interno.

Un esempio è offerto dalla dinette prodiera, che può convertirsi in un letto matrimoniale, ma anche dalla presenza - sempre a prua - di una paratia richiudibile, che trasforma l'ambiente open space in due ampie cabine, entrambe dotate del proprio bagno con accesso privato.

Bagno.

I motori della Fim 440 Regina

Sportiva ma capace al tempo stesso di dedicare un’attenzione speciale al comfort, Fim 440 Regina è disponibile in due differenti motorizzazioni.

Le possibilità di scelta sono fra due motori entrobordo Volvo Penta D6 da 380 cv ciascuno e due da 440 cv, sempre D6 Volvo Penta.

La scheda tecnica della Fim 440 Regina

Lunghezza f.t.13,60 m
Lunghezza omologazione11,80 m
Larghezza4,00 m
Dislocamento a vuoto12.000 kg
Serbatoio carburante2x600 l
Serbatoio acqua dolce350 l
Serbatoio acque nere95 l
Motori entrobordo2x380 o 440 cv EB
Persone imbarcabili14
Posti letto4
Bagni2
Omologazione CeCat. B

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Ultlima creazione dell'azienda F.lli Razeto & Casareto la maniglia Oblò ha un elevato tasso tecnologico, che si abbina a un design nato in collaborazione con Zuccon International Project, lo studio di architettura fra i più quotati nel mondo nautico.

Da un oggetto apparentemente semplice germogliano peculiarità stilistiche legate all’oblò: nell’elaborazione del prodotto finale, infatti, Zuccon International Project ha analizzato a tutto tondo questo elemento centrale nella storia delle navi, ricostruendone la natura e reinterpretandola nell’immagine di una maniglia.

Maniglia Oblò di Razeto & Casareto con Zuccon International Project.

Con la sua estetica raffinata e fuori dall’ordinario, senza però perdere in pulizia e linearità, lo status della maniglia Oblò può dirsi vicino a quello di opera d’arte.

Due tratti in particolare spiccano nella valutazione di tale realizzazione. Per primo il materiale di composizione, alluminio di ottima lega lavorato con ESI Antimicrobial System, un cluster metallico complesso di ultima generazione, che emette continuamente argento Ag+ e altri ioni; questa emissione disinfetta in maniera constante gli oggetti e l’ambiente, in totale tranquillità e silenzio.

Il secondo jolly tecnico consiste nel fatto che Oblò è dotata di led e dell’OSSH Network, un sistema integrato di accessi intelligenti, lanciato di recente da F.lli Razeto & Casareto: così la trasmissione di informazioni, siano esse di hotellerie, di onboard management o di sicurezza, risulta confortevole e funzionale.

Maniglia Oblò di Razeto & Casareto con Zuccon International Project.

La maniglia Oblò garantisce inoltre ampia flessibilità e possibilità di customizzazione, ponendo la giusta attenzione a ogni dettaglio per massimizzare il complesso aspetto progettuale e tecnologico.

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Maniglia Oblò di Razeto & Casareto con Zuccon International Project.

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Il conto alla rovescia per il Cannes Yachting Festival 2024 è iniziato, e le prime anticipazioni su quanto vedremo al salone francese sono già in arrivo. Fra queste c'è la FIM 500 Regina, il nuovo motoryacht open hardtop che si pone al vertice non solo della gamma Regina, ma anche di tutta la produzione di Fabbrica Italiana Motoscafi, almeno fino a quando non arriverà la 640 Contessa che è in progetto.

Fim 500 Regina.

Con una lunghezza fuori tutto di circa 16,10 metri, la nuova 500 Regina si mostra come un motoryacht molto elegante, ma al tempo stesso rivela un tono sportivo attraverso il suo profilo molto affusolato, che si può notare anche nelle altre barche del cantiere, in particolare nella novità più recente, la 440 Regina, che fra l'altro sarà parte della formazione nello stand del cantiere all'appuntamento transalpino di settembre.

Fim 500 Regina.

Proprio dalla FIM 440 è ripreso il disegno dell’hardtop, che caratterizza la silhouette della 500, frutto della partnership tra FIM e Design aLOT: integrato al parabrezza (fortemente inclinato per migliorare l’aerodinamica e conferire alla barca un aspetto sportivo), si prolunga vistosamente verso poppa tenendo aperti i lati per garantire il flusso d'aria, per un'effetto da open puro.

Non solo, tra le diverse soluzioni proposte c’è anche la possibilità di installare pannelli fotovoltaici è, in più, tutta la struttura è realizzata in leggerissimo carbonio a infusione, riciclato nelle pannellature, cosa che rimarca uno dei concetti cardine attorno al quale si è sviluppato il progetto della FIM 500 Regina: la riduzione dell'impatto ambientale.

Fim 500 Regina.

Più in generale, Fabbrica Italiana Motoscafi ha cercato il più possibile di fare ricorso a materiali di lunga durata, riciclati o facilmente riciclabili, sia all'interno sia all'esterno, compresi i tessuti: le tappezzerie esterne, ad esempio, sono realizzate con materiali 100% riciclabili, con un occhio di riguardo a garantire una seduta sempre fresca anche con alte temperature.

Cabina armatoriale.
Cabina armatoriale.

Il layout sottocoperta della FIM 500 Regina

La stessa sensazione di comfort e cura per i dettagli di ritrova anche sottocoperta, dove la luce abbonda grazie alle vetrate laterali, ai colori scelti e al gioco di specchi che caratterizza, per esempio, il bagno della suite armatoriale, che è collocata a poppa.

La cabina ospiti non è meno accogliente, offrendo soluzioni a cinque stelle come una cabina armadio di generose dimensioni e l’accesso a un secondo bagno con box doccia separato.

Cabina Vip.

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Tecnologia e progettazione al servizio degli ospiti in coperta

Sono tante le soluzioni innovative adottate da FIM per la sua “flagship”. Se da un punto di vista estetico l’illuminazione strizza l’occhio al car design, anche il comparto domotica non è stato risparmiato, mettendo la tecnologia al servizio di ospiti e armatore.

Ci sono poi tante soluzioni progettuali che rendono gli ambienti esterni facilmente modulabili a seconda delle esigenze del momento.

Nel pozzetto, per esempio, prendisole e divano si fondono in un unico spazio attraverso un meccanismo di schienali abbattibili, mentre la Tv a estrazione si integra in un mobile cucina e una console equipaggiata con telecamere per l’ormeggio assistito.

Tutta l'area di poppa, inoltre, può essere affacciata direttamente sul mare grazie alle murate abbattibili ai lati e alla plancetta poppiera che è direttamente collegata al pagliolo del pozzetto senza soluzione di continuità.

A prua, invece, è possibile far scorrere una sezione del prendisole verso il triangolo prodiero per trasformarla in un divano, dando vita a una zona lounge con divanetto separato e tavolino centrale.

Doppia opzione per i motori

Fim 500 Regina offre la possibilità di scelta fra due potenze dei motori, che sono 2x480 cv, nella dotazione standard, e 2x600 come possibile scelta opzionale.

Qualunque sia la scelta, i motori sono sempre i Volvo Penta Ips e, più nello specifico, gli Ips650 nella dotazione standard e gli Ips800 nell'equipaggiamento opzionale.

La scheda tecnica di Fim 500 Regina

Lunghezza f.t.16,10 m
Lunghezza di omologazione14,60 m
Larghezza4,40 m
Immersione max1,40 m
Dislocamento a vuoto17.500 kg
Serbatoio carburante2x750 l
Serbatoio acqua dolce400 l
Serbatoio acque nere60 l
Sebatoio acque grigie80 l
Generatore8 kW Med - 11 kW Top
Motori2x480 Ips650 (std.) - 2x600 Ips800 (opt.)
Persone imbarcabili16
Omologazione CeCat. B

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Riviera Genova è un'azienda storica conosciuta ai più per la sua vasta gamma di bussole di ogni tipo, ma i suoi clienti la conoscono anche per tutti gli altri tipi di prodotti, fra i quali gli accessori in plastica.

Accessori che possono creare un po' di scetticismo in alcuni diportisti sulla loro resistenza e durata rispetto agli stessi prodotti realizzati magari con altri materiali, ma non tutti forse sanno che la policy aziendale di Riviera Genova è creare i propri prodotti interamente in casa, dal concepimento alla progettazione alla fabbricazione del prodotto finito, proprio per poter controllare direttamente tutta la filiera produttiva e poterne quindi garantire la qualità.

Non è un caso infatti che Riviera Genova abbia un'azienda consociata - la Isolanplast - che è operativa da oltre 60 anni nella lavorazione di precisione e nello stampaggio delle materie plastiche, ed è anche stata fra le prime imprese italiane a dotarsi di un sistema di gestione qualità.

Grazie a questo know-how, Riviera Genova si è specializzata anche nella componentistica in plastica per poter offrire a diportisti e cantieri un catalogo estremamente ricco di accessori, la cui qualità è testimoniata non solo dai test aziendali ma anche da quelli "naturali", cioè dagli stessi clienti che li utilizzano nelle condizioni reali che, come si sa, negli ambienti marini sono le più disparate.

Timonerie (soffietti passaguida con cuffie in gomma), tubi passacavi, flange, stacchi con chiavette di sicurezza e connettori per motori fuoribordo dei principali brand, pompette di adescamento per serbatoi carburante, tappi stagni per sentine e fori d’ispezione, moschettoni e ganci per gommoni, supporti elastici e molle d’ormeggio, sono solo alcuni dei componenti disponibili nel catalogo degli accessori in plastica di Riviera Genova.

Tutti nascono in un ufficio interno di progettazione con stazioni Cad 3D, da cui si ottengono direttamente le specifiche per gli stampi, che a loro volta vengono realizzati in un'officina stampi con centri di lavoro, elettroerosioni, rettifiche, torni e fresatrici.

C'è poi il reparto stampaggio con 24 presse a controllo numerico da 35 a 300 tonnellate e anche un laboratorio metrologico.

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Tubo passacavi.
Tubo passacavi.

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