Suona l’inno italiano in terra d’Australia: Giovanni Carpitella, con il pilota locale Darren Nicholson, vince lo Speed Cat Run, prologo del Mondiale XCAT, in seconda posizione Serafino Barlesi e Alex Barone.

Una giornata piena di emozioni in Australia, nel weekend del Gold Coast Grand Prix valevole per il Mondiale XCAT UIM World Series. Davanti a 10 mila spettatori, la gara di Speed Cat Run è stata vinta da T-Bone Station del team italiano Fendi Racing, con Giovanni Carpitella e Darren Nicholson in abitacolo, che hanno battuto in finale Marine Investimenti Sud di Serafino Barlesi e Alex Barone.
Quindi tre italiani sul podio a cantare l’inno di Mameli, e un australiano a rendere ancora più emozionante la giornata per il pubblico locale. In terza posizione, non abituati al gradino più basso del podio, Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi, che comunque si consolano con la pole position che li farà partire in testa domani.

UIM XCAT World Series - Gold Coast GP - Day 1

Setup perfetto

Un setup perfetto è stato la chiave del successo per T-Bone nel prologo del Mondiale XCAT. “Ho studiato il vento e la corrente e ho pensato a qual era l’assetto migliore - spiega Carpitella -, volevo andare veloce ma anche essere stabile. Ho fatto le scelte giuste, perché la barca era perfettamente bilanciata e abbiamo raggiunto 185 Km/h nei 100 metri di rettilineo, partendo da 40 km/h”.
Un ottimo regalo per Carpitella, che proprio oggi festeggia il compleanno e che finora ha collezionato tre ritiri dopo aver condotto tutte e tre le gare precedenti: “l’emozione più grande è stata cantare l’inno italiano sul podio, era dall’anno scorso che non mi succedeva, e quest’anno avrei potuto farlo altre due o tre volte”.

Molto contenti anche Serafino Barlesi e Alex Barone, battuti da T-Bone all’ultimo dopo aver sconfitto i campioni di XDubai in semifinale. “I fattori per andare forte in Speed Cat Run sono tre: le eliche, l’assetto e i riflessi – spiega Barone -. Oggi abbiamo avuto tutti e tre, ma non dimentichiamo che dietro a ogni successo c’è il lavoro di un intero team”.

L’emozione è diventata paura quando nel secondo turno di Speed Cat Run, la sfida fra le due barche del Team Victory XDubai e Dubai ha visto questi ultimi impennarsi sul traguardo a 180 Km/h, fino a rovesciarsi in volo e ricadere in acqua ribaltati. I soccorsi, coordinati dai nostri Bergamo Scuba Angels, sono arrivati immediatamente, ma per fortuna i due piloti Salem Al Adidi ed Eisa Al Ali sono usciti dalla botola di sicurezza con le loro gambe. “È successo tutto in un attimo, ed è stata una combinazione sfortunata - spiega Al Adidi -. Velocità alta, perché eravamo sulla linea del traguardo, e un paio di onde anomale di prua: dovevamo dare il massimo per battere i più forti XDubai e abbiamo esagerato”. Non è il primo ribaltamento per questo pilota veloce ma aggressivo, che conta già due incidenti simili ad Arona e in Cina nel 2013.

UIM XCAT World Series - Gold Coast GP - Day 1

Pole Position

In mattinata si è svolta anche la sessione di prove per la griglia di partenza della tappa australiano del Mondiale XCAT. In pole position è XDubai di Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi, seguita da Abu Dhabi (Rashed Al Tayer e Faleh Al Mansoori) e dai debuttanti idoli di casa Tom Barry-Cotter e Ross Willaton sulla barca che porta il nome della località ospitante, ovvero la Gold Coast. Quarto sarà ancora una volta Giovanni Carpitella, con Darren Nicholson, galvanizzato dalla vittoria in Speed Cat Run ma scontento dal risultato in qualifica. La sessione si è infatti svolta con le barche distribuite in tre turni separati per motivi di sicurezza. Ma un peggioramento significativo del mare a causa della marea in ingresso ha sfavorito chi come lui partiva più tardi.

L’emozione è garantita, sia per il pubblico locale (attese più delle 10 mila persone di oggi) sia per i potenziali 450 milioni di spettatori raggiunti dalla diretta televisiva.
In Italia, chi vuole seguire live l’XCAT Gold Coast Grand Prix in diretta si può collegare alle 6:00 am (saranno le 14 in Australia) e vivere l’azione dal sito del Mondiale XCAT o dal canale Youtube dedicato.

Il nuovo Sundeck 550 sarà un prodotto “100% Custom Made in Italy” e verrà presentato in anteprima ai saloni di Cannes e Genova.

L’idea di Angelo Casartelli, amministratore del cantiere, è di realizzare uno yacht di elevato livello tecnico e qualitativo e quindi costruzione, materiali, maestranze e aziende fornitrici sono esclusivamente italiane, oltre a vantare una lunga esperienza nel settore. Sundeck 550, primo di una serie di tre navette da 16 a 24 metri, è quindi un prodotto “100% Custom Made in Italy” con la sola esclusione dell’elettronica di navigazione.

Sundeck-550-Salone

Una barca su misura

L’obiettivo è stabilire nuovi parametri di riferimento in termini di abitabilità, funzionalità e navigazione, oltre a offrire all’armatore la possibilità di scegliere e configurare la sua imbarcazione. Infatti, una delle caratteristiche principali della Sundeck Yacht è quella di permettere al cliente di personalizzare tutte le parti realizzate artigianalmente, quali gli arredi, le essenze, i colori, l’elettronica, gli impianti, ma anche le cabine, il ponte principale e la cucina.

Il cantiere si avvale dell’esclusiva collaborazione dello studio Zuccheri Yacht Design che vanta una notevole esperienza su questa tipologia di scafi, avendo sviluppato negli ultimi dieci anni molte navette dislocanti e plananti.
L’allestimento è stato scelto per rendere quanto più comoda e piacevole la vita a bordo sul Sundeck 55. L’impianto di aria condizionata raggiunge i 60 mila BTU, il generatore ha una potenza di 16 kW e la componentistica è di tipo professionale. La barca è predisposta di serie per ospitare uno stabilizzatore giroscopico (opzionale), che migliora la già notevole stabilità, e una plancetta immergibile (opzionale) su cui alloggiare il tender.

Sundeck-550-Armatoriale

Uno dei punti di forza del Sundeck 55 è il suo volume che lo porta a primeggiare in fatto di abitabilità interna ed esterna pur rimanendo all’interno di dimensioni di omologazione standard. Questa caratteristica ha permesso, per esempio, di realizzare un arioso salone, mantenendo passavanti esterni ben larghi.
Sul ponte principale, il salotto, la cucina e la timoneria godono di una vista panoramica. Sottocoperta sono previste diverse configurazioni: tre cabine, ognuna con il proprio bagno e doccia separata, oppure quattro cabine. La cabina armatoriale a centro scafo è a tutto baglio con finestrature panoramiche e oblò. Anche le altre due cabine hanno, oltre l’oblò, una finestratura fissa di forma rettangolare che permette una buona illuminazione naturale dei locali. L’alloggio per l’equipaggio, accessibile dal pozzetto o dalla plancia di poppa, ha due cuccette.

Gli spazi esterni sono più che generosi: il prendisole prodiero è di grandi dimensioni e molto confortevole; il pozzetto è ben strutturato con aree di ormeggio defilate e ben organizzate; il flying bridge è versatile e gli arredi si trasformano secondo i desideri per prendere il sole o per pranzare all’ombra di un tendalino. La zona poppiera del fly può ospitare la gruetta (opzionale) e il tender, così da lasciare la plancetta libera per la moto d’acqua.

Il Sundeck 55 è dotato di due motori FPT N67 da 6,7 litri la cui potenza viene definita in base alle prestazioni richieste dall’armatore. In dislocamento ha consumi bassissimi e in planata ha un’andatura di crociera di 18,5 nodi e una velocità massima di 27 nodi.

Caratteristiche tecniche
* Lunghezza f.t. 17,35 m
* Lunghezza al galleggiamento 15,06 m
* Larghezza  5,00 m
* Dislocamento a vuoto 19,5 t
* Dislocamento a pieno carico  24,7 t
* Pescaggio 1,30 m
* Serbatoio carburante  2500 l
* Serbatoio acqua 900 l
* Motori FPT Industrial N67 2 x 450/500/570 cv
* Velocità massima 27 nodi
* Categoria di omologazione CE A/B

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