Nell’ultima gara del Mondiale XCAT, non riesce l’attacco di Abu Dhabi e XDubai si conferma campione del mondo 2015; terzi gli italiani Nicolini e Polli.

L’epilogo del Mondiale XCAT ha rispettato i pronostici: sono Arif Al Zaffein e Nadir Bin Hendi su XDubai i campioni del mondo 2015. La vittoria nella gara decisiva della stagione vanifica tutti gli sforzi dei rivali Rashed Al Tayer e Faleh Al Mansoori su Abu Dhabi 5, che concludono solo terzi il Gran premio di casa. Ma, oltre ai due team emiratini, sono le bandiere italiane a sventolare sul podio: Giovanni Carpitella e Darren Nicholoson su T-Bone Station si piazzano secondi nella gara odierna, mentre Matteo Nicolini e Tomaso Polli su Six chiudono il Mondiale XCAT sul terzo gradino del podio.

UIM XCAT World Series - Round 6, Abu Dhabi GP - Day 3

Mondiale XCAT, la parola ai protagonisti

“Abbiamo lottato per questo titolo e lo volevamo a tutti costi - racconta Nadir bin Hendi -, tagliare quel traguardo è stata una liberazione, abbiamo urlato di gioia”.
“Volevamo vincere questa gara e il Mondiale XCAT perchè era l’unico modo per premiare i nostri sforzi - gli fa eco il suo copilota Arif Al Zaffein -. In partenza ho visto Abu Dhabi 5 saltare altissimo su un’onda, quindi ho azionato i trim per evitare lo stesso problema. Ma non mi rendevo conto che stavo tenendo il dito sul trim e ho pensato che avessimo rotto una trasmissione! Finché Nadir non mi ha urlato in cuffia di lasciare la presa e ho capito quanto eravamo tesi. Ma è andato tutto bene, ora celebriamo e poi torniamo a lavorare per l’anno prossimo”.

“Si decideva tutto in partenza - racconta Giovanni Carpitella della sua gara -. Abbiamo spinto fino ad affiancare XDubai e alla prima virata abbiamo preso la traiettoria interna, più breve ma molto più mossa con due metri di onda. Loro sono andati larghi e alla seconda boa eravamo affiancati: lì ci hanno toccato e sono riusciti a passare. Dopo c’era poco da fare: il percorso di Abu Dhabi è completamente riparato e sul piatto non si può fare la differenza. Non ho preso rischi inutili e siamo finiti secondi”.
Per quanto Carpitella ribadisca che il terzo posto nel Mondiale XCAT (mancato per pochi punti) non gli interessasse, non si può fare a meno di pensare come poteva finire il campionato senza i tre ritiri consecutivi. A titolo di statistica, su 38 giri complessivi nei primi tre eventi, T-Bone Staion ne ha passati in prima posizione 17 e in seconda altri 13, ma non ha mai visto la bandiera a scacchi.

Sorte opposta per Matteo Nicolini e Tomaso Polli che hanno iniziato alla grande la stagione con tre podi in quattro gare, ma hanno chiuso con uno spettacolare incidente lo scorso appuntamento di Dubai e con due motori guasti l’ultima sfida ad Abu Dhabi.
“Siamo soddisfatti di finire la stagione dietro solo a due team ufficiali che hanno una struttura e un budget molto superiori ai nostri - afferma Nicolini -. Ma se ripenso a quel tuffo a Dubai la scorsa settimana… eravamo primi nella gara e potevamo presentarci qui in testa al mondiale. Comunque in questo weekend di Abu Dhabi è andato tutto male: un motore rotto in prova, partenza dal nono posto e in gara un altro motore che andava a metà. Abbiamo fatto il possibile e difeso il bronzo iridato con i denti”.
Da segnalare oggi un buon sesto posto di Serafino Barlesi e Alessandro Barone su Marine Investimenti Sud, mentre Videx di Alfredo Amato dopo la vittoria a Dubai termina in decima posizione e chiude il mondiale settimo.

UIM XCAT World Series - Round 6, Abu Dhabi GP - Day 3

Ora il Mondiale XCAT World Series UIM si prende una pausa per tornare a marzo 2016 con il primo appuntamento di una stagione che vedrà il circus XCAT toccare nuove località in diversi continenti. Le date saranno annunciate nelle prossime settimane, mentre è ormai certo il debutto per alcuni team dei nuovi motori Mercury Racing a quattro tempi.

Barca sempre in assetto, migliori prestazione e minori consumi, ecco cosa promette il nuovo Active Trim sviluppato da Mercury.

Active Trim è stato concepito da Mercury sia per i principianti sia per i più esperti: l’obiettivo è di semplificare la gestione dell’assetto della barca migliorando le prestazioni del motore e quindi riducendo anche i consumi di carburante. I diportisti alle prime armi saranno subito in grado di impostare correttamente l'assetto senza doversi preoccupare di fare la dovuta esperienza, mentre i diportisti più esperti non avranno bisogno di monitorare e regolare di continuo l'assetto in seguito a variazioni di velocità o spostamento delle persone e dei pesi a bordo.

Active-trim_Mercury

Active Trim, come un cambio automatico

L’introduzione del sistema Active Trim può essere paragonata al passaggio dalla trasmissione manuale a quella automatica su un’auto. I test condotti su numerose imbarcazioni hanno confrontato il funzionamento in modalità automatica di Active Trim con l'assetto totalmente ribassato in modalità manuale, rivelando un risparmio di carburante dal 14% al 54%.

Il segreto di Active Trim è il suo esclusivo controllo brevettato dotato di GPS: a differenza dei sistemi che si avvalgono solamente del regime del motore, Active Trim di Mercury controlla l'assetto in base alla velocità dell’imbarcazione e ai giri del motore. Active Trim garantisce un assetto ottimale mentre la barca raggiunge la velocità di planata evitando ritardi negli interventi sui trim ed è ottimale anche le barche più sportive: alle alte velocità garantisce un passaggio rapido dalla modalità manuale a quella automatica così da garantire al driver il pieno controllo.

Un’altra caratteristica di Active Trim sono i suoi cinque profili di assetto idonei a quasi tutti i tipi di imbarcazioni: piccoli motoscafi, pontoon, imbarcazioni speciali da pesca, cabinati e per applicazioni ad alte prestazioni. Non è necessario inserire manualmente le impostazioni dell'assetto rispetto al regime del motore, ma è sufficiente avviare il motore e selezionare il profilo più idoneo per l’applicazione desiderata. Così il driver può personalizzare ulteriormente Active Trim in base al proprio stile di guida e compensare eventuali variazioni nel carico della barca, ma anche alle mutate condizioni atmosferiche mantenendo la modalità automatica. Se invece si vogliono sfruttare al massimo le prestazioni della barca in base alla propria sensibilità, Active Trim può essere escluso utilizzando i normali comandi per il controllo manuale dell'assetto, ma la modalità automatica può essere reinserita con facilità.

Il pannello di Active Trim è compatibile con strumenti analogici e digitali ed è stato progettato appositamente per poter essere montato su una vasta gamma di imbarcazioni. A differenza di altri sistemi non richiede l’uso di uno strumento multifunzione ed è semplice da installare: l’unico utensile richiesto è una sega a tazza da 54 mm.
Ovviamente, Active Trim è compatibile con qualsiasi fuoribordo Mercury fuoribordo o entrobordo MerCruiser dotato di SmartCraft e non solo sui modelli più performanti: quindi su tutti i fuoribordo da 40 a 400 cv, così come i MerCruiser da 115 a 430 cv e può essere installato su motori già naviganti.
Per montare Active Trim di Mercury si dovrà però aspettare fino alla prossima primavera: il suo lancio sui nostri mercati è previsto nel corso dell’aprile 2016.

magnifiercrossmenu