Avvicinarsi alla nautica con scelte ponderate è fondamentale per innamorarsene e il Quicksilver Activ 455 Cabin è una garanzia: nel test le prestazioni con due diverse motorizzazioni.

Quando i budget sono risicati, meglio non scendere a compromessi, ma puntare su marchi affermati e proposte serie, tanto più che con meno di 13 mila euro (Iva compresa) c'è il Quicksilver Activ 455 Cabin, in grado di offrire tutto quanto serve per godersi in coppia o al massimo con due amici o due ragazzi una bella crociera diurna, magari prolungabile per qualche giorno sfruttando la piccola cabina che per due persone è agibile.
A completare il tutto una tripla offerta Mercury “senzapatente”, partendo dal tre cilindri di 737 cc F40 EFI, per salire poi ai due quattro cilindri da 995 cc, Orion e Pro, sviluppati sullo stesso monoblocco del 60 cv di cui pubblichiamo i risultati del test.

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Quicksilver Activ 455 Cabin, non manca nulla

Difficile trovare qualcosa che manchi in questo Quicksilver Activ 455 Cabin, certo ci si deve accontentare di dimensioni contenute, ma tutto quello che serve per rendere piacevole la crociera è previsto. La linea riesce a essere slanciata grazie alla congiunzione tra le due stampate che disegna un profilo sinuoso a dissimulare l’altezza dell’opera morta, necessaria per dare volume alla cabina. La pontatura prodiera non è molto utilizzabile come prendisole, almeno in navigazione, mentre il pozzetto è ben protetto e accogliente, con il divanetto poppiero a tutta larghezza ben articolato. La parte centrale della spalliera è ribaltabile per favorire l’accesso al bagno, coadiuvato da una scaletta, ma è utile anche per sollevare il fuoribordo quando ci si avvicina a riva; sotto le due sedute laterali si aprono invece altrettanti gavoni. Completano la dotazione le due poltroncine avvolgenti che ruotando verso poppa permettono di creare una comoda dinette grazie all’apposito tavolino. Magari la struttura del tendalino non piace, ma nelle giornate di sole a picco promette di rendersi molto utile.

L’accesso alla cabina è garantito da un tambuccio di generose dimensioni e la volumetria interna è sufficiente considerando le dimensioni della barca, in grado di ospitare una cuccetta doppia e c’è spazio anche per un wc chimico.

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Il test

Tra i dati forniti nei test effettuati dal cantiere con il Quicksilver Activ 455 Cabin, abbiamo scelto le due motorizzazioni più interessanti perché individuano anche i due motori proposti dai pack italiani, anche se il quattro cilindri è nella versione da 60 cv. Tra gli altri dati che vanno presi in considerazione, certamente le eliche sono importanti: una Spitfire da 12” per il “senzapatente” F40 EFI Pro e una Spitfire da 13” per l’F60 EFI. Con quest’ultimo motore la barca aveva un dislocamento complessivo di 954 kg (circa 250 kg di carico), mentre nella versione da 40 cv il peso totale era inferiore di soli 20 chili (934 e 683 kg), quindi abbastanza equiparabili.

Sette nodi di differenza per circa un migliaio di euro in più, se devo essere sincero non avrei dubbi sulla scelta, anche perché può capitare frequentemente di esagerare con il carico e un motore più dimensionato fa sempre comodo. Dall’altro punto di vista se la tranquilla navigazione al limite (o anche sotto) della planata è apprezzata per godersi di più il paesaggio, allora anche il tre cilindri resta una soluzione più che valida. Certamente nella scelta non pesano i consumi, che restano molto contenuti in entrambi i casi, ma sono da record con l’F40 EFI. Sulle doti della carena non ci possono essere sorprese, così come la qualità dei materiali e della loro lavorazione è di livello assoluto, tali da lasciare tranquilli sulla bontà della scelta.

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I numeri del Quicksilver Activ 455 Cabin

  • Lunghezza ft ……………………… m 4,44
  • Lunghezza scafo …………………… m 4,30
  • Larghezza ………………………… m 2,12
  • Dislocamento ……………………… kg 535
  • Motorizzazione max ……………… cv 60
  • Serbatoio carburante ……………… l 25
  • Portata persone …………………… 4
  • Categoria CE …………………… C

Prestazioni con Mercury F40 Four Stroke

  • 1000 giri ……………… 3,2 nodi …………… 0,8 l/h
  • 1500 giri ……………… 4,3 nodi …………… 1,1 l/h
  • 2000 giri ……………… 5,1 nodi …………… 1,5 l/h
  • 2500 giri ……………… 6,0 nodi …………… 2,6 l/h
  • 3000 giri ……………… 6,8 nodi …………… 4,2 l/h
  • 3500 giri ……………… 7,1 nodi …………… 6,1 l/h
  • 4000 giri ……………… 9,3 nodi …………… 7,9 l/h
  • 4500 giri ……………… 15 nodi …………… 9,5 l/h
  • 5000 giri ……………… 19 nodi …………… 11 l/h
  • 5500 giri ……………… 22 nodi …………… 12 l/h
  • 5800 giri ……………… 23 nodi …………… 13 l/h

Prestazioni con Mercury F60 Four Stroke

  • 1000 giri ……………… 3,3 nodi …………… 0,8 l/h
  • 1500 giri ……………… 4,0 nodi …………… 1,5 l/h
  • 2000 giri ……………… 5,0 nodi …………… 2,3 l/h
  • 2500 giri ……………… 5,7 nodi …………… 3,8 l/h
  • 3000 giri ……………… 6,5 nodi …………… 6,1 l/h
  • 3500 giri ……………… 7,4 nodi …………… 8,3 l/h
  • 4000 giri ……………… 15 nodi …………… 9,1 l/h
  • 4500 giri ……………… 19 nodi …………… 11 l/h
  • 5000 giri ……………… 22 nodi …………… 12 l/h
  • 5500 giri ……………… 25 nodi …………… 15 l/h
  • 6000 giri ……………… 29 nodi …………… 18 l/h
  • 6250 giri ……………… 30 nodi …………… 21 l/h

Prezzi (Iva inclusa)

  • Mercury F40 ELPT EFI ……………………… 12.960 euro
  • Mercury F40 ELPT EFI Orion ………………… 13.860 euro
  • Mercury F40 ELPT EFI PRO ………………… 14.360 euro

Floating Life Charter & Brokerage ha assegnato a CCN-Cerri Cantieri Navali l’incarico di costruire il nuovo M/Y K40, un “expedition yacht” di 40 metri “Light Ice class”.

Floating Life Holding è gruppo svizzero specializzato nella gestione, charter e vendita di super e mega yacht. Floating Life segue “l’azienda-barca” in modo professionale per conto dell’armatore, sollevandolo da tutti i possibili problemi legati alla gestione del proprio yacht.

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Floating Life, a gennaio iniziano i lavori

Floating Life ha gestito anche la selezione dei fornitori del nuovo M/Y K40 la cui costruzione partirà questo mese. “La decisione di affidare la realizzazione di questo nuovo progetto a CCN-Cerri Cantieri Navali è stata frutto di un'attenta selezione che ha visto coinvolti 10 cantieri a livello mondiale - spiega Andrea Pezzini, CEO di Floating Life e project manager -. La scelta è statsa frutto, non solo dell'ottimo rapporto prezzo/qualità, ma soprattutto della massima disponibilità del cantiere nello studio di un progetto completamente custom, nato con l'obiettivo di affrontare il giro del mondo. Allo stesso modo la scelta di affidare la progettazione allo Studio Sculli è nata da un rapporto di fiducia e conoscenza ventennale e dalla perfetta sintonia tra il tratto caratteristico dell'architetto Sculli e i gusti espressi dal committente”.

Il progetto di questa navetta, commissionato a Floating Life da un cliente americano, è sviluppato per sostenere navigazioni lunghe, mediterranee e oceaniche, con puntate anche nei mari più freddi. Nella fase di progettazione sono state predisposte le principali linee guida in base a specifiche richieste armatoriali. Il risultato è uno yacht con una lunghezza ft di quasi 41 m, per una larghezza massima di 9 m. Lo scafo sarà costruito in acciaio, rinforzato per la classe “Light Ice”, mentre la sovrastruttura sarà di alluminio.
La carena è stata studiata con un sofisticato programma di fluidodinamica e poi testata con un modello presso la vasca navale di Göteborg (SSPA), confermando le buone scelte progettuali. È previsto anche uno studio aerodinamico della sovrastruttura, da completare prima del taglio delle lamiere, per individuare le zone più o meno protette alla velocità di crociera.
Le linee dell’opera morta e della sovrastruttura sono essenziali e moderne con qualche “citazione” più tradizionale. Le pareti verticali delle tughe saranno rifinite con abbondante utilizzo di vetro a richiamare uno stile architettonico molto attuale.

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La richiesta di un quarto ponte abitabile, da riservare all’armatore, di grandi spazi aperti e chiusi, di cucina e cambusa paragonabili a quelle di un 50 m, tender garage centrale per un tender di oltre 6,5 m, hanno reso necessario trovare il giusto equilibrio tra dimensioni di carena, sovrastruttura e design di insieme. Il tutto senza superare le 500 GT.
Le linee di carena, le parti tecniche, la sala macchine e gli impianti sono adeguati alle particolari prestazioni richieste a questa imbarcazione e sono stati approfonditi insieme allo studio di ingegneria navale Vannini-Oleggini di La Spezia già nella fase preliminare del progetto, così da essere ultimati più efficacemente durante la costruzione.

Gli interni, Floating Life li ha richiesti sobri, con ambienti luminosi e chiari, un insieme equilibrato di legno a vista, zone laccate e tessuti. Con l’obiettivo di lunghe navigazioni, è stata riservata particolare cura alle zone equipaggio e alla cucina. Cabine armadio di servizio per ogni ponte, beach area con cinema, spogliatoio e ricovero per le attrezzature subacquee, aree esterne con zone pranzo e ampi divani prendisole e zona bar attrezzata nel sundeck completano gli elementi di confort di questo 40 m.

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