A Monfalcone cresce la Beneteau Motor Yachting Business Unit
La creazione della Beneteau Motor Yachting Business Unit inizia con la decisione dello scorso anno del Groupe Beneteau di riorganizzarsi in tre grandi segmenti di business. Per i monoscafi a vela: i brand Beneteau e Jeanneau; per i multiscafi a vela: Lagoon ed Excess; per le barche diurne fuoribordo: Beneteau, Jeanneau, Wellcraft, Scarab, Four Winns; e infine la divisione Motor Yachting, che include tutti i marchi Prestige, Beneteau Trawlers e Gran Turismo, Delphia.
Per dare un’idea dei “pesi” nel fatturato del Gruppo delle tre Business Unit, la vela vale circa la metà, mentre i motoryacht entrobordo pesano per più di un quarto.
Il “chi è” della Beneteau Motor Yachting Business Unit
Nessuno meglio di Michelangelo Casadei, da circa un anno General Manager della Business Unit, può introdurci a questa nuova realtà del Groupe Beneteau: “La nostra BU si occupa di tutto ciò che è di dimensioni superiore a circa 12 metri e, a oggi, fino a 24 metri. Nella Motor Yachting abbiamo il marchio Prestige articolato nella diffusissima linea flybridge “F-Line” e nella famiglia in crescita dei multiscafi della M-Line. Per il marchio Beneteau, i tradizionali Swift Trawler alla vigilia di una progressiva rivisitazione iniziata con il Trawler 54 (2024) e che vede quest’anno le novità Swift Trawler 37 e Grand Trawler 63 (prodotto proprio a Monfalcone); e ancora una nuovissima gamma di Gran Turismo”.
La produzione della Motor Yachting Business Unit si sviluppa in due cantieri principali: a Monfalcone e a Les Herbiers per le barche fino a 65 piedi, uno dei principali cantieri del gruppo nella zona di Nantes, con più di 400 persone impiegate. Monfalcone è il sito produttivo per i modelli di maggiori dimensioni e oggi annovera una forza lavoro superiore alle 200 unità tra interni e appaltatori.
Beneteau Motor Yachting Business Unit, la fase 3.0
Un cantiere arrivato a quella che qui definiscono la fase 3.0. Si inizia con l’acquisizione nel 2010 da parte del Gruppo Beneteau dalla Seawayper sviluppare il marchio Monte-Carlo Yacht, attivo fino al 2021, ma ancora tra gli asset del Gruppo. È quindi iniziata una fase 2.0 di transizione con l’obiettivo di evolvere un’infrastruttura così importante e anche un personale altamente qualificato, affinando gli standard industriali e le procedure, continuando a produrre quei modelli che avevano l’esigenza per le loro dimensioni di essere vicini al mare: dai CNB 76 e Jeanneau 65 a vela agli Swift Trawler più grandi.
La fase 3.0 inizia nel 2024 con l’insediamento della Beneteau Motor Yachting Business Unit che fa di Monfalcone uno dei due pilastri chiave dello sviluppo del business a motore del Gruppo, con il dichiarato obiettivo di combinare l’expertise artigianale di un marchio esclusivo accumulata con Monte Carlo Yacht conle competenze nella produzione industriale del Groupe Beneteau. Al momento Michelangelo Casadei,oltre alla carica di Direttore generale di tutta la BU, quindi sia per gli aspetti commerciali che per quelli produttivi del segmento di business, ricopre anche il ruolo di direttore del sito di Monfalcone, almeno fino al completo avviamento della nuova fase.
I work in progress
“Alcune evoluzioni dell’organizzazione vengono dalle mie esperienze precedenti - precisa Casadei -. Per esempio, il bilanciamento di responsabilità tra produzione e qualità, con evoluzioni organizzative e metodologiche collegate alle competenze di alta industrializzazione che sono un plus riconosciuto di Beneteau, dalla tecnica dei moduli prefabbricati degli interni (un sistema moderno ed efficiente di scomporre gli impegni, perché mentre si lavora dentro la barca, si opera anche sul modulo fuori dalla barca), al bilanciamento lean delle linee e dei flussi dei materiali. Quindi la fase 3.0 è un po’ una sintesi tra quella che è stata l’esperienza Monte Carlo Yacht, quello che Beneteau ha portato come standard industriali, oltre a quello che io personalmente sto portando per le mie esperienze precedenti”.
A questo punto un po’ di spazio va dedicato anche al curriculum di Michlenagelo Casadei che si è laureato in ingegneria meccanica a Bologna nel 1999 e ha lavorato nel Gruppo Fiat dal 2000 al 2008, con un lungo periodo in Iveco Motori, quindi il suo background iniziale nasce nel mondo automotive. È entrato nel Gruppo Ferretti nel 2008, all’alba della grande crisi, con il compito di razionalizzare la tecnologia tra i vari marchi che in quel momento erano cantieri ognuno con la sua storia e quindi ognuno con le sue consuetudini e le sue scelte costruttive e impiantistiche. Successivamente alla guida della Qualità e Collaudi e, infine e soprattutto, alla Direzione Tecnica dei marchi tra il 2015 e il 2021, periodo di importante sviluppo delle nuove gamme. Del 2021 è il passaggio in Nautor per razionalizzare la produzione dei mitici Swan, sapendo combinare il rispetto della tradizione con metodologie costruttive più razionali e moderne. Infine l’approdo al Groupe Beneteau nel marzo del 2024.
“C’è sempre molto da fare per migliorare le metodologie di lavoro, con al centro la crescita dei team di persone, fondamentali in questa industria. Se la barca a vela rimane la mia passione, professionalmente trovo i motoryacht più stimolanti dal punto di vista tecnico, produttivo e di mercato - conclude Casadei -. Nello specifico qui a Monfalcone penso stiamo lavorando a un ottimo livello di organizzazione, pronti a crescere nuovamente se il mercato risponderà bene, con l’obiettivo di superare le 20 unità anno su quattro delle cinque linee produttive oggi impegnate dai nuovi prodotti (due per i catamarani a motore M8 ed M7, una per il Grand Trowler 63) e una per il progetto refit della flotta Lagoon 620. Un’attività ad alto valore economico e di sostenibilità, dedicato a armatori e società di charter che operano con le unità naviganti, anche questa avviata nel 2024. A questi si aggiungeranno presto altre novità e quindi l’obiettivo di utilizzarle tutte e cinque, e oltre, è tutt’altro che un’ipotesi”.
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