Accanto alla nuova ammiraglia pronta al debutto come novità 2025 (la 500 Regina), il cantiere Fabbrica Italiana Motoscafi darà grande spazio anche a un altro modello di punta durante il Cannes Yachting Festival, in programma dal 10 al 15 settembre prossimo: la Fim 440 Regina.
Se la 500 risulta essere un motoryacht molto tecnologico lo deve anche alla 440 Regina, che è stata l'apripista su cui il cantiere bergamasco l'anno scorso ha applicato le sue innovazioni. Non a caso i riflettori su questa barca open hardtop di 13,60 metri sono puntati anche per festeggiare la nuova partnership con Racecarbon e CBS.
Si tratta di una collaborazione strategica, che consentirà a Fim di sfruttare in modo ancora più intelligente (e sostenibile) i vantaggi offerti dall’impiego della fibra di carbonio.
Scopri in anteprima la Fim 500 Regina nel nostro articolo
Leggero, resistente, semplicemente l’ideale quando si tratta di progettare mezzi ad alte prestazioni: il carbonio è un materiale fondamentale sia nel mondo automotive – in particolare nel motorsport – sia per l’industria aerospaziale, due ambiti in cui le caratteristiche di questo composito lo rendono praticamente insostituibile.
Ed è proprio da lì che Fim ha deciso di attingere scegliendo di impiegare sulla sua 440 Regina una nuova tecnologia sviluppata dalla Recarbon di Busto Arsizio in collaborazione con CBS, che consente alla factory di Cividate al Piano di rigenerare fibra di carbonio aeronautica, per impiegarla nei pannelli di rivestimento degli hardtop.
Una primizia per il settore nautico, che apre la strada al recupero di un materiale così pregiato a cui viene donata, attraverso il riciclo, una seconda vita… acquatica.
Yacht innovativo e particolarmente “smart” alla luce delle soluzioni adottate, la Fim 440 Regina si posiziona esattamente al centro dell’attuale gamma di open walkaround di casa FIM, tra la 340 e la 470.
Tra i suoi tratti distintivi, c'è sicuramente la sua indole “trasformista”: tante sono le possibilità di adattare gli spazi di questo 13 metri e mezzo alle varie esigenze della giornata, tanto sottocoperta quanto in coperta.
Anzitutto l'hard top in carbonio e acciaio è completamente apribile grazie a un sistema di lamelle rotanti. In modo analogo, nelle murate poppiere sono state inserite diverse movimentazioni come le terrazze abbattibili, la plancetta lift e una passerella a scomparsa.
La seduta nel triangolo di prua, invece, può trasformarsi in un divano più comodo semplicemente alzando lo schienale per creare, insieme all'esteso prendisole, una completa area relax che si aggiunge a quella molto ben articolata in pozzetto.
A poppa, infatti, la Fim 440 Regina offre un prendisole direttamente affacciato sul mare su tutti i lati quando le murate laterali sono aperte, più una dinette con due divani contrapposti e il tavolo in mezzo.
La dinette, inoltre, una volta che è stato ribassato il tavolo al livello delle sedute e abbattuti gli schienali dei divani, può anche integrarsi al prendisole poppiero per estenderne la superficie praticamente su tutto il pozzetto. Naturalmente il tutto è servito da un mobile cucina completo.
Anche per gli interni, contraddistinti da spazi ampi e luminosi con un’altezza di ben due metri, si sono adottate soluzioni analoghe, all’insegna della versatilità.
Un esempio è offerto dalla dinette prodiera, che può convertirsi in un letto matrimoniale, ma anche dalla presenza - sempre a prua - di una paratia richiudibile, che trasforma l'ambiente open space in due ampie cabine, entrambe dotate del proprio bagno con accesso privato.
Sportiva ma capace al tempo stesso di dedicare un’attenzione speciale al comfort, Fim 440 Regina è disponibile in due differenti motorizzazioni.
Le possibilità di scelta sono fra due motori entrobordo Volvo Penta D6 da 380 cv ciascuno e due da 440 cv, sempre D6 Volvo Penta.
Lunghezza f.t. | 13,60 m |
Lunghezza omologazione | 11,80 m |
Larghezza | 4,00 m |
Dislocamento a vuoto | 12.000 kg |
Serbatoio carburante | 2x600 l |
Serbatoio acqua dolce | 350 l |
Serbatoio acque nere | 95 l |
Motori entrobordo | 2x380 o 440 cv EB |
Persone imbarcabili | 14 |
Posti letto | 4 |
Bagni | 2 |
Omologazione Ce | Cat. B |
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Ultlima creazione dell'azienda F.lli Razeto & Casareto la maniglia Oblò ha un elevato tasso tecnologico, che si abbina a un design nato in collaborazione con Zuccon International Project, lo studio di architettura fra i più quotati nel mondo nautico.
Da un oggetto apparentemente semplice germogliano peculiarità stilistiche legate all’oblò: nell’elaborazione del prodotto finale, infatti, Zuccon International Project ha analizzato a tutto tondo questo elemento centrale nella storia delle navi, ricostruendone la natura e reinterpretandola nell’immagine di una maniglia.
Con la sua estetica raffinata e fuori dall’ordinario, senza però perdere in pulizia e linearità, lo status della maniglia Oblò può dirsi vicino a quello di opera d’arte.
Due tratti in particolare spiccano nella valutazione di tale realizzazione. Per primo il materiale di composizione, alluminio di ottima lega lavorato con ESI Antimicrobial System, un cluster metallico complesso di ultima generazione, che emette continuamente argento Ag+ e altri ioni; questa emissione disinfetta in maniera constante gli oggetti e l’ambiente, in totale tranquillità e silenzio.
Il secondo jolly tecnico consiste nel fatto che Oblò è dotata di led e dell’OSSH Network, un sistema integrato di accessi intelligenti, lanciato di recente da F.lli Razeto & Casareto: così la trasmissione di informazioni, siano esse di hotellerie, di onboard management o di sicurezza, risulta confortevole e funzionale.
La maniglia Oblò garantisce inoltre ampia flessibilità e possibilità di customizzazione, ponendo la giusta attenzione a ogni dettaglio per massimizzare il complesso aspetto progettuale e tecnologico.
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Il conto alla rovescia per il Cannes Yachting Festival 2024 è iniziato, e le prime anticipazioni su quanto vedremo al salone francese sono già in arrivo. Fra queste c'è la FIM 500 Regina, il nuovo motoryacht open hardtop che si pone al vertice non solo della gamma Regina, ma anche di tutta la produzione di Fabbrica Italiana Motoscafi, almeno fino a quando non arriverà la 640 Contessa che è in progetto.
Con una lunghezza fuori tutto di circa 16,10 metri, la nuova 500 Regina si mostra come un motoryacht molto elegante, ma al tempo stesso rivela un tono sportivo attraverso il suo profilo molto affusolato, che si può notare anche nelle altre barche del cantiere, in particolare nella novità più recente, la 440 Regina, che fra l'altro sarà parte della formazione nello stand del cantiere all'appuntamento transalpino di settembre.
Proprio dalla FIM 440 è ripreso il disegno dell’hardtop, che caratterizza la silhouette della 500, frutto della partnership tra FIM e Design aLOT: integrato al parabrezza (fortemente inclinato per migliorare l’aerodinamica e conferire alla barca un aspetto sportivo), si prolunga vistosamente verso poppa tenendo aperti i lati per garantire il flusso d'aria, per un'effetto da open puro.
Non solo, tra le diverse soluzioni proposte c’è anche la possibilità di installare pannelli fotovoltaici è, in più, tutta la struttura è realizzata in leggerissimo carbonio a infusione, riciclato nelle pannellature, cosa che rimarca uno dei concetti cardine attorno al quale si è sviluppato il progetto della FIM 500 Regina: la riduzione dell'impatto ambientale.
Più in generale, Fabbrica Italiana Motoscafi ha cercato il più possibile di fare ricorso a materiali di lunga durata, riciclati o facilmente riciclabili, sia all'interno sia all'esterno, compresi i tessuti: le tappezzerie esterne, ad esempio, sono realizzate con materiali 100% riciclabili, con un occhio di riguardo a garantire una seduta sempre fresca anche con alte temperature.
La stessa sensazione di comfort e cura per i dettagli di ritrova anche sottocoperta, dove la luce abbonda grazie alle vetrate laterali, ai colori scelti e al gioco di specchi che caratterizza, per esempio, il bagno della suite armatoriale, che è collocata a poppa.
La cabina ospiti non è meno accogliente, offrendo soluzioni a cinque stelle come una cabina armadio di generose dimensioni e l’accesso a un secondo bagno con box doccia separato.
Sono tante le soluzioni innovative adottate da FIM per la sua “flagship”. Se da un punto di vista estetico l’illuminazione strizza l’occhio al car design, anche il comparto domotica non è stato risparmiato, mettendo la tecnologia al servizio di ospiti e armatore.
Ci sono poi tante soluzioni progettuali che rendono gli ambienti esterni facilmente modulabili a seconda delle esigenze del momento.
Nel pozzetto, per esempio, prendisole e divano si fondono in un unico spazio attraverso un meccanismo di schienali abbattibili, mentre la Tv a estrazione si integra in un mobile cucina e una console equipaggiata con telecamere per l’ormeggio assistito.
Tutta l'area di poppa, inoltre, può essere affacciata direttamente sul mare grazie alle murate abbattibili ai lati e alla plancetta poppiera che è direttamente collegata al pagliolo del pozzetto senza soluzione di continuità.
A prua, invece, è possibile far scorrere una sezione del prendisole verso il triangolo prodiero per trasformarla in un divano, dando vita a una zona lounge con divanetto separato e tavolino centrale.
Fim 500 Regina offre la possibilità di scelta fra due potenze dei motori, che sono 2x480 cv, nella dotazione standard, e 2x600 come possibile scelta opzionale.
Qualunque sia la scelta, i motori sono sempre i Volvo Penta Ips e, più nello specifico, gli Ips650 nella dotazione standard e gli Ips800 nell'equipaggiamento opzionale.
Lunghezza f.t. | 16,10 m |
Lunghezza di omologazione | 14,60 m |
Larghezza | 4,40 m |
Immersione max | 1,40 m |
Dislocamento a vuoto | 17.500 kg |
Serbatoio carburante | 2x750 l |
Serbatoio acqua dolce | 400 l |
Serbatoio acque nere | 60 l |
Sebatoio acque grigie | 80 l |
Generatore | 8 kW Med - 11 kW Top |
Motori | 2x480 Ips650 (std.) - 2x600 Ips800 (opt.) |
Persone imbarcabili | 16 |
Omologazione Ce | Cat. B |
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Riviera Genova è un'azienda storica conosciuta ai più per la sua vasta gamma di bussole di ogni tipo, ma i suoi clienti la conoscono anche per tutti gli altri tipi di prodotti, fra i quali gli accessori in plastica.
Accessori che possono creare un po' di scetticismo in alcuni diportisti sulla loro resistenza e durata rispetto agli stessi prodotti realizzati magari con altri materiali, ma non tutti forse sanno che la policy aziendale di Riviera Genova è creare i propri prodotti interamente in casa, dal concepimento alla progettazione alla fabbricazione del prodotto finito, proprio per poter controllare direttamente tutta la filiera produttiva e poterne quindi garantire la qualità.
Non è un caso infatti che Riviera Genova abbia un'azienda consociata - la Isolanplast - che è operativa da oltre 60 anni nella lavorazione di precisione e nello stampaggio delle materie plastiche, ed è anche stata fra le prime imprese italiane a dotarsi di un sistema di gestione qualità.
Grazie a questo know-how, Riviera Genova si è specializzata anche nella componentistica in plastica per poter offrire a diportisti e cantieri un catalogo estremamente ricco di accessori, la cui qualità è testimoniata non solo dai test aziendali ma anche da quelli "naturali", cioè dagli stessi clienti che li utilizzano nelle condizioni reali che, come si sa, negli ambienti marini sono le più disparate.
Timonerie (soffietti passaguida con cuffie in gomma), tubi passacavi, flange, stacchi con chiavette di sicurezza e connettori per motori fuoribordo dei principali brand, pompette di adescamento per serbatoi carburante, tappi stagni per sentine e fori d’ispezione, moschettoni e ganci per gommoni, supporti elastici e molle d’ormeggio, sono solo alcuni dei componenti disponibili nel catalogo degli accessori in plastica di Riviera Genova.
Tutti nascono in un ufficio interno di progettazione con stazioni Cad 3D, da cui si ottengono direttamente le specifiche per gli stampi, che a loro volta vengono realizzati in un'officina stampi con centri di lavoro, elettroerosioni, rettifiche, torni e fresatrici.
C'è poi il reparto stampaggio con 24 presse a controllo numerico da 35 a 300 tonnellate e anche un laboratorio metrologico.
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Una nuova linea di superyacht, ispirata al concetto automobilistico di SUV. Ovviamente in questo caso non si parla di “vehicles”, ma di maxi-barche, e dunque ecco che la V del celeberrimo acronimo cede spazio ad una Y che non ha bisogno di presentazioni: ad inaugurare la nuova gamma di “Sport Utility Yachts” di Antonini Navi è il SUY 135, il 144 piedi che farà da apripista ad altri due modelli, il SUY 108 e il SUY 190.
Lungo 44 metri e con un baglio che sfiora i 10, SUY 135 è un superyacht con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio ed è stato concepito per una personalizzazione completa sia degli interni sia degli esterni. Il primo esemplare è già in costruzione con consegna prevista a partire dal 2026.
Lusso, versatilità e assoluta esclusività condensati in un unico prodotto, come avviene sugli omologhi a quattro ruote.
Con il SUY 135 il cantiere spezzino, specializzato nella costruzione di yacht full-custom, lancia un superyacht votato alle lunghe distanze non solo per la grande vivibilità dei suoi ambienti, ma anche perché è progettato per navigare in dislocamento, cosa che gli permette di non temere più di tanto il mare mosso, soprattutto sulle rotte oceaniche.
Il progetto e il design nascono dalla collaborazione tra Aldo Manna, Partner e Direttore Commerciale di Antonini Navi, il designer Fulvio De Simoni e lo Studio Arrabito, che si è occupato dell’architettura navale.
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La barca si sviluppa su quattro ponti. Di questi, una parte di quello principale e di quello superiore, oltre naturalmente a quello inferiore, sono destinati agli interni.
Gli alloggi prevedono cinque cabine, di cui quattro sottocoperta, a cui se ne aggiungono altre tre destinate a un equipaggio di cinque membri. La suite armatoriale è invece sul main deck e si estende su un'area di ben 56 metri quadrati.
Tra le opzioni di allestimento offerte da Antonini Navi figurano una palestra e una spa/sauna, per il resto è difficile descriverne gli ambienti, perché le possibilità di configurazione degli spazi abitabili sono praticamente totali.
Passando agli spazi esterni, SUY 135 offre una veranda di 40 mq con un’area per pranzare all'aperto e riparata e resa più riservata grazie alla sua posizione sotto la propaggine dell'upper deck. C'è poi un beach club di 35 mq con vasca idromassaggio a poppa.
Una seconda vasca idromassaggio si trova invece sul Sun Deck, per godere della vista dall’alto fruendo anche di un bancone bar, di un tavolo da pranzo e del prendisole.
Ampio spazio è dedicato alla capacità di stivaggio, grazie a un ampio garage trasversale che consente di stivare un tender di grossa taglia (max 7 metri di lunghezza) lasciando al contempo molto spazio per i water toys.
Le unità propulsive deputate a muovere le 480 GT dell'Antonini Navi SUY 135 sono due motori Man da 1.400 cv di potenza ciascuno, che permettono a questo megayacht di raggiungere una velocità massima di 16 nodi.
Il serbatoio carburante di grandissima capienza (45.000 litri) regala invece a questo “SUV del mare” un’autonomia – calcolata a 10 nodi di crociera – di 4.000 miglia nautiche.
Lunghezza f.t. | 44 m |
Larghezza | 9,80 m |
Immersione massima | 2,20 m |
Dislocamento | 480 GT |
Serbatoio carburante | 45.000 l |
Motori | 2x1.400 cv Man |
Generatori | 2x86 kW |
Velocità massima | 16 nodi |
Autonomia a 10 nodi | 4.000 miglia nautiche |
Cabine | 5 |
Cabine equipaggio | 3 |
Materiali di costruzione | Acciaio e alluminio |
Classificazione | Rina Commercial |
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Il countdown è già iniziato. Le date da segnare in calendario? Dal 10 al 15 settembre 2024, vale a dire la settimana del Cannes Yachting Festival, il boat show francese che apre la stagione delle novità nella nautica da diporto mondiale e che, appunto, sarà teatro del debutto del Prestige F5.7, il nuovo motoryacht di 17,30 metri.
Tanta luce, molto spazio a bordo, un design che mette al centro l’ospite per offrigli il massimo del comfort in formato 57 piedi: questi i concetti sui quali si è imperniato lo sviluppo del nuovo yacht progettato, come sempre, da Camillo Garroni su carena di Michael Peters.
Il designer statunitense ha tracciato uno scafo a V profonda e una prua leggermente arrotondata, per massimizzare la stabilità durante la navigazione, ma anche per guadagnare più volume interno, passando così a Garroni più spazio per lo sviluppo dei suoi layout.
Prima di vedere gli interni, però, uno sguardo alle aree aperte mette subito in luce il grande flying bridge, che in opzione può essere coperto da un hardtop con tettuccio apribile a protezione di tutto il ponte. Questo è allestito con una dinette poppiera a C e un prendisole prodiero, entrambi estesi su tutto il baglio.
In particolare la dinette può ospitare fino a otto persone sul divano, ma con delle sedute amovibili può accoglierne anche otto, mentre il solarium a prua cinge la postazione di comando, che si trova a sinistra ed è dotata di due poltroncine per il pilota e il copilota. Al servizio di questi due living, un ampio mobile cucina/bar.
A proposito di cucine, passando al ponte principale si nota subito la cucina "overview" aperta verso il pozzetto (oltre che sul salone interno), trasformandolo così in uno spazio living da vivere pienamente e anche con la giusta privacy, grazie alla possibilità di estendere una bella tenda da sole in tela, che rende la zona ancora più privata.
Lo specchio di poppa è aperto sui due lati per favorire l'accesso alla spiaggetta poppiera, che è sommergibile, mentre a prua si nota un passaggio walkaround che corre attorno al grande prendisole centrale, che ha anche gli schienali reclinabili e integra ai suoi piedi un divano che, insieme al tavolino alle due sedute incastonate nel triangolo prodiero, formano un bel salotto a cielo aperto.
Fra le altre novità che Garroni ha portato sulla nuova generazione di imbarcazioni flying bridge di Prestige, c'è il salone, che è interamente coronato da vetrate per offrire una sconfinata panoramica esterna.
C'è poi la dinette con il lato poppiero del divano che si allunga su quasi su tutto il baglio, per sfruttare la seduta anche come punto da cui godersi la navigazione fronte marcia.
Scendendo sottocoperta, il lower deck sfoggia tre cabine e due bagni, impreziosite da materiali pregiati e da un’elegante illuminazione a “scie” di Led, oltre che con finiture di alto livello, sia per la suite armatoriale sia per le due cabine ospiti.
Robusta anche la dotazione tecnologica, a partire dal joystick, che insieme al sistema Garmin Surround View agevola ancora di più le manovre, fino al sistema di monitoraggio e assistenza a bordo Seanapps, che consente di monitorare le attrezzature e i dati di navigazione per semplificare la manutenzione e garantire la sicurezza durante la crociera.
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Tutte le funzioni di bordo, dall'aria condizionata alla pompa di sentina, possono inoltre essere monitorate e controllate tramite Ship Control, interfaccia online accessibile da device portatili come smartphone e tablet, che funziona come un computer di bordo.
La propulsione del Prestige F5.7, infine, è affidata ad una coppia di motori Volvo Penta D8 da 600 cv Ips800, che consentono a questa barca flybridge di 17 metri di navigare a una velocità di crociera di 23 nodi e di raggiungere una punta massima di 27 nodi.
Lunghezza f.t. | 17,29 m |
Lunghezza scafo | 15,25 m |
Larghezza | 4,69 m |
Immersione | 1,32 m |
Dislocamento a vuoto | 20.417 kg |
Dislocamento a pieno carico | 26.486 |
Serbatoio carburante | 2.200 l |
Serbatoio acqua | 580 l |
Capacità boiler | 60 l |
Motori | 2x600 cv Volvo D8 Ips600 |
Velocità massima prevista | 27 nodi |
Velocità di crociera | 23 nodi |
Cabine | 3 + 1 marinaio (optional) |
Posti letto | 6 + 1 marinaio (optional) |
Omologazione Ce | Cat. B |
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Nata ormai 15 anni fa, quella tra Pirelli e Tecnorib (ora confluita nella nuova Sacs Tecnorib) è un’alleanza più solida che mai: la partnership tra la Pilunga e l’azienda brianzola, licenziataria ufficiale nel settore gommoni per i marchi Pirelli e Pizero, non smette di dare i suoi frutti.
Il marchio italiano ha infatti presentato i nuovi Pirelli X350 e Pirelli X400, che si sono ufficialmente collocati al top di una line up di tender, che strizza l’occhio al mondo della nautica di lusso.
Inaugurando la nuova linea di jet tender X, i due modelli affiancano, e non sostituiscono, i prodotti delle famiglie J e Diesel, mettendo sul piatto della bilancia un layout inedito, un design molto personale e una dotazione decisamente ricca per una piccola barca d'appoggio.
Lo stile, firmato da Christian Grande, si caratterizza per forme morbide e accoglienti, che massimizzano l’abitabilità grazie a una prua molto ampia: i posti a sedere sono 5 per l’X350 (3,5 metri di lunghezza) e 6 per l’X400 (3,9 m), ma uno spazio molto generoso è riservato anche alla timoneria.
Dettaglio sfizioso è la strip in gomma sui tubolari da 17 pollici: il disegno si riconduce esplicitamente al battistrada di Pirelli Cinturato, in un piacevole richiamo agli pneumatici della Casa meneghina.
La dotazione di serie dei Pirelli X350 e Pirelli X400 include, tra le altre cose, il display multifunzione, la timoneria regolabile, le luci di navigazione e le scalette di servizio, ma sono tante le possibilità di personalizzazione, a partire dai colori.
Spinti entrambi da un idrogetto Rotax ACE 903 a benzina da 90 cv di potenza, i due nuovi tender della Serie X possono essere equipaggiati con numerosi accessori progettati per “ritagliarsi” addosso il proprio modello, come le borse da montare sul fianco del tubolare, il porta documenti ed effetti personali da applicare alla consolle, i wakeboard racks e molti altri.
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Sta prendendo forma la nuova ammiraglia della linea IN di Rizzardi e sarà rivelata molto presto in tutti i suoi dettagli, intanto dalle prime anticipazioni possiamo dire che il Rizzardi INseven Plus è un'imbarcazione hardtop di 24 metri dal tono molto sportivo, come ci si aspetta da una barca di Rizzardi, ma al tempo stesso è un concentrato di lusso e personalizzazione, come un superyacht deve essere.
Qui siamo nella linea di confine fra l'imbarcazione e il superyacht, perché i 24 metri sono misurati fuoritutto, ma proprio qui sta il bello di un'imbarcazione di questo genere, perché riesce a concentrare su di sé l'indole sportiva e la signorilità del lusso, due mondi apparentemente agli antipodi, ma che invece si possono unire molto bene se si ha la capacità di creare validi progetti.
Vedremo se sarà questo il caso, ma i buoni presupposti sembrano già esserci, non solo perché la barca è già stata commissionata da un armatore italiano ed è in costruzione, ma anche perché nasce sulla base degli altri grandi open hardtop del cantiere laziale, l'INfive e l'INsix.
Il Rizzardi INseven Plus sarà dunque equipaggiato con le soluzioni tecnologiche più avanzate sia in termini di progettazione sia in fatto di equipaggiamento tecnico.
Un esempio è la trasmissione di superficie con sistema di auto-trim, che dai calcoli del cantiere aiuta a entrare in planata già a basse velocità e con la spinta dei due Man da 1.800 cavalli ciascuno la barca può raggiungere i 43 nodi di velocità massima. E si può arrivare anche a 45 nodi con l'opzione dei due motori da 2.000 cv.
In più c'è la gestione elettronica delle manovre col joystick in plancia di comando e il sistema di ancora digitale per mantenere il posizionamento della barca al largo.
Nel pieno della tradizione di Rizzardi, e anche per quanto ci si aspetta da un motoryacht di 24 metri, gli interni del Rizzardi INseven Plus sono personalizzati per ogni armatore.
Per quanto riguarda il layout, sul ponte di coperta gli spazi esterni e quello interno sotto l'hardtop si possono unire in un unico ambiente, mentre all'interno le quattro cabine regalano ampie volumetrie, così come altrettanto spaziose sono tutte le aree calpestabili della barca.
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Lunghezza f.t. | 24,00 m |
Larghezza | 5,50 m |
Motori standard | 2x1800 cv EB Man |
Motori optional | 2x2000 cv EB Man |
Velocità massima | 43 / 45 nodi |
Velocità di crociera | 37 / 38 nodi |
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Patrone 100, come gli anni del cantiere Patrone Moreno, che per celebrare il suo primo secolo di attività ha chiesto a Tommaso Spadolini di declinare il gozzo ligure in chiave moderna.
La tradizione del gozzo si è dunque evoluta con le modernità studiate per assecondare le aspettative del mercato attuale, in un lavoro creativo dove il designer si è mosso ascoltando anche le richieste della famiglia Moreno.
Ne è nata così una barca nuova con un nome che evocasse la storia del cantiere di Ceriale, che fu avviata nel 1922 da Giuseppe Patrone.
A prima vista Patrone 100 ricorda i gozzi degli anni Sessanta, e anche salendo a bordo si conferma il fascino di quel periodo, ma si scopre un daycruiser che pone l’abitabilità al primo posto, con dimensioni a bordo che fanno dimenticare di trovarsi su una barca di 10 metri.
È stato un lavoro di sintesi, mantenendo per esempio la delfiniera, che è un chiaro richiamo alla tradizione dei gozzi liguri e dei modelli che hanno fatto la storia del cantiere, ma rimodulando al tempo stesso gli spazi esterni e sottocoperta, per aggiungere un tocco di sportività e vivibilità, che mette d’accordo sia i cultori del gozzo sia i nuovi diportisti, più attenti alle prestazioni e alla praticità d’uso della barca.
Non a caso, oltre all'equipaggiamento con due motori entrobordo da 250 cv, il Patrone 100 prevede anche la possibilità di installare due fuoribordo di potenze anche superiori.
A bordo si può trovare il teak ecologico e diversi altri dettagli contemporanei, come il T-top, novità assoluta per il cantiere, che ripara gran parte del ponte di poppa, ma anche ambienti interni con altezze da 1,78 a 1,86 metri, dove la luce è una costante grazie alle vetrate che raggiungono quasi il vertice di prua.
Sul ponte di coperta si ha tantissimo spazio in zona prodiera per l’abbronzatura; a poppa, invece, la dinette può diventare un secondo solarium, mentre la spiaggetta resta fruibile anche qualora l’armatore dovesse optare per i motori fuoribordo: le due scalette bagno sono laterali, come il doppio accesso al pozzetto. A centro barca, sotto i sedili, è stato inserito un piano cottura.
Il ponte sottocoperta si caratterizza per la cabina armatoriale prodiera, con un grande letto matrimoniale disposto per chiglia, mentre per il resto è possibile scegliere fra due layout: la versione Deluxe pensata per chi naviga principalmente in coppia e apprezza la privacy e il comfort, che introduce un salottino con dinette a centro barca, oppure la Family, ideale per una famiglia con bambini, con una seconda cabina.
Anche nel ponte inferiore i toni caldi ed eleganti del legno sono protagonisti, insieme a materiali e tessuti naturali firmati Loro Piana Interiors: bianco, beige chiaro con accenti marroni, sono una palette elegantissima, che richiama i colori della natura, tra sabbia e nero, mentre il colore del primo scafo è di un azzurro pastello, tra cielo e mare.
Lunghezza f.t. | 11,00 m |
Lunghezza di omologazione | 9,70 m |
Larghezza | 3,40 m |
Immersione | 0,85 m |
Dislocamento a vuoto | 8.730 kg |
Serbatoio carburante | 650 l |
Serbatoio acqua | 200 l |
Motori | 2x250 EB o FB |
Velocità massima dichiarata dal cantiere | 31 nodi |
Velocità di crociera | 24 nodi |
Persone imbarcabili | 8 |
Cabine | 1 + 1 |
Bagni | 1 |
Omologazione Ce | Cat. B |
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Tohatsu Italia ha annunciato la nascita di Tohatsu Fishing Community, uno nuovo spazio di condivisione, dove gli appassionati di pesca possono confrontarsi tra di loro su consigli ed esperienze legate alla loro passione.
Inoltre, con le loro imbarcazioni motorizzate Tohatsu possono anche partecipare a gare sportive di pesca, ricevere vantaggi esclusivi e, più in generale, beneficiare di una community varia, fatta sia di professionisti sia di amatori del settore.
Clicca qui per leggere il regolamento per entrare a far parte della Tohatsu Fishing Community
La nuova community propone due livelli di partecipazione: la Tohatsu Fishing Pro, esclusivamente per i professionisti che devono anche essere tesserati Fipsas, e la Tohatsu Fishing Amatori, per tutti gli appassionati della pesca sportiva dalla barca.
Tutti e due i livelli permettono di godere di diversi bonus, tra cui prezzi speciali dei fuoribordo, codici sconto per i ricambi Tohatsu, prodotti Liqui Moly (partner ufficiale) in omaggio e gadget per la persona e per la barca.
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