Da Sessa Marine sta per arrivare l'ammiraglia della gamma Key Largo: si chiamerà Key Largo 37 ed ecco i primi rendering e i dati tecnici.

Key Largo è la gamma di cruiser sportivi di Sessa Marine. Il nome, anzi i prodotti con questo nome, hanno avuto così tanto successo che l'azienda ha deciso di farne quasi un marchio autonomo. Oggi la gamma va dai 5.75 metri del Key Largo One agli 11.50 del KL36. Ma il nuovo Key Largo 37 sarà la nuova ammiraglia.

Ancora più "Largo" e con un pozzetto modulare

Si tratta di una importante evoluzione del Key Largo 36, con alcune innovazioni importanti e un occhio sulle prestazioni.
Il KL37 ha un pozzetto modulare, con divani convertibili in prendisole e le fiancate abbattibili elettro-idraulicamente per creare un vasto spazio godibile a stretto contatto con il mare.

Le finestrature laterali permettono alla luce naturale di inondare gli interni, e al tempo stesso sono un punto di vista privilegiato dal salone sottocoperta verso il pelo dell'acqua.


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Un t-top in carbonio, oltre a dare un carattere più aggressivo al Key Largo 37, fornisce protezione aggiungendo poco peso e mantenendo il baricentro basso. Naturalmente per migliorare la maneggevolezza e le prestazioni.

Parlando di queste ultime, il KL37 promette di superare i 55 nodi, grazie all'adozione dei più potenti fuoribordo attualmente disponibili, e a una carena ridisegnata (in che modo, ancora non lo sappiamo).
Ad oggi abbiamo alcuni rendering, che ci piacciono, e i primi dati tecnici. Ovviamente state certi che appena sapremo di più lo metteremo a vostra disposizione sulle pagine di Boatmag.

I numeri del Key Largo 37

  • Lunghezza f.t. …............ 12,02 m
  • Lunghezza LH …............ 11,80 m
  • Baglio …............ 3,50 m
  • Pescaggio …............ 0,73 m
  • Potenza massima …............ 1275 hp
  • Velocità massima…............ 55 nodi con Yamaha 3 x 425 cv / Mercury 3 x 400 cv
  • Dislocamento con motori…............ 6.900 kg
  • Riserva carburante …............ 1100 l
  • Riserva acqua dolce …............ 230 l
  • Serbatoio acque nere …............ 110 l
  • Cabine …............ 1
  • Posti letto …............ 4
  • Passeggeri …............ 12
  • Categorie CE …............ B
  • Design …............ Centrostile Design

Sesto appuntamento per la Leccia Cup, una gara di traina con il vivo svoltasi sul litorale romano a metà ottobre, che non ha registrato catture ma ha permesso di raccogliere fondi per i bambini malati.

19 ottobre 2019, una data come tante altre verrebbe da dire a molti, ma per altri non lo è. In questo caso gli altri sono i pescasportivi che vivono a Roma, Ostia, Fiumicino e zone limitrofe, che a questa data danno un significato diverso: è la data della Leccia Cup.

Ne avevamo già parlato lo scorso anno e avevamo già avuto modo di dire quanto questo evento avesse scopi in primis benefici, scopi che vanno oltre il puro divertimento di una pescata tra amici, di una gara con in palio dei premi.

Nel caso della Leccia Cup i premi ci sono, e pure importanti se vogliamo, ma il premio più rilevante è la raccolta fondi che si fa per i meno fortunati, per i bambini malati del reparto oncologico dell'ospedale Bambin Gesù di Roma.

Molti iscritti, buona raccolta fondi per scopi benefici

Nel caso specifico i soldi raccolti da PescaMadein Italy di Mario Giorgetti e Gianluca Giusti (organizzatori) vengono impiegati per la realizzazione di strutture di accoglienza per i genitori di quei bambini, che non sono residenti a Roma, ma che nella Capitale si devono trasferire per periodi più o meno lunghi per seguire dei protocolli terapici.

Ebbene, anche quest’anno sotto questo profilo l’evento ha avuto successo e le 25 imbarcazioni iscritte con relativo equipaggio hanno garantito un buon introito, in parte appunto devoluto per questo nobile scopo. Ma non solo.

Altro evento collegato alla raccolta fondi è quello del memorial Silvano Marioli, del Centro Pesca Cormorano, prematuramente scomparso poco tempo fa, e molto amico di gran parte dei partecipanti oltre che degli organizzatori.

Un modo per ricordarlo “alla sua maniera”, verrebbe da dire, con una gara di pesca che lui amava tanto.

Le uniche ad aver dato buca, sono state le leccie

Chi è mancato all’appuntamento invece sono state le protagoniste tanto attese di questa gara, ovvero le leccie Amia, una specie che in questo periodo è molto presente lungo le coste romane, ma che stranamente ha disertato proprio il 19 ottobre.

Forse non era stato detto loro che tanto si trattava di una gara di catch & release… Eh si, perché anche qualora le catture ci fossero state, le leccie sarebbero solo state fotografate e subito rigettate in acqua nel totale rispetto del regolamento, che ha in primo piano la tutela di questa specie e dell’ambiente. Va beh, il prossimo anno magari verranno avvisate per tempo….

A parte queste ludiche considerazioni, la Leccia Cup ha visto una corposa partecipazione di sportivi come dicevamo, raccoltisi venerdì 28 all’interno del Porto di Roma a Ostia per il briefing, la stessa location usata poi il sabato pomeriggio, post rientro dalla gara, per le premiazioni a sorteggio, non essendoci state catture.

In questo caso il Porto di Roma è uno dei tanti importanti partner che sponsorizzano l’evento, insieme a Raymarine che ha messo in palio un apparato Element da 7”, Mercury con una ghiacciaia, Alutecnos con un mulinello, IMC di Italo Busi insieme a Rainshadow e BatsonEnterprises con una canna customizzata, un’altra canna da Marlyn Pesca, più tantissimi altri accessori, attrezzi e buoni spesa che gli altri partner hanno messo in palio e distribuito subito dopo la salsicciata a terra che ha sancito il fine competizione.

Il tempo di quattro chiacchiere tra amici di sempre, qualche foto con i premi e poi tutti a casa. E’ già ora di pensare all’edizione 2020, invitando ovviamente anche le leccie!

I partner della Leccia Cup 2019: Raymarine – Alutecnos – Mercury - Porto turistico di Roma – Todis – Pescamaniak – Todaro Sport – ElectroWave - Marlyn Pesca – Linea Effe – Nautica Pieffe – SportingFish – Pesca Planet – Rainshadow e BatsonEnterprises – RasiXFishing - Nauticolor.

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